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Autore: Mirokia    08/02/2012    5 recensioni
Un gay ubriaco muore di sonno e si lamenta dei sedili troppo duri.
Un gay impasticcato urla parolacce a tutto spiano.
Un gay inebetito dall'alcol non fa che ridere con fare spettrale.
Un gay con la sbornia triste non cede alle voglie primarie. Almeno, non all'inizio.
E un fratellastro premuroso si chiede perchè debba sempre trovarsi circondato da gay che a malapena sanno come si chiamano.
Sono in cinque in un'auto, e tornano tutti da un'altra festa parecchio destabilizzante.
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Finn Hudson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I’m sleeeepy!




 

-Ho sonno.-

La voce di Kurt arrivò alle orecchie di colui che era stato designato come autista piuttosto flebile e acciaccata. Il suddetto autista iniziò ad agitarsi per davvero, e gli si parò davanti agli occhi il flashback di quell’altra sera in cui aveva dovuto portare in macchina Blaine, Kurt e Karofsky, e il fratellastro continuava a reclamare cibo, ‘che aveva fame. E poi aveva messo in bocca qualunque cosa s’era trovato a tiro, tra cui una salviettina, la cravatta di Finn, il sedile e la povera bocca di Karofsky. Che per quanto grande e grosso fosse, non era riuscito ad allontanare di un centimetro Kurt da sé.
E adesso Finn quasi aveva la sensazione che il tutto si sarebbe ripetuto, e sinceramente si chiedeva perché dovesse essere così buono e caro da accettare sempre di riaccompagnare i tizi più guasti a casa.
E quella volta era ancora peggio, oh sì che era peggio, perché okay, Kurt era ubriaco, ma la cosa sembrava essere meno grave della volta prima, e okay, Blaine s’era fatto di qualcosa, forse aveva preso qualche pasticca, ed era diventato leggermente aggressivo, ma non è che uno così basso e così privo di cattive intenzioni potesse fare del male a qualcuno, ma poi… questa volta pure Karofsky aveva bevuto. Molto probabilmente perché aveva saputo che sarebbe dovuto tornare a casa con Finn e company, e quindi aveva preferito vedere il mondo pieno di bollicine e ignorarli per tutto il viaggio. Cosa che non fece, ovviamente.
Finn notò con estrema disperazione che ognuno di loro, quando si prendevano la loro bella sbronza, diventavano l’opposto di quello che erano. Si disse che, beh, era un effetto dell’alcol comportarsi in modo completamente opposto a come ci si comporta di solito.
E se ne rese davvero conto quando s’accorse di avere un ospite in più lì nei sedili posteriori, che se ne stava zitto e buono a guardare fuori dal finestrino, cogli occhi lucidi e le mani violacee. Quanto diamine aveva bevuto, quel tizio lì? E perché era in macchina con loro, soprattutto? E chi l’aveva invitato alla fes-
-Ti dico che ho sonno!- ripetè Kurt a voce più alta interrompendo i pensieri del fratellastro.
-Kurt, non posso farti spuntare per magia un materasso! Appoggia la testa al sedile e cerca di dormire.-
-Il sedile è durissimo, Finnie…-
-Non…non chiamarmi Finnie!-
-Cos’è che è duro?- intervenne Karofsky, che poi si lasciò andare a una risata gutturale e aspirata che fece salire i brividi lungo la schiena di Finn.
-Il sedile, Davey, il sedile…- fece Kurt con voce che sembrava vellutata, e Finn vide dallo specchietto retrovisore che si mordeva il labbro inferiore e fissava Karofsky, che  invece continuava a ridere spettralmente, e Finn giurò che se avesse continuato l’avrebbe lasciato sul ciglio della strada a fare l’autostop.
-Adesso mi spieghi perché si parla di robe ‘dure’ e tu neanche fai finta di interessarti!- sbottò Blaine sul sedile del passeggero, e voltò il capo finchè la cintura glielo impedisse.
-Ce l’hai con me?- fece di rimando Sebastian, che neanche si degnò di spostare lo sguardo.
-Con te! Dove è finito il tuo sex appeal? Scommetto che adesso non ti interesso più, vero?- sbottò Blaine, e Finn non sapeva davvero cosa fare, perché se la volta prima Blaine s’era fatto di qualcosa che gli faceva venire improvvisi colpi di sonno, adesso lo alterava alquanto, e gli faceva diventare la faccia rossa al minimo sforzo di rimanere compassato.
-Chiudi la bocca, warbler.- ribattè Sebastian, e sembrava che su di lui l’alcol avesse l’effetto di tranquillizzarlo.
-Ci sarebbe un modo per chiudermela più in fretta, ma tu mi ignori, cazzo, cosa c’è di sbagliato in me?!- esclamò, quasi piagnucolando, e Finn strabuzzò gli occhi sulla strada tentando di mandare giù il groppo che gli si era creato in gola a causa della preoccupazione.
-Blaine, ascolta, calmati…- cercò di dire, il più rassicurante possibile.
-Prima Kurt che mi dice che non lo capisco, che vuole una pausa, e poi mi molla del tutto, poi quest’altro che mi ha rotto le palle per mesi, e quando finalmente mi decido, non vuole neanche che gli faccia un pomp…!-
-Blaine!- lo riprese Finn, e schiacciò involontariamente sul freno rischiando di far stampare i ragazzi dietro sui sedili che si ritrovavano davanti.
-Cazzo se è diventato scurrile.- commentò Dave riferendosi a Blaine.
-Tu non sei da meno.- fece Kurt, e alzò gli occhi su Karofsky accanto a lui, ammiccando leggermente.
-Io lo sono sempre stato.-
-Karofsky, tieni giù le mani.- si affrettò a dire Finn quando vide nello specchietto retrovisore che Dave aveva allungato una mano sulla gamba di Kurt, che rimaneva lì fermo con lo sguardo languido e carico di una di quelle voglie che sarebbe meglio non descrivere.
-E’ lui che mi provoca!- esclamò Dave ritirando immediatamente la mano.
-Ma cosa! No, guarda, Finn, te lo giuro, io sono fermo e immobile, bravo come un angioletto, buono come il fois gras, piacevole come le note alte di Beyoncè.- balbettò l’altro muovendo la mano in aria.
-Maiale come Scarlett Johansson.- intervenne Blaine, che digrignava i denti e vedeva i contorni distorti. Karofsky rise indicando come un idiota Kurt, che continuava a dire che non era niente vero mentre Blaine elencava contando sulle dita tutto ciò che era riuscito a fare sotto le lenzuola con Kurt fino a che non era stato mollato.
-Se ti credi tanto esperto per quelle due cagate…- fece Sebastian senza distogliere lo sguardo dalla notte fuori dal finestrino e lasciando in sospeso la frase.
-Non dirmi che hai fatto di meglio.- disse Blaine, e già era rosso dalla rabbia. E divenne quasi viola quando Sebastian rise e poi tornò serio tutto d’un colpo.
-Stai scherzando, spero.-
Finn stava di nuovo  per riprenderli esasperato, ma Blaine lo precedette.
-Tu parli parli, ma sei tutto arrosto e niente fumo.-
-Guarda che è il contrario…- si vide costretto a dire Finn, e sperò che quella correzione non  alimentasse la rabbia già ad alti livelli dell’ex usignolo.
-E se te lo dice Finn c’è da preoccuparsi!- esclamò Kurt ridacchiando e appoggiando il capo sulla spalla di Dave, che guardò fisso davanti a sé senza smettere di ghignare. Colpa dell’alcol, sempre colpa dell’alcol.
-Ma tu non avevi sonno?- gli fece notare il fratellastro, e Kurt annuì più volte.
-Tantissimo, ma non so dove stendermi!-
-Su di me non ti ci faccio stendere, faccia da checca.- mise in chiaro Sebastian dando una veloce occhiata al ragazzo.
-Mmh, come siamo indisposti.- mormorò quello, e quando andò per appoggiare il palmo della mano sulla coscia del biondo, Dave quasi si svegliò dal suo coma di risatine spettrali e incontrollate, e s’accigliò leggermente.
-Kurt, metti giù le mani.- disse, molto seriamente questa volta.
-Stavo solo verificando che fosse morbido abbastanza per potermici appoggiare.- si discolpò l’altro facendo il labbruccio. -Non dirmi che sei un po’ geloso.-
-Non sono geloso.- fece Karofsky, e poi gli scappò da ridere, sia perché l’alcol continuava a fare brutti scherzi, e sia perché si faceva pena da solo.
-E’ geloso.- confermò Sebastian.
-E’ geloso marcio, cavolo, svegliati!- gridò Blaine arrabbiato, con gli occhi rossastri e gonfi. Kurt sorrise e poi fece uno sbadiglio prolungato, disse ‘Lo sapevo’, e tastò le spalle di Dave per poi accoccolarsi meglio e leccarsi le labbra. Forse aveva trovato una superficie morbida su cui dormire.
-Guarda come fa la sgualdrina!- esclamò Blaine indicando lo specchietto retrovisore, e Sebastian non potè che annuire mentre Dave era come immobilizzato dai movimenti di Kurt.
-Ragazzi, per favore, calmatevi, rischio di andare fuori strada se mi distraete ancora.- li ammonì Finn che davvero faceva fatica a tenere in strada il veicolo col casino che stava succedendo là dentro. E per fortuna Kurt non prendeva cravatte e salviettine da ficcarsi in bocca.
-Il bagno!- urlò improvvisamente Blaine dopo alcuni minuti di beato silenzio, e Finn si spaventò del tutto.
-Eh?- fece tutto teso.
-Devo andare al bagno, frena!-
E solo adesso Finn s’accorse che erano praticamente in corrispondenza di un autogrill. Ma probabilmente non avrebbe fatto in tempo a cambiare direzione, così Blaine si tolse la cintura e si gettò letteralmente sul volante tentando di far svoltare l’autovettura a destra.
-Blaine, porc-, Blaine levati dal volante!- fece Finn terrorizzato, e sentiva di aver quasi perso il controllo dell’auto. Sebastian se ne stette impassibile a guardarsi le unghie, mentre Kurt tirò su un urletto da femminuccia.
-Morirò! Io volevo dormire, ma non per sempre!- strillò per poi accucciarsi su Karofsky, che pure un po’ si stava agitando.
-Kurt,- quello lo prese per le spalle e lo scrollò un po’. Lo vedeva rosso e con le bollicine, che strano. -prima di morire devo dirti una cosa…- iniziò, e si leccò le labbra mentre la macchina sembrava sbandare.
-Mi ami??- chiese Kurt cogliendolo di sorpresa, e l’altro rimase a boccheggiare guardandolo strano.
-Come fai a…?-
-Pericolo scampato!- esclamò Finn quando riuscì a fermarsi accanto a una jeep nel piazzale dell’autogrill. Tutti a parte Kurt e Dave, che non si sa cosa stessero facendo, tirarono un sospiro di sollievo. No, in realtà Sebastian era rimasto incredibilmente impassibile. S’era forse preso la sbornia triste?
Blaine guardò di sfuggita Finn, poi aprì lo sportello della macchina.
-Sebastian, vieni con me.- ordinò poi al biondo sul sedile posteriore.
-Blaine, non ho intenzione di tenerti l’affare mentre fai i tuoi bisogni.- ribattè Sebastian, e non era stato neanche così volgare. Che fosse anche quello un effetto dell’alcol?
-Vai a farti fottere.- esclamò l’ex usignolo uscendo finalmente dalla macchina e inspirando un po’ d’aria fresca, che gli fece anche girare un po’ la testa.
-Vengo a fottere te.- disse Sebastian senza troppi giri di parole, e sembrò aver preso un minimo di entusiasmo quando aprì lo sportello e seguì a debita distanza Blaine, pronto a incontrarlo nei bagni.
Finn iniziò a lamentarsi con una mano sulla fronte e si accasciò sospirando sul sedile.
-No, io chiamo Mercedes, spero debba ancora passare da qui.- decise allora tastandosi poi la tasca in cerca del cellulare. Si rivolse quindi a quei due lì dietro, che erano stranamente silenziosi. -Quanto credete ci metteranno quei du…ehi ehi ehi ehi!- esclamò quando si voltò verso il sedile posteriore e trovò Kurt e Dave avvinghiati a mangiarsi la faccia, tutti e due piuttosto impegnati e coinvolti. –Oh, Santo Panino!- e si buttò verso di loro per dividerli, convinto che Dave volesse violentare suo fratello e che suo fratello non fosse nelle condizioni di intendere e di volere.

*

-Ehi, come vanno le cose lì?- chiese Finn col cellulare tra collo e spalla mentre svoltava.
-Non dovresti parlare al telefono mentre guidi.- lo riprese Mercedes col tono da buona samaritana.
-E tu non lo stai facendo, scusa?-
-No, sono ferma a una piazzola di sosta. Blaine aveva i suoi bisogni fisiologici.- fece l’altra perplessa mentre se ne stava con un braccio fuori dal finestrino e teneva lontano lo sguardo da Blaine lì fuori girato di spalle. Rachel invece si ostinava a guardarlo inorridita.
-Ma se è stato al bagno fino a dieci minuti fa!- esclamò Finn incredulo.
-Che ti devo dire, soffrirà di diuresi.-
-Diu-cosa?- chiese Finn confuso, e la ragazza di colore sbuffò.
-Lascia perdere. Quei due, piuttosto, Kurt e quello della Dalton. Si sono già azzuffati?- fece Mercedes un po’ per cambiare discorso.
-No, sembra che non appena abbiamo deciso di allontanare Karofsky e piazzarlo in macchina con te insieme a Blaine, Kurt si sia addormentato di colpo. E sul sedile! Che non gli piace perché troppo duro!- esclamò Finn sollevato mentre controllava che Sebastian se ne stesse fermo come lo era stato per tutta la sera e che Kurt tenesse ancora la guancia schiacciata sul sedile grigio sonnecchiando di traverso.
-Mmh…duro…- mormorò quello sorridendo nel sonno, e non parlò più sino al mattino dopo.



§



Okay, lo ammetto, avevo voglia di fare dialoghi poco normali. Mi piace molto tentare queste storie diciamo crack.
Forse Blaine s’è fatto davvero di crack :S
Dovrebbe un po’ essere il ‘seguito’ di ‘I’m huuuungry!’, ma credo si possa leggere anche senza conoscere quella shot XD
Ah, ho messo l’avvertimento OOC perché ho voluto fare un esperimento, cioè ribaltare un po’ i personaggi e dare la colpa all’alcol. Quindi ho fatto un Blaine incazzato col mondo quando invece sembra essere perbenista, un Sebastian calmo, compassato e menefreghista quando in realtà è piuttosto intraprendente, un Dave che ride di continuo quando dovrebbe essere burbero e impacciato, e un Kurt che si lascia andare al suo lato lascivo che riesce a nascondere perfettamente quando è sobrio.
Quindi boh, l’OOC è per quello. E Finn, lasciatemelo dire un’altra volta, è AMOOORE. E non mi riferisco al mio Finn, dico in generale. E’ un cuore unico quell’uomo <3
E niente, spero vi siate divertiti (?)

 

 

 

Mirokia

   
 
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