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Autore: Lady Cheshire    11/02/2012    4 recensioni
Ikuto è tornato e Amu lo osserva dopo aver rotto con Tadase...capirà finalmente che quello che ama è sempre stato lui?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Osservandoti e riflettendo ho capito una cosa, una cosa molto importante, qualcosa che per anni ho negato a me stessa cercando di ingannarmi.
“E’ finita…stare insieme per noi non ha più nessun senso quindi perché continuare? Perdonami se ti ho fatto soffrire credevo di amarti ma forse non è mai stato così! Forse la mia non era altro che un’amicizia che ho scambiato per amore, forse la mia non era altro che invidia nei Suoi confronti perché lui poteva averti e io no… A presto” quelle frasi continuavano a rimbombarmi nella testa come una litania, una cantilena lenta e senza fine…ma non mi sentivo triste o amareggiata, ero stranamente calma per essere una ragazza che ha appena rotto con il ragazzo con il quale stava ormai da 5 anni. Camminavo in silenzio, l’unico rumore percepibile era il rumore leggero dei miei passi sul pavimento di legno, ora lo scricchiolio degli scalini. Guardo l’orologio appoggiato sul mobile vicino alla porta del salotto, lampeggiava le 21:00, avevo passato un’ora buona al telefono con il mio ex e mi ero scordata di avere ospiti. Spalanco la porta del salotto e lo vedo, addormentato sul mio divano col viso visibilmente provato dal lungo viaggio e soddisfatto di aver trovato ciò per cui era partito.
Colui che lo aveva costretto ad una vita infernale.
Colui che ci aveva permesso di incontrarci.
Dormiva sereno senza accorgersi minimamente della mia presenza, la stanchezza lo deve aver provato molto dato che lui riusciva sempre a percepire quando ero al suo fianco oppure no, quando ero triste o felice, quando ero in pericolo… quando ero sola. Aveva un braccio appoggiato sul bracciolo del divano, l’altro lasciato cadere con noncuranza lungo il fianco, la testa era appoggiata allo schienale del sofà. Osservo il suo viso, non mi sembra vero che sia qui dopo 5 lunghi anni senza vederlo…è diventato ancora più bello di quanto non fosse già quando lo incontrai ,anche se non gli avrei mai detto in faccia una cosa del genere, ho paura che sia uno dei miei tanto sogni in cui mi sveglio di soprassalto, corro in salotto e non c’è nessuno. Sembra sul punto di svanire. Il viso è identico, forse un po’ più adulto ma è sempre il suo, il profilo delicato, le ciglia lunghe e, sotto le palpebre chiuse, i due occhi color del mare che mi avevano fatta infuriare tante volte quante arrossire.
Me lo ero ritrovato così, sulla porta di casa tra capo e collo, senza una spiegazione, senza un preavviso, niente. Il trillo del campanello ed eccolo li, col suo solito sorriso da gatto malizioso a guardarmi e a dirmi :”Sono tornato!”
Quante volte queste parole sono ricorse nei miei sogni, sfuggevoli e lievi con il tocco di una piuma eppure eccolo, a dormire in casa mia, senza farsi troppi problemi proprio come tanti anni fa quando lo nascosi in casa mia all’insaputa di tutti. Sposto il mio sguardo sul resto del suo corpo e lo osservo d’insieme, nemmeno il quello è cambiato, il fisico snello e slanciato che molte volte mi ha sorretto senza tremare e le braccia, ora aperte, come ad invitarmi in un abbraccio…davvero posso? Posso davvero avvicinarmi quella creatura a cui io ho fatto del male? Sento di non avere più il diritto di essere abbracciata da lui come in passato. Avevo scelto il suo migliore amico a lui, nonostante avessi  capito, però forse non del tutto, che quello che amavo non era il ragazzo con il quale ero uscita negli ultimi anni, me ne accorgo solo ora ripensando a quante volte il mio ex ha cercato di darmi un bacio e io lo evitavo perché nella mia testa compariva in un lampo l’immagine del ragazzo che ora dormiva davanti a me.
Quante volte ho schivato il contatto con lui per l’imbarazzo mentre ora una forza mi spingeva a non esitare, a non indugiare oltre e a sprofondare nel calore delle braccia dell’unica persona che mi abbia mai amato per quella che sono…non solo una parte di me.
Mi avvicino al suo viso e lo osservo ancora, sorride, come se sentisse tutto quello che ora sto pensando di lui. Prima parlando mi ha detto una frase a cui prima, per via della mia incurabile distrazione, non avevo dato peso: “Bello e Dannato, L’amore che provo per te”. La frase di una canzone che avevo sentito di sfuggita.
Me lo disse prima che io rispondessi alla chiamata del mio ex. Voleva essere una dichiarazione? Voleva per caso ripetermi quei sentimenti che già una volta mi aveva espresso e io,  nella mia ingenuità, scambiai per menzogna? Forse si, ora sono pervasa dal ricordo del calore delle sue labbra quel pomeriggio, sulla mia guancia vicinissimo alla bocca, l’ultima volta che lo rividi prima di stasera e ora quelle stesse labbra erano li, a pochissimi centimetri da me. Senza chiedermi cosa mi spinse a farlo decisi di colmare quel poco di distanza che separava le nostre bocche…il calore era lo stesso di allora, bollente, sentivo le mie labbra bruciare come il fuoco, come il mio viso in preda all’imbarazzo crescente quando mi accorsi che lui stava rispondendo al bacio.
Un bacio dolce e senza pretese, come quello che avrebbe voluto darmi prima di partire ne sono sicura, ci staccammo e ci guardammo negli occhi. I miei occhi color miele riflettevano tutto il mio imbarazzo mentre i suoi riflettevano la sua solita malizia. Quella luce nei suoi occhi, quello scintillio da gatto furbo e randagio che molte volte avevo già visto divenne poi uno sguardo dolce e il suo viso si colorò lievemente di rosso.
“Te lo devo dire o capisci da solo?” Gli chiesi sorridente come a voler allungare quel momento dove, per la prima volta, era lui quello rosso in viso e non io.
“Vedo che finalmente sei cresciuta, Amu!” Mi chiese Ikuto ricomponendosi in fretta, non mi avrebbe mai dato questa soddisfazione vero?
“Si, sono cresciuta, Ikuto…ora non hai più scuse per andartene! Tuo padre è tornato, la tua famiglia si è riunita, ora hai la felicità che hai sempre desiderato”
“Ti sbagli la mia felicità è solamente dove sei tu e in questi anni è stata anche troppo lontana da me. Ma ora sei qui e ti posso abbracciare di nuovo, sempre che tu voglia che mi limiti al bacio ovviamente” La solita luce di malizia negli occhi
“Scemo” Dissi gettandogli le braccia al collo e godendomi, finalmente, la presenza di quel ragazzo…del Mio ragazzo.
Riflettendo ho capito semplicemente una cosa… ho capito che ti amo!

http://www.google.it/imgres?q=Amu+e+Ikuto&hl=it&sa=X&gbv=2&biw=1366&bih=667&tbm=isch&tbnid=at4yO1aGIDgvWM:&imgrefurl=http://shugochara.blogfree.net/%3Ft%3D3584561&docid=sL2vlnBH0Ye_6M&imgurl=http://images.ados.fr/photo/hd/7755312775/shugo-chara/ikuto-amu-4018894c9.jpg&w=379&h=393&ei=VHM7T5zIN4mhOpbYtd4C&zoom=1&iact=hc&vpx=894&vpy=104&dur=656&hovh=229&hovw=220&tx=133&ty=168&sig=103598890283628198948&page=1&tbnh=155&tbnw=149&start=0&ndsp=18&ved=1t:429,r:4,s:0

O
ne-shot su Amu e Ikuto e per essere il mio secondo lavoro sono piuttosto soddisfatta ^^'
  
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