Cos'è la pazzia
se non la lucidità del sognatore?
Un lampo accecante
che perpetuo solca la mente,
e stuzzicando la ragione
sconvolge la real percezione?
Gentili sussurri,
violente imposizioni,
mormorii perentori,
non plasmano forse i nostri pensieri?
Un sogno senza risveglio,
incubo eterno forse?
Oppure idillio eterno?
Tuttavia non potete destarvi,
quella vocina ve lo proibisce.
Vi impone il suo senso del reale
e voi di buon grado l'accettate.
Artefici del vostro destino,
come una divinità manipolate ciò che vi circonda,
manipolate voi stessi,
vi imponete un piano dell'esistenza
soggettivo e inviolabile.
La vocina altro non è che una musa,
gentile e cortese,
onesta e disonesta,
tranquilla e sanguinaria,
votata a smuovervi in eterno.
Non è dunque una strana forma d'arte la pazzia?
Dinanzi alla vostra creatività mi inchino.