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Autore: telesette    09/02/2012    2 recensioni
Se solo ripensava al suo tono, da tipica signorina so-tutto-io, Ron sentiva il forte bisogno di sfogare la propria frustrazione in qualche modo.
Proprio in quel momento Hermione uscì nel cortile, con i libri stretti sottobraccio, e per qualche stupido e assurdo motivo Ronald non ci vide più. Voleva vendicarsi, prendersi una rivincita in qualche modo, e di certo non aveva la minima idea di cosa sarebbe successo dopo...
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Questione di pronuncia


Immagine di: ~WB1023 su deviantART

 

- Quant'è insopportabile, con quella sua aria da sapientona... Mi fa una rabbia!
- Ron, non è che ti pesa solo il fatto che sia più brava di te?
- Stai scherzando, Harry ?!?

Il viso di Ron diventò d'un tratto dello stesso colore dei suoi capelli. Ovviamente Harry ci aveva azzeccato in pieno, solo che non voleva ammetterlo. Non era tanto il fatto che Hermione fosse più brava di tutti e due messi insieme ( questo era un dato di fatto! ), bensì che ogni volta trovava il modo di far sentire gli altri come delle autentiche nullità
Come quella dannatissima formula per far levitàre gli oggetti: al primo tentativo, con una facilità impressionante, Hermione era riuscita a far alzare in volo quella stramaledetta piuma e non solo... Per fargli notare i suoi errori, doveva "per forza" usare quel tono da maestrina nel recitare la formula in modo corretto.

- Prima di tutto sbagli pronuncia: è "Leviòsa", non "Leviosà"...

Se solo ripensava al suo tono, da tipica signorina so-tutto-io, Ron sentiva il forte bisogno di sfogare la propria frustrazione in qualche modo.
Proprio in quel momento Hermione uscì nel cortile, con i libri stretti sottobraccio, e per qualche stupido e assurdo motivo Ronald non ci vide più. Voleva vendicarsi, prendersi una rivincita in qualche modo, e di certo non aveva la minima idea di cosa sarebbe successo dopo...
Prima che Harry potesse anche solo immaginare quello che l'amico aveva in mente, Ron prese la bacchetta e recitò la formula in direzione di Hermione.

- Wingàrdium Leviòsa!

Nel momento in cui la gonna e il mantello di Hermione si sollevarono magicamente, la ragazza si sentì bruciare dalla vergogna. Nel giro di un attimo, tutti gli occhi dei presenti erano puntati su di lei ( e non certo per invidia questa volta! ) e la consapevolezza di sentirsi offesa e derisa nella propria intimità era assai più pesante di tutte le cattiverie che venivano dette in giro nei suoi confronti... D'istinto cercò di trattenere la gonna con le mani, ma ormai il danno era fatto; non riusciva a credere che fosse successo davvero, tuttavia le risate e i fischi che rimbombavano nel cortile dimostravano invece il contrario.

- Che ne dici, sapientona - fece Ron, attirando l'attenzione su di sé. - Era corretta la pronuncia, stavolta?
- GRANDE WEASLEY - urlarono i ragazzi, sollevando le braccia con entusiasmo. - Andiamo a farlo anche noi, tra un po' escono quelle del Quarto Anno!

Non appena Hermione realizzò cos'era realmente successo, la rabbia e il furore presero il posto del panico e dell'imbarazzo. Una cosa del genere andava oltre un semplice scherzo, oltretutto Ron sembrava non essersi nemmeno reso conto di quanto male le avesse fatto con un gesto così stupido e infantile.
I libri di Hermione giacevano ancora a terra, da che la sua gonna si era sollevata all'improvviso, e per alcuni istanti la ragazza rimase immobile col capo chino e i pugni serrati lungo i fianchi.
Harry spalancò gli occhi ripetutamente, cercando di prendere realmente coscienza dell'accaduto. Sapeva che Ron era impulsivo, ma spingersi a tanto... D'istinto avrebbe voluto dirgli quanto riteneva meschino ciò che aveva fatto, ma la reazione di Hermione fu più rapida e incisiva di qualsiasi tipo di commento. Senza dire una parola infatti, quest'ultima si voltò verso Ron e, dopo aver annullato la distanza tra loro con grandi passi decisi, gli mollò un sonoro schiaffone sulla guancia.

- Sei un idiota - urlò. - Un grosso... stupido idiota !!!

Ciò detto, si voltò nuovamente a raccogliere i propri libri e corse via piangendo. Ron rimase lì immobile, massaggiandosi il segno rosso sulla faccia, e solo allora si rese conto di quanto avesse sbagliato col suo comportamento.

- Non per infierire - osservò Harry. - Ma non saprei proprio come darle torto...
- Già - mormorò Ron tristemente. - Doveva essere uno scherzo... Invece avrei voglia di prendermi a schiaffi da solo!

FINE

Angolo dell'Autore:
Per inoltràre le vostre proteste, prego inviare i vostri gufi su: www.telesette@mortacci-tua.com ( che OVVIAMENTE è una cazzata che mi sono appena inventato adesso ) o in alternativa un bel pernacchiòne qui sotto...
^__^ Saluti

   
 
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