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Autore: maty98    09/02/2012    0 recensioni
Una giovane profiler, appena laureata, si unisce alla squadra. Ho provato ad immaginare il tutto dal punto di vista emotivo della protagonista. E soprattutto mi sono concentrata sui rapporti che avrebbe avuto con gli altri membri del team. Ovviamente, dato che sono una romanticona, ho inserito anche una storia d'amore ma ho già svelato troppo... E' uno dei miei primi esperimenti di scrittura e perciò vi chiedo di essere clementi. Insomma non voglio lanci di pomodori ma piuttosto critiche (costruttive) per migliorarmi e imparare. Vi ringrazio in anticipo se dedicherete un pochino del vostro tempo alla mia storia. Un bacio Maty
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti!!!! Eccomi, sono tornata! Per vostra sfortuna!! Comunque ho deciso che, scuola permettendo, posterò un capitolo ogni tre giorni… Questo anche perchè prima di buttarmi su un’altra ff preferisco concludere questa in modo da non fare paticci.  Non so quanto sarà lunga questa storia perchè è ancora in fase di lavorazione, diciamo che scriverò fino a quando avrò idee.
Ringrazio Lady cat e Zavarix per aver inserito la storia tra le seguite, mi scuso per non averlo fatto prima ma ho controllato solo dopo aver postato il secondo capitolo!
Ora vi lascio al capitolo, ciao ciao!!

CAPITOLO 3: LETTERA...

Uscii in strada e presi una boccata d’aria.
L’autunno stava cedendo il passo all’inverno e novembre portava con sé  l’aria fredda e i nuvoloni.
Ripensai mentalmente alla discussione che avevo appena avuto con Reid e (di nuovo) mi diedi mentalmente della stupida.
Chissà perchè riusciva sempre a tirar fuori il lato peggiore di me, quello irascibile e scontroso, ma soprattutto competitivo.
Pensai che se Alice fosse stata qui avrebbe di certo detto una delle sue frasi sceme tipo: “ Chi si picchia si ama” o simili.
Quanto mi mancava, era la mia amica d’infanzia, la prima e la migliore.
Era per lei, per quello che era successo, che avevo deciso di intraprendere il mio lavoro: per evitare che molte altre ragazze dovessero soffrire così…
A distogliermi da questi pensieri fu lo squillo acuto del mio cellulare, lo sfilai dalla tasca e notai il mittente: Hotch.
Solo in quel momento mi resi conto di trovarmi nei guai: avevo abbandonato il lavoro senza un motivo apparente lasciando Reid solo con il profilo. Ma d’altronde, visto che era così intelligente, poteva benissimo cavarsela senza di me, pensai con rabbia.
Risposi, per evitare che il mio superiore s’infuriasse ancore di pi_. “Annabeth, dove ti eri cacciata?!” “Si, scusa Hotch è che…” tentai “Non lo sai che è buona regola trovarsi sul luogo di lavoro durante il proprio orario? Vuoi essere sospesa subito?”
“No!” urlai “Bene, allora vedi di non sparire più, e ora sbrigati: ti aspettiamo in commissariato.”
Notai che il tono di voce si era ammorbidito nel pronunciare l’ultima frase, “Meno male” pensai, e mi avviai.
Quando arrivai alla polizia scoprii che era stata trovata un’altra vittima: Samanta Underwood.
E con questa eravamo a quattro: andava ad aggiungersi a Rebecca Hunter, Penelope Swan e Natalie Jonson.
Notai che le quattro vittime si somigliavano, esteriormente, a coppie: le prime due erano alte e snelle, bionde con gli occhi azzurri, tipicamente nordiche. Mentre le altre erano mediterranee: occhi e capelli castani, statura media, leggermente più in carne.
Reid stava aprendo la bocca per dire qualcosa, quando si accorse che stavo per fare lo stesso, allora mi fece un cenno con il capo per dirmi di parlare.
“ Che strano – pensai – devo averlo intimorito con la sfuriata di prima.” Sorrisi ed esposi la mia teoria.
Reid disse che aveva notato la stessa cosa, e di nuovo mi stupii: mi stava dando ragione!
In quel momento l’agente Grossman fece il suo ingresso nella stanza tutto trafelato dicendo: “ Ci è stata inviata una lettera intimidatoria e un’altra ragazza è scomparsa!”.
La lettera era stata battuta a machina e diceva:
“ Siete dei poveri illusi se credete di prendermi, e lo siete ancor più se credete di poterla salvare. Ma in fondo cosa ve ne frega a voi: è solo una creatura inutile. Morirà domani.”
Ci guardammo disperati poi Dave, che fu il primo a ricomporsi, disse: “E’ ancora viva, possiamo farcela!” Hotch disse: “Spencer questo ci da nuovi spunti per il profilo, tu e Annabeth riprovate a tracciarlo, noi andiamo sulla scena dell’ultimo delitto.”
Io e Reid ci avvicinammo alla lavagna mentre gli altri uscivano.
Attaccai la foto della ragazza scomparsa alla lavagna, vicino alle altre. Sabrina Trebblemeier, mingherlina, capelli rossi, occhi verdi.
“Non somiglia alle altre” dissi io “Già, ma somiglia in maniera impressionante a te” fu la risposta di Reid accompagnata da uno sguardo preoccupato.
Finsi di non aver sentito e continuai: “ Quindi è da scartare l’ipotesi della vittima che richiama una persona importante per l’S.I.” pur senza smettere di fissarmi ansiosamente mi rispose: “ A me sembra che voglia dire che per lui ogni donna è bella a suo modo, insomma non fa discriminazioni, per la serie “E' bello ciò che piace” hai capito?” sorrisi di quella frase poco chiara e annuii.
“ Questo però non ci aiuta a capire chi sia…” sospirai sconsolata.
In quel momento il cellulare di Reid squillò.
  
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