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Autore: HumanNature    10/02/2012    2 recensioni
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non seguimmo più il nostro gruppo estivo per le vie deserte del paese. La luce dei lampioni non illuminava del tutto il silenzio che governava il posto. Il vento dell'estate soffiava lentamente ma era molto piacevole a sentirsi sulla pelle.
Io e William ci sedemmo su una grande e circolare panchina di marmo bianco e lui posò delicatamente la sua testa piena di ricci sul mio  petto. Le mie dita scivolarono su i suoi meravigliosi capelli neri fino ad accarezzare il suo splendido viso. Mentre mi sentivo in paradiso lui provò a fumare una sigaretta e cercò di non indirizzare il fumo verso il mio viso. Restammo in silenzio ascoltando il lieve venticello per vari minuti.
"Mi ha detto Chiara che tu mi consideri veramente speciale, forse una delle persone più speciali." disse interrompendo il silenzio che si era venuto a creare. Intanto, però, fumava sempre quella maledetta sigaretta.
Io diventai così rossa dall'imbarazzo che non risposi alla sua affermazione. Non volevo avere altri dispiaceri dai ragazzi, soprattutto da lui. Sì, lo consideravo parte della mia vita, lo consideravo un motivo per vivere ancora in questo mondo. Se cadeva lui, cadeva il mio mondo, oltre che al mio cuore. Si sarebbe sbriciolato in un micro secondo e tutti i suoi pezzi avrebbero nagivato per anni e anni nell'universo. Era come se l'universo fosse la mente delle persone e quei piccoli pezzi di terra i ricordi di quest'ultimi.
Lui si sistemò  meglio sulla panchina e mi rivolse il suo  sguardo. Non potevo resistere.  Non potevo.  Non ci riuscivo. Buttò la sigaretta a terra e riprese il discorso di prima: "Rosy, tu devi sapere la verità.". Il mio cuore si fermò per un attimo e la mia bocca rimase per un po’ aperta. I miei occhi diventarono sempre più grandi ed  avevo una gran paura che dicesse qualcosa di brutto...qualcosa che mi avrebbe "ucciso". Lui mi chiamava sempre Rosy e, quando lo faceva, mi sentivo così bene...Senza alcuna preoccupazione.
"Sai che sono uno stronzo, vero? Ovvio, faccio innamorare le ragazze, le porto a letto e poi le lascio. Ma... Con te è veramente tutto diverso. Non lo dico per farti un piacere o qualcos'altro... Ma è proprio ciò che sento. Io non riesco a stare con una ragazza per tanto tempo perchè poi mi innamoro di un altro corpo. Io quando vedo una donna penso a quella cosa e ci provo spudoratamente ma... con te no. Non voglio avere rapporti sessuali con te perchè io non voglio perderti, cazzo. Voglio tenerti tutta per me, voglio godere i momenti con te, tutti quanti. Finisce sempre così, mi faccio una ragazza e il vecchio rapporto si interrompe. Tu vali molto più delle altre, tu vali molto più di quelle ragazzine che ho incontrato quest'estate. Tu...Sei troppo speciale per me, e nessuno deve toccarti, per nessun motivo. Sei mia.".
Io rimasi ancor più sconvolta. Non mi aspettavo tutto questo affetto da un ragazzo così bello... Sia nel cuore, sia nell’aspetto esteriore. Mi avvicinai piano piano a lui, fino a toccare dolcemente il suo petto, avvicinandoci anche le mie mani. Lui mi strinse, sempre di più. Ci volevamo bene, un bene indescrivibile. Era così incredibile ciò che sentivamo, tutti e due, nei confronti dell’altro. Quando provavo a parlare di lui agli altri non riuscivo mai a far capire quanto quel ragazzo fosse  importante per me, quanto lui fosse tutto ciò di cui avevo bisogno per essere veramente felice. Appoggiò la sua testa sulla mia ed io chiusi gli occhi. Mi sentivo finalmente completa. .
  
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