Faccio avanti e indietro per la stanza.
 
Sono molto agitata,troppo.
 
Il vestitino blu svolazza tranquillo,proprio come i capelli dorati.
 
Gli occhi celesti si mischiano alla moquette chiara.
 
Guardo un secondo l’orario: 20.30.
 
Dovrei andare alla festa del fidanzamento ufficiale di…
 

...Kaname…
 

Ma non ce la faccio.
 
Lo stomaco mi fa male.
 
Non riesco a pensare che si possa fidanzare con…
 

…Yuuki…
 

No! Non può essere!!
 
Mi porto le mani sugli occhi e cerco di non piangere ancora: è la terza volta che mi rifaccio il trucco.
 
Jessica,sii forte.
 
Ha scelto lei ormai,non puoi fare altro che andare.
 
E con tutto il peso del mondo sulle spalle,apro la porta e scendo al piano inferiore.
 
 
 

“Jessica,allora… hai deciso di andare?...”
“Si…”
 
 
 

Mia madre sospira,non convinta sul da farsi.
 
Prendo il cappotto chiaro e mi aggiusto i capelli ondulati.
 
Apro la porta e trovo il nostro autista già pronto per partire.
 
Mi pesa tantissimo entrare in macchina,ma devo.
 
Prendo un respiro profondo e salgo,chiudendo lo sportello subito dopo.
 
Poso la pochette bianca,dalla stoffa liscia e perfetta sul sedile chiaro e partiamo veloci.
 
Fisso fuori dal finestrino le sagome veloci degli alberi e delle montagne all’orizzonte.
 
Sospiro amareggiata nel vedere che il cielo piano piano si stia aprendo…
 

…Come a farmi un brutto scherzo…
 

Non c’è niente di bello in questa serata,niente.
 
 

“Siamo arrivati,signorina Jessica.”
 
 

La voce del vecchio Oliver mi desta dai pensieri.
 
Mi sorride,è sempre stato come un secondo padre per me.
 
 

“Signorina,se vuole la porto via…”
“No,Oliver. Ti ringrazio…”
 
 

Sorrido forzatamente.
 
Avrei voluto accettare,ma la mia maschera di lady non deve cadere.
 
Avrei fatto vedere che accetto questo fidanzamento a testa alta,ma in realtà dentro di me…
 

…Sto morendo…
 

Un inserviente della famiglia Kuran mi apre lo sportello: è tutto tirato a puntino.
 
Prendo la pochette e scendo,poso lo sguardo sulla grande residenza abbellita a festa.
 
La soave musica di un pianoforte accompagnato da violini e violoncelli riecheggia nell’aria.
 
Oltrepasso i cancelli aperti dove altre inservienti sono in riga e si inchinano al mio passaggio.
 
Saluto cordiale e tiro dritto.
 
Vorrei tanto che questa serata finisse subito.
 
Dopo aver percorso tutto il giardino arrivo finalmente al portone d’ingresso,che un ragazzo mi apre elegantemente.
 
Ringrazio e mi immergo nella residenza.
 
Il maggiordomo mi accoglie inchinandosi e mi prega di dargli il mio cappotto.
 
Ringrazio anche lui con un finto sorriso e mi accompagna fino alla sala sotterranea dove si sta svolgendo la festa.
 
Scendo le scale e mentre lo faccio i nobili presenti nella sala si inchinano al mio cospetto.
 

Mi sento obbligata a parlare,sebbene non ne abbia voglia.
 
 

“Scusatemi,non volevo interrompere la festa! Continuate a divertirvi!”
 
 

I nobili si rialzano e riniziano a parlare fra di loro.
 
Una sorridente Yuuki,vestita di lilla,avanza verso di me e mi abbraccia.
 
Mi fa male questo contatto…
 

…Così caldo…
 

Mi allontano poco e lei subito mangia la foglia
 
 

“Jessica,tu non hai niente in contrario,vero?”
“No Yuuki! Infondo… io e Kaname… siamo solo amici…”
 
 

Le vorrei dire che siamo stati fidanzati,ma non ne ho il coraggio.
 
Non qui.
 
Non adesso,nel giorno che lei aspettava da tanto.
 
Sorride felice e mi prende la mano.
 
 

“Vieni,ti porto da Kaname!...”
 
 

No!!
 

Fermati Yuuki!!!
 

Troppo tardi: eccolo li,mentre parla con Zero.
 
I nostri sguardi si incrociano un secondo.
 
Distolgo i miei occhi…
 

…Mi sento morire…
 
 

“Buona sera,Jessica…”
“Buona sera…”
 
 

Lui mi si avvicina ed io sgrano gli occhi,poi si rivolge a Yuuki
 
 

“Yuuki,non hai niente in contrario se io e Jessica balliamo,vero?”
“No amore! Va pure!”

 
 
Sorride.
 
Kaname non ricambia e prende la mia mano,trascinandomi al centro della sala,dove altri nobili ballano sorridenti.
 
Posa una mano a su mio fianco e le nostre dita si intrecciano.
 
Con il cuore a mille inizio a ballare,seguendo i suoi passi.
 
 

“Jessica,mi dispiace,davvero… Ma non posso sottrarmi…”
“Kaname,se mi ami davvero,rinuncia! Sei ancora in tempo!”
 

 
Lui distoglie lo sguardo e mi fa piroettare,allungando poi il braccio e ci veniamo incontro.
 
 

“Jessica…”
“Kaname,devi fare la tua scelta,ora! Sappi che,se oggi le metterai quell’anello al dito,io non ci sarò più per te…”

 
 
Lui abbassa lo sguardo e finiamo con un casquè,proprio mentre le ultime note di Il Bel Danubio Blu scemano e la musica si interrompe.
 
Applauso generale.
 
Mi metto su e Kaname si allontana chiamato dal padre.
 


Uno sguardo.
 

Solo uno.
 

Corre via.
 


Lo fisso avvicinarsi a Yuuki e salire i primi gradini,in modo che tutti li possano vedere.
 
Juri e Haruka sono proprio di fianco a loro.
 


Nessuno dei due accenna ad un sorriso sincero.
 


Inizia lei,prendendo la fascetta d’oro fra le dita esili.
 
 

“Kaname,in questo giorno così importante,prometto di amarti per sempre. E’ davvero meraviglioso sapere di poter contare sul tuo amore ogni giorno,per tutta la vita.”
 

Applauso,anche io batto le mani,per non sembrare maleducata.
 
Sono in prima fila.
 
Lei mette l’anello al suo dito e lui lo fissa,per poi posare lo sguardo su di me.
 
 

“Yuuki io… io…”
 
 

Indugia.
 
Qualche secondo di silenzio.
 
Poi la sua voce
 
 

“Non posso accettare.”
 
 

Lei sbatte le palpebre più volte.
 
Le sue labbra tremano.
 
Kaname la guarda serio ed aggiunge
 
 

“Non è te che amo.”
 
 

Si sfila la fascetta sotto lo sguardo allibito di Yuuki e dei genitori,mentre il vociferare degli invitati si tramuta in un ronzio fastidioso.
 
Kaname scende le scale ed esce dalla porta sul retro.
 
Yuuki scoppia in lacrime e sale veloce le scale,seguita dai genitori.
 
Devo aspettare fino il momento giusto: darebbe troppo nell’occhio.
 


Devo andare da Kaname.


 
Lo devo fare!!!
 
Per fortuna Haruka ritorna in sala e si scusa con tutti.
 
Mi si avvicina e mi sussurra all’orecchio
 

 
“Kaname è nel giardino posteriore. Yuuki non vi può vedere. Va da lui!”
 
 

Gli sorrido a 32 denti e lui ricambia.
 
Infondo non volevano neanche loro che i figli si fidanzassero.
 
Corro nella direzione della porta dalla quale è uscito Kaname e corro sotto il colonnato.
 
Lo vedo,al centro del giardino pieno di rose.
 
Gli corro incontro e mi fiondo fra le sue braccia.
 
 

“Kaname… hai rinunciato!!!”

“Si… perché la donna della mia vita…
 

…Sei tu!...”
 

 

I nostri nasi si sfiorano e le labbra si uniscono in un bacio casto e semplice,ma pieno d’amore.
 
Ci distanziano poco,quel tanto che basta per guardaci negli occhi,e lui mi solleva,iniziando a girare su noi stessi.
 
Ridiamo entrambi.
 
Non so come,ci ritroviamo a guardare le stelle stretti nel nostro caldo abbraccio.
 
 

“Come sono belle!...”
“Mai quanto te!”
 
 

Gli sorrido,posando un altro bacio sulle sue soffici e meravigliose labbra.
 
 

“Ti amo… Ti amo!!”
 
 

Esclama lui.
 
Ci baciamo ancora,con passione.
 
Quella favolosa sensazione che abbiamo represso per due lunghissimi anni,adesso esplode.
 


Risplendo di luce nuova.
 


Sono felice come non lo ero mai stata.
 
Ed eccola…
 


Una stella cadente…
 


Sussurriamo entrambi il nostro semplice desiderio…
 
 

“Vorrei che questo amore… viva in eterno…”
 


Ci guardiamo sorridenti e ci baciamo di nuovo.
 
Dalla sala,forse per intrattenere gli ospiti,partono le ritmate note del divertente Valzer Viennese.
 

 
“Mia Regina,mi farebbe l’onore di questo ballo?”
“Ma certamente,Mio Cavaliere!”
 

 
Piccolo inchino di entrambi e mi libero della pochette.
 
Ci uniamo ed iniziamo a ballare guardandoci,sorridenti,negli occhi.
 


Nessuno potrà dividerci…
 
 

…Nessuno…