UN PASSO IN PIÙ

Dougie ha sempre pensato che rivedere i video di lui e Harry fosse divertente.
Qualche volta quando torna stanco dalla palestra si sistema davanti al computer digita qualche parola e si ritrova a ridere di cuore di quello che hanno fatto negli anni precedenti. Recita a memoria qualche battuta tenta di ripetere gli stessi movimenti ma ogni volta capita la stessa cosa.
Nel video appare un gesto che sembra fin troppo intimo, qualcosa che la telecamera non avrebbe dovuto riprendere e il sorriso si smorza sulle labbra e dentro di lui cresce qualcosa di più.
Complicità?
Affetto?
Allora cerca di tagliare l'aria sistemandosi il cappellino che non toglie mai durante l'inverno oppure facendo qualche smorfia davanti allo specchio sopra il pc.
Ed è sempre in questo stato che lo trova Harry quando torna a casa, con la bocca storta e gli occhi piccoli mentre parla da solo allo specchio. Così Dougie non può fare altro che ricomporsi e sorridere come se niente fosse, come se per un attimo non avesse sentito più forte del solito l'affetto che prova per lui.
Harry scoppia a ridere e gli sfila il cappello arruffandogli i capelli.
- Ciao DougieDougie.
E le sue mani indugiano un po' sulla guancia mentre fissa gli occhi del più piccolo sullo specchio.
Il problema in fondo è che se anche non ci fosse il suo tocco sulla pelle Dougie sentirebbe comunque l'inquietudine di trovarsi così indifeso e stupito mentre si fissano nel riflesso della loro immagine.
Forse è proprio quel battito in più che sente oppure la leggera tensione che accompagna i movimenti dell'uno e dell'altro che gli fa appoggiare la sua mano su quella di Harry chinando il capo.
Si sente quasi uno sciocco se non fosse che ora anche l'altro ha smesso di ridere.
Sa che più volte sono arrivati a questo punto ma mai nessuno dei due ha avuto il coraggio di fare un passo in avanti è l'esatto momento di tensione in cui ci si rende conto che se cambierà qualcosa adesso poi sarà per sempre.
Harry si china a baciare la guancia di Dougie poi per assicurarsi di non star facendo nulla di male alza gli occhi sullo specchio e ciò che vede è solo un ragazzo con gli occhi chiusi e le guance lievemente arrossate.
Quello che succede poi è un'incognita. Nel giro di qualche movimento Dougie si ritrova in piedi di fronte ad Harry, ancora le loro mani sovrapposte sul suo viso che è ancora più paonazzo.
Ed è un attimo di assoluta pienezza e limpidezza sentire le labbra unirsi, qualcosa che sente salire da dentro che non gli permette di abbandonarsi, che gli fa tenere gli occhi spalancati.
Harry si allontana velocemente per essere subito ripreso da Dougie che affonda le dita tra i suoi capelli e va incontro alla sua bocca.
Questa volta il sentimento è proprio quello di lasciarsi andare, di sentirsi esigenti e mai stanchi ed è per questo che subito il bacio diventa frenetico e mentre il più piccolo muove le mani sulla schiena di Harry, questo velocemente afferra i bordi della maglia per andare oltre.
Appena si separano Dougie morde la spalla dell'altro quasi per dispetto.
- Pudd è sempre un passo avanti, eh?
Scoppia la risata e si spintonano fino a quando non finiscono scomposti sul divano con Harry che fa il solletico all'altro.
Non c'è nulla di più spontaneo eppure sanno che ora che la linea è stata superata sarà tutto più sincero così Dougie appoggia la testa sulle ginocchia del più grande e fa uno sbadiglio.
- Sei andato in palestra o sbaglio? No perché credo ci serva una doccia.

Benissimo, se siete arrivati fino a qui vuol dire che state anche voi affogando in un mare di fluff e ammmoreh.

Grazie per aver letto.

Alessia