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Autore: GreedFan    09/02/2012    5 recensioni
A volte, quando gli allenamenti sono finiti e tutti i ragazzi sono tornati a casa, Dave si trattiene nello spogliatoio più del solito. Aspetta pazientemente, l’asciugamano sulla testa umida, ascoltando il rumore delle gocce che, fuoriuscendo dalle docce, impattano sulle piastrelle producendo un rumore simile al ticchettare di un orologio. Scandiscono il tempo.
Proprio quando sta per alzarsi e andarsene, sente la porta cigolare. Sempre così, in extremis.
Quando alza lo sguardo, sulla soglia c’è una bambola di porcellana che lo fissa.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel | Coppie: Dave/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And baby when it’s love if it’s not rough it isn’t fun ~



I wanna hold em’ like they do in Texas Plays
Fold em’ let em’ hit me raise it baby stay with me
Luck and intuition play the cards with Spades to start
And after he’s been hooked I’ll play the one that’s on his heart”


Se anche Dave Karofsky si chiedesse quando tutto è cominciato, difficilmente riuscirebbe a trovare una risposta soddisfacente.

Il punto è che non se l’è mai domandato, perché non gli interessa.

Anche quella volta che ha baciato Kurt nello spogliatoio della squadra di football, non si è trattato di un gesto pensato, premeditato, ma del semplice sfogo di un impulso che per troppo tempo aveva cercato di reprimere inutilmente, incapace di ammettere che quel ragazzo dalle movenze femminee risvegliava in lui più del semplice disprezzo. Non è uno che ragiona prima di agire, Karofsky.

Preferisce che siamo gli altri a pensare, mentre lui segue la corrente e si lascia trasportare dagli eventi. Asseconda la sua brama di dominio, ricerca la sensazione appagante di vessare i più deboli – e questo perché, anche se non lo ammetterebbe mai, lo fa sentire forte come poche altre cose al mondo, rinforza il guscio di spavalderia che si è costruito per nascondere il suo disgustoso segreto.

E forse è proprio in virtù di questa sua linea di condotta che si è innamorato di Kurt senza nemmeno accorgersene. Certo, all’inizio è stata una questione puramente fisica: la prima volta che ha visto quel corpo flessuoso, aggraziato, quella pelle pallidissima e quel viso dall’espressione ingenua, non ha sicuramente pensato a spingere Kurt contro un armadietto. Impellente, vorace, il desiderio di toccarlo e stringerselo contro e sentire l’odore della sua pelle si è impossessato di lui.

Ma ha dovuto dominarsi.

Non ha potuto credere di essere tutto quello che i suoi amici hanno sempre schernito, che a lui stesso ha sempre fatto schifo. Si è rinchiuso in sé stesso, ha avuto paura.

Finché i suoi impulsi sono stati più forti dell’autocontrollo.

Adesso, ripensandoci, gli sembra quasi di aver avuto fortuna, perché è riuscito a trovare un compromesso.

A volte, quando gli allenamenti sono finiti e tutti i ragazzi sono tornati a casa, Dave si trattiene nello spogliatoio più del solito. Aspetta pazientemente, l’asciugamano sulla testa umida, ascoltando il rumore delle gocce che, fuoriuscendo dalle docce, impattano sulle piastrelle producendo un rumore simile al ticchettare di un orologio. Scandiscono il tempo.

Proprio quando sta per alzarsi e andarsene, sente la porta cigolare. Sempre così, in extremis.

Quando alza lo sguardo, sulla soglia c’è una bambola di porcellana che lo fissa.

Ha le guance rosse di imbarazzo. I suoi occhi, spalancati, sono di un colore chiarissimo che  tratti somiglia al verde, a tratti all’azzurro, le labbra dal disegno delicato che si aprono appena, di un rosa più scuro e lucido di quello della pelle, invitanti.

E se Dave le chiede “cosa ci fai qui?” – anche se, c’è da dire, questo ormai succede molto di rado – la bambola prende un respiro profondo e si affretta a sciorinare una scusa qualsiasi, possibilmente stupida e molto poco credibile. «Sto aiutando Sue Sylvester a diventare la prossima Madonna». Gli ha detto, la prima volta, abbozzando un’espressione convincente.

Ovviamente, qualsiasi sia la mansione che lo ha spinto nello spogliatoio, nessuno dei due si chiede perché richieda delle deviazioni così strane dal percorso che una persona solitamente seguirebbe, o perché, casualmente, nell’ultimo periodo Kurt abbia preso ad abbandonare il Glee club cinque minuti prima della fine per essere sicuro di non arrivare in ritardo.

Come hanno fatto a finire insieme, lui e Kurt-checca-Hummel?

Questa è un’altra delle domande che rimarranno senza risposta, perché, prima che abbia anche solo il tempo di affacciarsi all’anticamera del suo cervello, Dave afferra il ragazzo per le spalle e lo spinge contro il primo armadietto disponibile; nei suoi gesti non c’è più l’irruenza rabbiosa che li caratterizzava un tempo. Anzi, si direbbe quasi delicato mentre tocca con impazienza il corpo di Kurt, passa le grosse dita callose sulla sua pancia bianca e liscia, sulla sua pelle che sa di creme da donna e profumi fruttati.

E quando lo bacia, quando abbraccia il suo corpo e si fonde con lui al punto che sembra non se ne voglia più staccare, Dave si sente meglio che in qualsiasi altro momento della giornata. Con la bocca di un altro uomo nella sua e le sue mani che gli accarezzano i capelli, con la percezione marginale del respiro affannoso di Kurt che si ripercuote nella sua bocca, nel suo cuore, Karofsky sa per certo che già adesso non potrebbe mai rinunciare a questo contatto.

Perché Kurt è infinitamente bello e delicato. Perché lo fa sentire forte non per il fatto che fa male a qualcuno, ma perché è in grado di proteggerlo.

Perché il suo corpo, con quell’androginia sensuale, irresistibile, lo eccita più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Gli sfila i vestiti senza stropicciarli, contenendo la libidine per guardare la pelle bianca di Kurt che si scopre a poco a poco, le linee delicate e appena accennate dei muscoli. Hummel gli dice spesso che per lui le persone sono come i vestiti, “E tu,” sussurra, togliendogli la felpa con una delicatezza quasi maniacale, “tu sei un Alexander McQueen. Non tutti sono in grado di apprezzarti come dovrebbero, io sì”.

Dave non ha la minima idea di chi sia questo McQueen, ma le parole di Kurt suonano bene, come un complimento.

Ed è così che vanno avanti, giorno dopo giorno, amandosi di nascosto quando gli altri non possono vederli. A volte litigano e Karofsky vorrebbe picchiare Hummel, ma da un po’ di tempo ha scoperto di non riuscirci più: anche solo pensare di fare del male a Kurt gli fa un effetto strano, spiacevole. Ha imparato che c’è molto altro, sotto lo strato di crema idratante e lacca e vestiti firmati che il ragazzo si porta costantemente appresso; quello che ha trovato è stato sufficiente per convincerlo della stupidità di tutte le cose orribili che gli ha fatto.

Come se nemmeno scusarsi potesse essere abbastanza, e forse non lo è davvero.

Dave Karofsky non è uno che pensa prima di agire.

Eppure, ultimamente si ritrova a rimuginare molto spesso sugli occhi di Kurt, sulla loro limpidezza.
Su quanto vorrebbe gridare al mondo che quegli occhi sono suoi, solamente suoi.


I wanna roll with him a hard pair we will be
A little gambling is fun when you’re with me
Russian Roulette is not the same without a gun
And baby when it’s love if it’s not rough it isn’t fun, fun”















_Angolo del Fancazzismo_

Salve, io sono GreedFan *saluta con la manina*

Sono una neofita nel fandom di Glee, che ho da poco scoperto e che ha saputo conquistarmi in un modo che non mi sarei mai immaginata da una serie che avevo sempre giudicato piuttosto stupida e infantile, senza peraltro aver mai guardato una puntata intera. Mi è bastato un episodio per innamorarmi, e ho detto tutto xD

Questo è il mio primo esperimento con i personaggi, quindi vi prego di essere clementi. Mi rendo conto che probabilmente ci sarà un mucchio di OOC e cose buttate lì alla cavolo, ma vi prometto che, tempo due o tre one-shot, avrò metabolizzato il fandom e comincerò a scrivere anche qualcosa di decente.

E dotato di trama, possibilmente.

See you soon,

Roby


Ps. Qualcuno saprebbe dirmi perché nel fandom di Glee la coppia Dave/Kurt (o Kurtofsky) è nota come “Pirate”?


   
 
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