10/02/2012
6 recensioniBring
her back.
di MidnightShiver
di MidnightShiver
- Avada Kedavra!
La ragazza emise l'ultimo respiro mentre una lacrima le solcava il volto.
Adesso era tutto finito.
Non c'era nessuna speranza che si potessero ancora incontrare, che si
potessero abbracciare un'ultima volta. Il lampo di luce verde aveva privato quel corpo giovanile della sua vita e nessuno gliel'avebbe più ridata.
Per un ultimo istante la ragazza si era girata e aveva guardato lui.
Gli aveva sorriso e aveva mormorato qualcosa con le labbra.
Poi la luce era scomparsa dai suoi occhi.
La ragazza emise l'ultimo respiro mentre una lacrima le solcava il volto.
Adesso era tutto finito.
Non c'era nessuna speranza che si potessero ancora incontrare, che si
potessero abbracciare un'ultima volta. Il lampo di luce verde aveva privato quel corpo giovanile della sua vita e nessuno gliel'avebbe più ridata.
Per un ultimo istante la ragazza si era girata e aveva guardato lui.
Gli aveva sorriso e aveva mormorato qualcosa con le labbra.
Poi la luce era scomparsa dai suoi occhi.
*****
Otto
mesi.
Otto fottuti mesi erano passati dalla sua morte.
Otto mesi passati con angoscia e disperazione.
Draco era stanco di aspettare, non ce la faceva più: ormai sapeva che i sentimenti che aveva provato per la Mezzosangue, e che ancora provava, erano veri.
E proprio nel momento in cui se ne era reso conto lei era andata via, gli era scivolata dalle mani.
- Stupida Mezzosangue, come ti sei permessa di andartene così? - domandò al vento che scompigliava i suoi capelli e che frusciava tra le foglie di quella foresta in cui era.
Era morta a casa sua.
Uccisa da sua zia.
Per colpa sua.
Lui lo sapeva che se avesse capito prima che la amava davvero ci sarebbe stata l'opportunità di salvarla, di scappare con lei.
- Dove stai andando? - gli aveva chiesto sua madre prima che uscisse di casa, quel giorno.
Lui non rispose, almeno non in quel momento.
Otto mesi.
Ci aveva messo otto mesi per capire che l'amava.
Adesso lo Sfregiato aveva vinto la guerra e se ne stava con sua moglie a casa ad accarezzare continuamente quella piccola pancetta che le cresceva giorno per giorno, per fermarsi dopo nove mesi.
Ed Hermione?
Chi pensava ad Hermione?
Weasley se ne stava in giro per il mondo a guadagnare e ad ingozzarsi nel ristorante che aveva aperto.
Lei si era sacrificata per loro e adesso Draco sentiva che era morta invano.
Si avvicinò al punto che riconobbe dai ricordi di sua madre e si mise a cercare.
Qualcosa brillò a terra grazie a quei pochi raggi che filtravano dai rami e Draco capì che l'aveva trovata.
La prese in mano ed era ancora intatta, fortunatamente.
Guardò stranito l'oggetto più piccolo del suo palmo della mano.
Otto mesi per cercare un sassolino.
Poi si rese conto della potenza effettiva di quel sassolino e lo girò tre volte nella sua mano.
- Portala indietro.
Aprì gli occhi e guasì svenì quando vide la sua sagoma, la sagoma di lei, davanti a lui.
Allungò una mano per toccarla, ma era come un fantasma.
Otto mesi.
Otto fottuti mesi di ricerca per non poterla neanche sfiorare.
Capì però che lei era capace di parlare.
- Granger... - sussurrò lui, ritraendo la mano.
- Malfoy... - sussurrò di nuovo lei sorridendo.
La rabbia per il fallimento improvvisamente ribollì dentro il ragazzo e lui fece tutto quello che era in suo potere per placarla, ma non ci riuscì.
- Perché sei morta, Hermione? Perché sei morta nel giorno in cui io ho capito? Come hai potuto farlo, come hai potuto farmi QUESTO?
Come la rabbia uscì fuori da lui anche una lacrima cadde dai suoi occhi.
Non ci fece caso e forse neanche se ne accorse, lasciandola lì a scendere piano, bagnandoli la guancia.
Si mise a sedere a terra, preso dalla disperazione e si mise le mani nei capelli.
Cominciò a versare qualche lacrima in silenzio, mentre con la testa faceva segno di "no".
- Draco... - disse di nuovo lei.
Lui alzò la testa e si tolse le mani dai capelli.
Adesso lei era volata, si era messa davanti a lui, come se fossero stati a sedere una di fronte all'altro e lo guardò negli occhi.
- Qual è stata la cosa che mi hai detto quando... quando è successo? - disse lui, in un ultimo respiro.
- Lo vuoi davvero sapere? - disse con calma lei.
Lui non ci pensò neanche un secondo e annuì con la testa.
Lei sorrise e appoggiò la sua mano sulla sua guancia, accarezzandogli le labbra con il pollice.
Draco sentì un lieve calore anche se sapeva che era solo la sua immaginazione.
D'istinto, portò la sua mano sopra la sua, scoprendo che non poteva sentirla.
Lei si avvicinò pian piano al suo orecchio e prese un respiro.
- Ti amo.
Lui senza neanche pensarci rispose.
- Anche io.
Otto fottuti mesi erano passati dalla sua morte.
Otto mesi passati con angoscia e disperazione.
Draco era stanco di aspettare, non ce la faceva più: ormai sapeva che i sentimenti che aveva provato per la Mezzosangue, e che ancora provava, erano veri.
E proprio nel momento in cui se ne era reso conto lei era andata via, gli era scivolata dalle mani.
- Stupida Mezzosangue, come ti sei permessa di andartene così? - domandò al vento che scompigliava i suoi capelli e che frusciava tra le foglie di quella foresta in cui era.
Era morta a casa sua.
Uccisa da sua zia.
Per colpa sua.
Lui lo sapeva che se avesse capito prima che la amava davvero ci sarebbe stata l'opportunità di salvarla, di scappare con lei.
- Dove stai andando? - gli aveva chiesto sua madre prima che uscisse di casa, quel giorno.
Lui non rispose, almeno non in quel momento.
Otto mesi.
Ci aveva messo otto mesi per capire che l'amava.
Adesso lo Sfregiato aveva vinto la guerra e se ne stava con sua moglie a casa ad accarezzare continuamente quella piccola pancetta che le cresceva giorno per giorno, per fermarsi dopo nove mesi.
Ed Hermione?
Chi pensava ad Hermione?
Weasley se ne stava in giro per il mondo a guadagnare e ad ingozzarsi nel ristorante che aveva aperto.
Lei si era sacrificata per loro e adesso Draco sentiva che era morta invano.
Si avvicinò al punto che riconobbe dai ricordi di sua madre e si mise a cercare.
Qualcosa brillò a terra grazie a quei pochi raggi che filtravano dai rami e Draco capì che l'aveva trovata.
La prese in mano ed era ancora intatta, fortunatamente.
Guardò stranito l'oggetto più piccolo del suo palmo della mano.
Otto mesi per cercare un sassolino.
Poi si rese conto della potenza effettiva di quel sassolino e lo girò tre volte nella sua mano.
- Portala indietro.
Aprì gli occhi e guasì svenì quando vide la sua sagoma, la sagoma di lei, davanti a lui.
Allungò una mano per toccarla, ma era come un fantasma.
Otto mesi.
Otto fottuti mesi di ricerca per non poterla neanche sfiorare.
Capì però che lei era capace di parlare.
- Granger... - sussurrò lui, ritraendo la mano.
- Malfoy... - sussurrò di nuovo lei sorridendo.
La rabbia per il fallimento improvvisamente ribollì dentro il ragazzo e lui fece tutto quello che era in suo potere per placarla, ma non ci riuscì.
- Perché sei morta, Hermione? Perché sei morta nel giorno in cui io ho capito? Come hai potuto farlo, come hai potuto farmi QUESTO?
Come la rabbia uscì fuori da lui anche una lacrima cadde dai suoi occhi.
Non ci fece caso e forse neanche se ne accorse, lasciandola lì a scendere piano, bagnandoli la guancia.
Si mise a sedere a terra, preso dalla disperazione e si mise le mani nei capelli.
Cominciò a versare qualche lacrima in silenzio, mentre con la testa faceva segno di "no".
- Draco... - disse di nuovo lei.
Lui alzò la testa e si tolse le mani dai capelli.
Adesso lei era volata, si era messa davanti a lui, come se fossero stati a sedere una di fronte all'altro e lo guardò negli occhi.
- Qual è stata la cosa che mi hai detto quando... quando è successo? - disse lui, in un ultimo respiro.
- Lo vuoi davvero sapere? - disse con calma lei.
Lui non ci pensò neanche un secondo e annuì con la testa.
Lei sorrise e appoggiò la sua mano sulla sua guancia, accarezzandogli le labbra con il pollice.
Draco sentì un lieve calore anche se sapeva che era solo la sua immaginazione.
D'istinto, portò la sua mano sopra la sua, scoprendo che non poteva sentirla.
Lei si avvicinò pian piano al suo orecchio e prese un respiro.
- Ti amo.
Lui senza neanche pensarci rispose.
- Anche io.
*****
Una settimana dopo, a Diagon Alley.
Una settimana dopo, a Diagon Alley.
Un
ragazzo dai capelli scuri sventolava un giornale all'aria, gridando il
titolo in prima pagina.
Una ragazza sui diciotto anni comprò il giornale incuriosita, non credendo alle parole dello strillone.
Lesse tutto l'articolo e rimase scioccata dal contenuto.
Si mise a correre e si fermò davanti ad una porta.
Suonò il campanello e disse al microfono:
- Milly, sono io.
Una ragazza dai capelli scuri aprì la porta e rimase spaventata dalla faccia dell'amica.
- Pansy, che è successo? - strillò, abbracciandola.
Il giornale le cadde di mano, aprendosi sulle pagine dedicate all'articolo e finendo su una pozza di fango.
Si poteva chiaramente leggere qualcosa delle parole in grassetto rimaste.
Una ragazza sui diciotto anni comprò il giornale incuriosita, non credendo alle parole dello strillone.
Lesse tutto l'articolo e rimase scioccata dal contenuto.
Si mise a correre e si fermò davanti ad una porta.
Suonò il campanello e disse al microfono:
- Milly, sono io.
Una ragazza dai capelli scuri aprì la porta e rimase spaventata dalla faccia dell'amica.
- Pansy, che è successo? - strillò, abbracciandola.
Il giornale le cadde di mano, aprendosi sulle pagine dedicate all'articolo e finendo su una pozza di fango.
Si poteva chiaramente leggere qualcosa delle parole in grassetto rimaste.
Draco Malfoy, ex Mangiamorte,
è stato trovato morto nella Foresta Proibita di Hogwarts.
Il
resto dell'articolo si poteva leggere a pezzi, ma rivelava il
necessario per capire cosa era successo.
.Il
ragazzo è stato trovato morto nella Foresta Proibita della
famigerata Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sulla sua mano
una pietra con un biglietto d'addio: "Madre, sto andando da
lei".
NOTE DELL'AUTRICE.
Spero che questa piccole ONE-SHOT drammatica vi sia piaciuta!!
Mi raccomando, recensite babbani!
Leggete qui le mie storie
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Spero che questa piccole ONE-SHOT drammatica vi sia piaciuta!!
Mi raccomando, recensite babbani!
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