Per il compleanno di Hermione Granger, la
migliore strega dopo Morgana e mia madre quando le acchiappano i cinque minuti
di ordinaria follia…(nel senso buono del termine, ovviamente…), non potevamo non
mettere una ff che la vede protagonista, o no?
Questa ff la dedico a Gigia990 (le tue
storie sono mitiche!), a mia madre che le è piaciuta particolarmente e a Prongs,
che per ora è piuttosto stressata dai troppi esami che la porteranno a squartare
cadaveri…(oh poveri noi…) e che ha bisogno di un po’ di vacanza come andare al
cinema, cenare all’insalateria scoperta stamattina e a tre giorni di mare e
relax appena trascorsi per disintossicarci lei da istologia e io dalla Botanica
(cavoli! Ho appena preso 28…penso di meritarmelo!!).
La storia è fin troppo lunga e non penso che
a voi lettori interessi un ulteriore poema di introduzione dell’autrice,
perciò…mi faccio da parte…si abbassano le luci…si alza il sipario e…Buona
lettura!
Hermione Granger’s
Diary
“Finalmente!” sospirò Ginny una volta fuori dal negozio per abiti da sposa babbano insieme ad Hermione “Anche l’abito è pronto!”
“E’ davvero molto bello! Ho fatto bene a scegliere te per un giudizio…Mia madre non ha proprio gusto e…”
“…e la mia voleva propinarti un abito tutto merletti e volant! Saresti stata più simile ad un albero di Natale che non alla futura moglie di mio fratello…!”
Le due ragazze ridacchiarono e cariche di sacchetti e dell’abito da sposa , imboccarono la stradina che le avrebbe portate al Paiolo Magico, da dove avrebbero poi raggiunto Harry, Ron e Molly persi chissà dove per Diagon Alley.
Per la via centrale del paese magico, Ginny ed Hermione incontrarono non poca difficoltà nel trasportare i loro acquisti vista la moltitudine di gente che vi si riversava allegra e gioviale.
“Chissà adesso dove sono mia madre e quei due tontoloni!”
Borbottò seccata Ginny.
“Prima di andare da loro vorrei fermarmi al Ghirigoro…devo prendere una cosa!”
E detto questo Hermione mise tra le braccia dell’amica i sacchetti che teneva lei e l’abito.
La rossa non ebbe nemmeno il tempo per chiedere alcunché che Hermione era già dentro il locale!
“Hermione…aspettami! Un…un secondo!”
Ansimò Ginny cercando di farsi largo tra la folla…
Una volta raggiunta l’amica la trovò già in coda alla cassa per pagare il suo acquisto.
“Cos’è? Un quaderno?”
Le chiese.
“No…” Hermione sorrise e arrossì un po’ “ E’ un diario!”
Ginny storse un po’ la bocca.
“Odio i diari!”
Hermione scoppiò a ridere.
“Oh, no…non preoccuparti, Ginny…non c’è di certo il ricordo di Voldemort intrappolato qui dentro!”
“Che intendi farci, allora? Tanti disegnini?”
Hermione sospirò un po’…
“Bhè…visto che tra una settimana mi sposo…volevo fare una sorta di diario delle organizzazioni…ci metterò le mie impressioni…niente di strano…anche perché non è nel mio genere avere un diario…sarà molto più probabilmente un’agenda con qualcosa di più…con qualche mio personale pensiero…”
“Speriamo che non ti porti a spennare polli, a scrivere con il sangue sui muri e a sguinzagliare un basilisco uccidi babbani…”
Una strega davanti a loro si girò sconvolta e arricciò il naso prima di voltarsi piuttosto preoccupata!
Hermione e Ginny dovettero sopprimere delle risatine che improvvisamente si impadronirono di loro alla vista di quella strega.
Comprato il diario e riposto in uno dei sacchetti le due ragazze partirono alla ricerca dei propri ragazzi e della madre (una delle due la intende come futura suocera!) e ancora una volta si immersero nel fiume di gente che invadeva la strada principale.
Dopo la caduta di Voldemort il mondo dei maghi era tornato a vivere, e proprio per questo lodava e ammirava i loro salvatori compresi Hermione, Ginny, Luna e Neville che si trovarono nel luogo e momento sbagliato (o giusto, dipende dal punto di vista!) e che si trovarono anche loro faccia a faccia con lord Voldemort.
Ma i veri due eroi erano, per tutta la comunità magica, Harry (principalmente, ovvio…) e Ron, i quali da quel giorno non poterono più mettere in naso fuori di casa senza che qualcuno li fermi, si congratuli, faccia i soliti tre quarti d’ora di elogi, e li saluti per correre al pub e raccontare di averli incontrati!
Ed eccoli là…seduti ad uno dei tavolini della gelateria di Florian Fortebraccio.
Il loro tentativo di mascherarsi per sfuggire agli ammiratori si limita a ficcarsi un cappellino con visiera a testa e un paio di occhiali da sole per confondersi alla miriade di ragazzi, che si riversano per le strade, vestiti (ormai per moda) alla maniera babbana, mentre molti maghi e streghe adulti si lamentano dei vestiari giovanili...
Il loro travestimento li rendeva (sempre nei limiti del possibile, visto che con l’età sono diventati entrambi davvero dei bellissimi ragazzi!) abbastanza ridicoli, considerato che gli occhiali del moro erano con i bordi verde fluorescente e quelli del rosso di un bel violetto chiaro!
Purtroppo erano tra i primi modelli usciti sul mercato e loro non ci pensarono due volte a prenderseli.
Comunque sia…i loro occhiali da sole erano sempre oggetto di risate per Hermione, Ginny e di tanto in tanto anche di Molly e Fleur.
“Siete arrivate, finalmente!”
Harry balzò in piedi e prese qualche sacco dalle mani di Ginny nel vago tentativo di farla riemergere da quella montagna di roba che considerava ‘acquisti assolutamente inutili’.
Ron rimase ancora un po’ chino sul documento che stava leggendo: gli spessi occhiali da sole gli impedivano di decifrare anche solo una parola, così che, il rosso, preferiva toglierseli e chinare il capo fino a toccare il foglio con la punta del naso, evitando così che qualcuno potesse incrociare il suo sguardo.
Poi anche lui si alzò.
“Tutto fatto?”
Chiese ad Hermione dopo essersi rimesso gli occhialoni scuri e aver richiuso il foglio in quattro.
“Diciamo di si…mancano le ultime cose, quali il bouquet e gli addobbi e qualche altra cosuccia qua e là…hai visto la casa?”
Ron sventolò il foglio sotto il naso della futura moglie.
“E’ orribile!”
“Fiuuu…” fece la ragazza decisamente rincuorata “speravo che tu lo dicessi! Costava poco, è vero…ma era proprio decadente!”
“Già…adesso ci tocca girare
ancora per gli appartamenti in affitto o in vendita.”
“Vendita?” si intromise Ginny “Dove le trovi le case in vendita? Si guadagna così tanto con le case in affitto…credi davvero di poter trovare un buchetto con la scritta vendesi sulla porta?”
“Più che altro ci spero!” ammise Ron.
Un attimo dopo li raggiunse Molly, anche lei carica di sacchetti della spesa.
“Eccomi qui! Ron, per cortesia
caro, dammi una mano…con tutte le persone che siamo ormai in quella casa bisogna
fare la spesa per un intero esercito! E ancora non sono tornati a casa Fred e
George! Lì si che ci sarà il vero battaglione!”
***
Qualche sera dopo alla Tana, Ginny entrò in camera del fratello.
“Ron…”
Chiese bussando alla porta…ma non ottenne risposta.
“Ron…stai dormendo?”
Entrò.
Ron era seduto sul letto e stava chiacchierando con Harry.
Era piuttosto giù.
“Ginny…ehm…ti serve niente?”
“Oh, si…scusa…hai visto per caso la lista degli invitati? Serve a mamma…la sta cercando dovunque…”
“Mamma mi ha già chiesto se l’avevo vista…le ho già detto che non ne sapevo niente.”
“Oh…ok…”
Ma Ginny non si mosse e Ron sbuffò.
“Serve altro? Io e Harry stavamo
parlando…”
La ragazza arrossì un poco.
“Tutto ok, Ron?”
“Ginny, per cortesia…non credo
che tu possa…”
“Aspetta!” lo interruppe Harry “Forse lei può dirti più di quanto sappia io…”
Ron e Harry si guardarono: il primo molto poco convinto della cosa e parecchio abbattuto, mentre l’altro aveva uno sguardo incoraggiante, come se potesse risolvere la qualsiasi!
“Ginny…senti…” si arrese Ron… “Hermione…sai che le ha preso negli ultimi tre giorni?”
Ginny sospirò, sorridendo e chiuse accuratamente la porta alle sue spalle.
“Hermione è solo stanca…c’è così tanto da fare…l’emozione del momento…fai questo, fai quello, l’incontro con tizio, l’incontro con caio…ti giuro che sta solo impazzendo dallo stress.”
“Ma non mi ascolta nemmeno! L’altro giorno che siamo andati a vedere l’ennesimo appartamento…oddio avesse fatto anche solo un commento! Si esiliava! Non mi faceva nemmeno capire se le piaceva…diceva soltanto ‘si, si…carina…prendiamo questa…’, ma lo diceva con una tale freddezza e disinteresse…”
Ron prese fiato e si passò una mano fra i capelli.
“Ho il dubbio che ci stia
ripensando.”
“No, Ron! Non pensarlo neanche! Hermione vuole davvero sposarti!”
“E’ quello che gli ho detto anch’io…ma visto quali risultati ho ottenuto?”
Disse Harry distendendosi sulla brandina piuttosto stancamente.
Ginny si sedette accanto al fratello.
“E io come faccio a capire se sposarmi è davvero quello che vuole? Come posso fermarmi a parlarle quando non ci fermiamo un solo attimo nella giornata e la sera siamo così stanchi che andiamo subito a dormire?!”
“Subito?”
Fece ironica Ginny indicando la sveglia sul comodino di Ron che segnava le due del mattino passate.
“Dai Ginny…dico sul serio!”
Ron era visibilmente preoccupato.
“Bhè…un modo ci sarebbe…ma non voglio dire niente. Non mi sembra corretto…Hermione è pur sempre una mia amica!”
Ron prese la sorella per le spalle e la scosse un po’ troppo violentemente.
“Ginny…dimmelo!”
Harry ridacchiò.
“Non spaventarla, Ron…!”
“Si…non spaventarmi, Ron!”
Anche Ginny ridacchiò, mentre Ron la lasciava andare subito.
“Non preoccuparti, Harry…” disse la rossa all’amico disteso “sono abituata ai modi garbati di mio fratello da talmente tanto tempo…ormai non ci faccio nemmeno caso!”
“Scusa, Ginny…”
Ron arrossì ancora un po’.
“Puoi dirmi di Hermione?”
“Ron…Hermione tiene un diario dove riporta tutti i preparativi del vostro matrimonio.”
“Un diario?!”
Esclamarono in coro Ron ed Harry (quest’ultimo balzando a sedere curioso).
“Strano che Hermione tenga un diario…non ne ha mai avuto il tempo…”
Continuò il moretto.
“E ora meno di prima!”
Concluse il rosso; poi posò lo sguardo sulla sorella.
“E io non posso leggerlo?”
“No, non puoi.”
Decretò Ginny.
“Sicuro?”
Chiese ancora Ron.
“Ron…non puoi! Ho fatto male a dirti questo segreto di Hermione…”
“NO! Non hai fatto male…anzi...!”
Ginny alzò un sopracciglio.
“Senti…se io lo leggessi…tu andresti a dirlo ad Hermione?”
“Sicuramente.”
“Ok…allora devo toglierci mano…”
“Decisamente è la cosa migliore
da fare.”
“Bene…ok…allora…è meglio andare a dormire.”
Disse Ron e una volta che anche Ginny si fu alzata spostò le coperte e si coricò.
“Buona notte, ragazzi…”
Harry le sorrise arrossendo; Ron, che se ne accorse, scosse il capo e si sistemò meglio il lenzuolo.
***
Erano passate da poco le tre del pomeriggio. Hermione era uscita insieme a Molly per andare dal parrucchiere per la prova dell’acconciatura e poi avrebbero avuto l’appuntamento dalla truccatrice…
La ragazza era uscita lanciando uno sguardo a Ginny che voleva solo dire ‘ Ti prego, non ce la faccio più!! Dagli estetisti non ci voglio andare, tanto è inutile!’
Ma i suoi sguardi disperati non erano serviti a niente visto che adesso si trovava già nell’hair studio di Hogsmeade da più di mezz’ora…
Ginny salì le scale diretta alla sua calda stanza che divideva con Hermione.
Appena aprì la porta per poco non cacciò un urlo!
“HARRY! RON!!! Che…che diavolo state facendo qui? Questa è la mia stanza! Vi proibisco di toccare una qualsiasi cosa, e…”
Ginny arrossì furiosamente nascondendo quanto più rapidamente possibile la cesta con la biancheria che sua madre le aveva pulito quella mattina…
“FUORI DI QUI!!!”
I due ragazzi non se lo fecero ripetere due volte…
“Ron, aspetta…”
Ron, che era uscito sghignazzando, guardò la sorella con un sorriso morente sulle labbra.
Ginny lo aveva scoperto e protendeva la mano in attesa di riottenere la refurtiva.
Il rosso uscì da sotto la maglietta il diario di Hermione.
“Andiamo, Ginny…Devo sapere!!!”
La ragazza si voltò verso Harry il quale portò le mani avanti e affermò che aveva cercato di dissuaderlo ma che era stato tutto inutile.
“Guarda che Hermione ha parlato anche di te…”
Ginny sgranò gli occhi.
“Di me?!”
“Bhè, si…senti qua…”
Ron aprì il diario e lo sfogliò di un paio di pagine prima di cominciare a leggere.
“ ‘ …è chiaro e lampante che ne Harry, ne Ginny hanno scordato il loro passato…sanno bene anche loro che hanno bisogno l’uno dell’altro, ma sono ancora molto ciechi. Sembrano me e Ron qualche anno fa…’ EHI!”
Harry aveva preso dalle mani dell’amico il diario di Hermione.
“Non è giusto!” fece il moretto arrossendo come mai in vita sua… “ E’ il diario di Hermione!! Lei non sarebbe contenta se…”
“OH, ANDIAMO HARRY!! Ti stai solo lamentando perché Hermione si è accorta che voi due…”
“Ok, Ron…dammi quel diario, Harry!” intervenne Ginny abbastanza imbarazzata.
“NO!”
Disse Harry stringendo nella mano il diario con più forza.
“Non fare il bambino, Harry…dammelo.”
Harry cedette praticamente subito e i tre si sedettero sul letto di Ginny.
“ – 8 giorni al
matrimonio.
Sono davvero contenta che anche Ron abbia
trovato quell’appartamento alquanto obbrobrioso…muffa da tutte le parti…poca
luce…stanze piccole…una vista che dà sul peggior vicolo della
zona…
Io vorrei una casa grande, spaziosa,
luminosa…ma le nostre finanze non lo permettono…forse i soldi sono l’unica cosa
che manca…stiamo spendendo troppo per un matrimonio che ho sempre sognato molto
intimo…
Poche persone…in campagna…torta, spumante e
confetti…
Balli e feste non li ho mai apprezzati,
anche perché non sono un’esperta ballerina! Anzi…la mia poca grazia mi impedisce
di muovermi come invece da piccola ambivo…
A dir la verità non riesco a dire no…Ron è
così entusiasta…
Io credo che ci servano momenti insieme…lo
sento così distante…troppo preso dai preparativi, così come tutti…spero che
tutto questo finisca presto.
Voglio stare più tempo con il mio futuro marito.
Ma non credo di poter mai ottenere nulla di
tutto ciò da qui a una settimana…
Meglio che mi rassegni…”
Ron lesse e rilesse a lungo quelle righe piuttosto nervosamente, mentre Harry e Ginny lo incitavano a voltare pagina…
Si convinse pochi minuti dopo esser rimasto con lo sguardo perso nel vuoto.
Anche Hermione desiderava quello che desiderava lui…ma che effettivamente non potevano avere: più tempo da passare insieme.
Più complicità tra loro.
Più dimostrazioni di affetto.
Voltarono pagina.
“ -7 giorni al
matrimonio.
Ecco…quello che temevo è
giunto.
Mi stò convincendo che è tutto
sbagliato.
Che non siamo fatti l’uno per l’altro.
Devo rifletterci…lo amo da morire, ma non
voglio essere ignorata…Quello che provo a dire gli passa sopra come acqua
fresca.
Mi piacerebbe ricominciare tutto…riprovare
le sensazioni di quando sapevamo di amarci, ma eravamo ancora troppo timidi e
impacciati per avvicinarci e sfiorarci…come due nostre conoscenze che mi trovo
ad invidiare…è chiaro e lampante che ne Harry, ne Ginny hanno scordato il loro
passato…sanno bene anche loro che hanno bisogno l’uno dell’altro, ma sono ancora
molto ciechi. Sembrano me e Ron qualche anno fa…vorrei poter rivivere con lui
queste emozioni…ma mi sembra impossibile, se non inutile…
Pensavo che con l’avvicinarsi del nostro
matrimonio si sarebbe fatto più vicino a me…
Pensavo che avrebbe dedicato ogni momento
libero a me…
Così ho sempre desiderato la nostra vita di
coppia!
Che ingenua…che illusa…
Dovevo aspettarmelo da Ron…lui dorme e
mangia…sembra più un vegetale…Oh, si…ha salvato il mondo…Dio! Quanto detesto
quando le ochette impazzite gli starnazzano intorno…me ne sono accorta eccome! E
poi fa lui quello geloso…mi sa che lo sono più io di lui…ma non ho tutti i
torti, no?
Comunque…mi sembra giusto dirglielo quanto
prima…mi serve tempo per rifletterci…
Riflettere su cosa?!
E lui quello che non vuole stare con me…che
scivola via dalle mani come una saponetta…
Non devo riflettere su
niente.
Dovrebbe farlo lui.”
Questa volta Ron voltò rapidamente pagina, come se stesse leggendo il più appassionante dei romanzi…che però lo riguardava in prima persona!!
“- 6 giorni al matrimonio.
Sono stata una stupida.
Un’egoista.
Non devo prendermela con Ron…non devo
prendermela con nessuno!
Nemmeno con me stessa, in
fondo…
Questi preparativi ci impegnano per molto
tempo…stancano, fisicamente e innervosiscono…e ieri dopo tutti quei battibecchi
con quelli delle bomboniere e la fede di un colore diverso da quello che avevamo
scelto…
Mi dispiace solo che Ron sia così preso da
altre cose…lui pensa agli invitati, alla casa e ai legali in ballo per il
matrimonio e io al resto.
Una spartizione dei compiti che avevo
addirittura scelto io!
Di che mi lamento?
In ogni caso lui non ne capisce niente di
fiori…ho fatto bene a pensare io al bouquet…anche perché ormai è proprio come lo
desideravo! Dopo mille tentativi, ovvio…
Non è stato semplice nemmeno il
bouquet…accidenti!
E della casa ancora nessuna novità…ho visto
un affittasi: l’appartamento è all’attico di un palazzo a Londra (non ricordo
nemmeno perché passavo di là…)…ma costa davvero tanto…peccato! E dire che
pensavo di aver trovato l’appartamento giusto…appena ho visto il prezzo ho
rimpianto la casa piena di muffa e buia di un paio di giorni
fa…
L’unica cosa che porta il mio nervosismo a
livelli preoccupanti è la mia futura suocera.
Ho sempre ammirato Molly per il suo
eccezionale carisma (cavoli…anch’io vorrei essere una madre tosta come lei!) ma
in questi giorni la trovo davvero insopportabile…non perché lo è veramente…ma
perché mi costringe a recarmi nei posti a me più fastidiosi…
Per esempio…domani dal parrucchiere e dalla
truccatrice…ma tanto a che serve?
Sono il solito castoro! Faccio schifo e
nulla, dico nulla, riuscirà a rendere il mio aspetto lievemente
migliore!
Sono pure molto poco formosa…piatta come una
tavoletta!
Che ci troverà in me di così attraente il
mio futuro sposo?
Accidenti…perché i miei genitori sono
dentisti e non oculisti? Potevano fare una visitina di controllo a
Ron!
Piuttosto…prendo nota…visita di controllo
per lunedì con mia madre…per vedere se sono fertile…
A dir la verità sono un po’ preoccupata…non
per il risultato quanto per l’esame!
Non so per niente come si
svolge…
Che paura, accidenti!
Quanto meno questo metterebbe al sicuro il
fatto che voglio dei bambini!
Oh mio Dio…i figli miei e di
Ron!
Che emozione…”
“Fine…!” sospirò Ginny chiudendo il diario con uno schiocco secco.
“Non ha scritto altro? Oggi mancano 5 giorni…”
Chiese Harry pulendosi gli occhiali nella maglietta.
“Hermione scrive la sera prima di coricarsi…” spiegò Ginny.
“Quindi…quindi stasera scriverà! Devo assolutamente leggerlo anche domani!”
Ron balzò in piedi subito dopo aver pronunciato queste parole.
“No, che non lo farai, Ron…hai avuto le tue risposte, no? Hermione ti ama…ti vuole sposare, non vede l’ora di fare dei figli con me ed è solo infastidita dalle mille preoccupazioni che quotidianamente deve affrontare! Punto e basta! Cosa vorresti sapere di più?”
“Tutto! Voglio sapere tutto di Hermione…non capisci Ginny…questo è un utilissimo modo per sapere cosa le donne vogliono…cosa Hermione vuole!”
“Dovresti chiederglielo invece
che leggere il suo diario…”
Fece Ginny sarcasticamente, ma Ron non la stava più ascoltando.
“Harry…Harry pensa un po’…questo è il libro che avevamo chiesto ad Hermione di scrivere…non ti ricordi? Quando le abbiamo chiesto di scrivere qualcosa che ci permettesse di capire meglio come funziona il cervello delle ragazze e …Ginny! Dovresti farlo anche tu! Lo fai leggere ad Harry, così anche lui sa quello che vuoi!”
“Che…che c’entra Ginny adesso…” ridacchiò nervosamente Harry diventando di nuovo rosso dopo una breve tregua!
“Ho chiuso con i diari, Ron…e non credo che Hermione gradisca che tu legga i suoi pensieri! Dovresti parlarle! Passare più tempo con lei! E non c’era bisogno di un diario per capirlo, idiota di un fratello!”
E detto questo Ginny uscì dalla stanza sbattendo la porta.
***
Quella stessa notte…
Hermione già dormiva...
Ginny no.
Pensava alla reazione dell’amica qualora avesse scoperto del diario…
Si sentiva in colpa…aveva violato la privacy di Hermione…
Ma la curiosità aveva preso in lei il sopravvento dopo aver sentito Ron leggere quelle righe su lei e Harry…
Harry…una parte di lei era ancora molto attratta da lui…sentiva la mancanza dei suoi abbracci e dei suoi baci…che bei giorni avevano passato insieme…quanto l’amava…
Ma un’altra parte era decisa a scordarlo per evitare di soffrire ancora.
Hermione aveva ragione: era inutile fingere.
Il diario dell’amica era sul comodino. La piuma poggiata lì sopra.
Più di una volta Ginny fu tentata di prenderlo…ma si era imposta.
Non doveva farlo.
Doveva essere corretta nei confronti di Hermione…
La porta della stanza si aprì.
Ron e Harry fecero il loro ingresso.
“Che diavolo state facendo di nuovo qui?”
Sibilò la rossa, sperando che l’amica non si svegliasse…
“Ma…ma perché…dormi Ginny…è tardi!!”
Sussurrò Ron nell’oscurità della stanza.
“Molla subito quello che hai preso, idiota!!!”
Ma i due ragazzi uscirono rapidamente dalla stanza e anche la ragazza li raggiunse per cantargliene quattro.
“Ron!”
Disse Ginny una volta in corridoio vicino al fratello e all’amico…
“Non ti permetto di leggere anche solo un rigo di quel…”
Ma Ron non l’ascoltava.
Aveva aperto il diario e stava già leggendo.
“- 5 giorni al matrimonio
Com’era prevedibile…mi faccio schifo e Ron è
un pazzo.”
Ron voltò pagina, ma questa era vuota.
Ne sfogliò un paio, ma effettivamente quello era tutto quello che Hermione aveva scritto quel giorno.
“Tutto qui?”
Chiese Harry.
“Pare di si…”
Sussurrò Ron deluso.
“Ben vi stà! E smettetela di leggerlo! O mi sentirò costretta a dirlo ad Hermione!”
Sentenziò Ginny a denti stretti prendendo il diario dalle mani del fratello e rientrando in camera per rimettere tutto com’era, sperando che Hermione non si accorga di niente.
***
Per un paio di giorni ne Harry ne Ron tentarono di prendere il diario di Hermione, ma si vedeva chiaramente che fremevano dalla voglia di leggerlo.
L’occasione arrivò quando Hermione andò a cena con i suoi, lasciando l’oggetto incustodito.
Non appena la porta fu chiusa alle spalle di Hermione, Ron (seguito da Harry) salì a quattro a quattro le scale che portavano alla camera di Ginny ed Hermione.
“EHI!!!!”
Urlò la sorella percependo il pericolo e inseguendo i due sciagurati fino alla stanza.
Quando li raggiunse era troppo tardi: erano già immersi nella lettura del diario.
“Posatelo subito!!”
“Non ci penso neanche!”
Borbottò di rimando Ron.
“E’ pur sempre la vostra amica!”
Insistette Ginny.
“E’ pur sempre la mia futura moglie…Guarda! Parla ancora di voi due, Ginny…”
“Non voglio saperlo!”
“Allora sparisci…”
La invitò scortesemente Ron.
“Non me ne vado, Ron…posa subito il diario di Hermione!”
“No!”
Fece il rosso stringendolo un po’ al petto e allontanandolo dalle mani di Ginny.
“Harry…ti prego…fa qualcosa…anche tu sai che è sbagliato!!”
“Ginny…io…bhè…ho la sensazione
che Hermione l’abbia comprato proprio per farlo leggere a Ron.”
Ginny guardò Harry con aria sconvolta.
“Non puoi pensarlo seriamente, Harry!”
Il moretto sorrise…
“Allora perché lo lascia a portata di mano? Ho visto in un film che la sposa ha lasciato il giorno del matrimonio la pagina aperta e ci aveva scritto su che non voleva sposarsi…”
“Non dirlo neanche per scherzo, Harry!” fece seccato Ron… “Il matrimonio è dopodomani…”
Pochi istanti dopo il rosso tornò a guardare l’amico.
“Dov’è che l’hai visto scusa?”
Chiese sospettoso.
“Lascia perdere, Ron…per spiegarti cos’è un film ci metto troppo tempo…te lo dirò un’altra volta.”
Ron diede una scrollatina di spalle e tornò a leggere il diario.
“Aspetta Ron…io non sono ancora d’accordo!”
“Dammi retta, Ginny…è come dice Harry…fidati di lui se non riesci a fidarti di me!”
Ginny arrossì e si arrese.
“- 4 giorni al matrimonio
E io che credevo di aver toccato davvero il
fondo…
E’ proprio necessario dover andare a
conoscere tutti i parenti Weasley prima del matrimonio?
Fleur non c’è mica andata prima di sposarsi
con Bill…!!!
Perché allora io ho dovuto soffrire per
tutto il pomeriggio, mentre sorseggiavo il mio thè a casa della prozia Tessy
mentre lei e le altre mi squadravano avide di notizie su di me e mi facevano
domande a tempesta del tipo ‘Preferisci il dolce o il salato?’ oppure ‘Sei
ancora vergine?’.
Che vergogna…
Volevo sotterrarmi
all’istante…
E Ron in tutto questo
dov’era?!
In banca ad aprire il nostro
conto!
Sarei voluta andarci anch’io…non perché
trovo entusiasmante andare in banca…ma perché sarebbe stata l’occasione giusta
per uscire con lui!
In fumo anche questa
volta.
Intanto la prozia Muriel ha insistito perché
io abbia tra i miei capelli il suo diadema…
Ma se ieri il parrucchiere stava uscendo
pazzo per acconciarli…come spera che io con questa massa incolta di capelli
riesca ad infilarci pure il diadema?!
E Molly non mi ha nemmeno aiutato…speravo in
un suo soccorso…e invece niente…ha lasciato che mi tempestassero di
domande…
Se ci fosse stata Ginny…ma anche lei era a
casa…preferisco lasciarla in pace: chissà che nei momenti in cui non c’è nessuno
lei ed Harry…”
Ron voltò pagina e Harry si avvicinò di più per poter leggere meglio, ma nella pagina successiva non veniva nominato.
“ – 3 giorni al
matrimonio
Sono fertile.
Non che non lo sapessi…però certi controlli
è bene che si facciano…
Dovrebbe farli anche Ron…chissà se ci ha già
pensato…
Accidenti…mancano solo tre
giorni…
E ancora della casa nessuna
notizia.
Mercoledì, alla vigilia del matrimonio, ne
andiamo a vedere un’altra…anche se devo ammettere che la casa di oggi mi è
piaciuta tantissimo!
Peccato che invece non piaccia a Ron…ha
visto un ragno e si è rifiutato di voler vedere le altre
stanze…
Peccato…era perfetta…e non costava nemmeno
tanto…era pure in vendita…”
Ginny ed Harry guardarono seccati Ron…
“Che c’è…?!”
“E per un ragnetto non compri la casa dei sogni di tua moglie?!”
Chiese la ragazza al fratello con le braccia conserte al petto.
“Ragnetto? Era enorme!!! Ci sarà sicuramente un nido! Io lì non ci abiterò mai!”
Ginny sbuffò e Harry per poco non arrostiva Ron con lo sguardo.
“…penso che per i primi mesi abiteremo
ancora dai suoi…e addio prima notte…
Programmi per gli ultimi giorni?
Dunque…domani sono a cena con i miei
genitori…volevano vedermi…Ron ha decretato di non poter uscire…dice che lui non
c’entra niente, che sicuramente sarà un incontro tra genitori e figlia…e così mi
ha lascerà di nuovo sola.
Mi domando perché non riesco a
lamentarmi.
Forse perché temo in questi giorni di avere
una tremenda litigata con lui e di rovinare tutto…di gettare le nozze alle
ortiche…
Di perderlo…
Non voglio.
E mi sto zitta.
So di sbagliare…so che è giusto dire le
cose…ma non ci riesco.
Vorrei però che le
sapesse.
Non voglio avere segreti con
lui.”
Ron chiuse il diario.
“Soddisfatto Ron? Hermione ha bisogno di te e tu scappi via! Hermione avrebbe bisogno di confidarsi con te e preferisce le pagine di un diario! Credi davvero di darle le dovute attenzioni?”
Ron lasciò cadere il diario sul letto e uscì silenziosamente dalla stanza.
***
La sera dopo Ginny entrò in camera di Ron e vi trovò solo Harry, disteso a letto intento a leggere un libro che chiuse non appena si accorse della ragazza.
“Ginny…” disse arrossendo “Come và?”
Ma Ginny non rispose; si chinò su di lui e gli posò sulle sue labbra un caldo bacio.
“Ti prego…non scappiamo più…ho bisogno di te.”
Harry sorrise e fece distendere Ginny sul letto con lui per poi abbracciarla forte.
“Finalmente…”
Sospirò il ragazzo.
***
Mercoledì notte.
Ron entrò in camera di Hermione.
La ragazza dormiva e Ginny era ancora in giardino con Harry.
Ron si sedette sul letto della futura moglie e prese il diario dal comodino.
“- 2 giorni al
matrimonio.
C’è qualcosa di strano in
Ron…
Mi sembra giù…
Vederlo così intristisce anche me
…
Oggi è stato via tutto il pomeriggio e
quando gli ho chiesto spiegazioni lui ha dato una scrollatina di
spalle.
Cosa devo pensare io?
E’ così vacuo…mi sembra lecito sapere
cos’ha, no?
E dire che io ora sto meglio…penso che in
fondo si tratta solo di questo periodo…che siamo stati sempre bene
insieme…
Sarà stanco anche lui…
O sarà anche lui nervoso.
Come lo sono io.”
Ron sorrise e voltò pagina, mentre Hermione si muoveva un poco nel letto mugugnando.
“-1 giorno al matrimonio.
Domani pomeriggio mi
sposo.
Ho un nodo allo stomaco…e ho appena
vomitato!
Siamo andati a vedere l’ennesima
casa.
Ormai ho perso tutte le speranze…domani sera
saremo ancora qui alla Tana!
Non che mi dispiaccia…l’ho sempre trovata
una casa accogliente…ma con tutti quei parenti in giro…
L’intimità si va a fare
benedire!!
Oh! Harry e Ginny si sono rimessi insieme!
Sapevo che non sarebbero riusciti ancora a
lungo a stare distanti…
Sono davvero molto contenta per
loro!
Invece continuo ad essere preoccupata per
Ron.
Anche oggi pomeriggio è uscito senza un
motivo.
Starà ancora pensando a quelle pratiche…ma
non pensavo gli ci volesse tanto!
Spero che almeno domani, visto che è la
nostra giornata, possiamo stare di più insieme.
Anzi…ne sono sicura.
E così ora mi addormento relativamente
felice.
Relativamente perché il nervosismo che è
incrementato di ora in ora non mi permette di razionalizzare a
dovere.
Spero solo una cosa.
Una cosa che reputo fondamentale e di cui mi
rammarico di non aver mai rispettato a pieno.
Spero che tra me e Ron da ora in poi ci sia
sempre e solo sincerità, ascolto e l’amore che proviamo l’un per
l’altro.
Non chiedo altro.
Ti amo Ron e non vedo l’ora di diventare tua
moglie.”
Ron chiuse il diario e lo posò sul comodino.
Ora anche lui si era reso effettivamente conto di quanto poco tempo mancava alle loro nozze…di quanto poco tempo mancava per cominciare la loro nuova vita insieme come marito e moglie.
Si chinò su di lei e le baciò la fronte.
“Hermione?”
Le sussurrò poi all’orecchio.
“Ti amo.”
Hermione aprì lentamente gli occhi e si voltò a guardare Ron.
La luce della luna illuminava la stanza a giorno.
Gli occhi che nella semioscurità le brillavano per la felicità.
“Ron…come mai sei qui?”
Ron sorrise e carezzò con una mano il viso della ragazza.
“Volevo parlarti…”
Lei lo guardò curiosa.
“Di cosa?”
“Domani mattina presto…vado a Londra…volevo prendere la casa…quella del ragno, ti ricordi?”
Hermione balzò a sedere.
“Dici davvero?!”
“Certo! Non mi fermerà certo un microscopico ragnetto! Era davvero una bella casa e in una bella zona, poi…per te va bene?”
“Ci arriviamo con i soldi?”
“Si…è non dovremo nemmeno pagare l’affitto! Sarà casa nostra!”
Hermione sorrise raggiante.
“E…per i mobili?”
Ron scosse il capo.
“Siamo maghi, no? Secondo te quanto tempo ci mette un mago per trasferire i mobili che sono rimpiccioliti nel garage di mio padre?! Domani sera saremo lì!”
“Allora…ieri e oggi sei andato a informarti per quella casa! Potevi anche dirmelo…”
“Bhè…in effetti…non sono proprio andato a Londra per la casa…anche, a dir la verità…ma non proprio per questo…”
Hermione alzò un sopracciglio.
“E allora per cosa?”
“Dovevo fare degli esami e ritirarne gli esiti…posso avere dei figli, se tu ne vuoi.”
Anche se la stanza era nella semioscurità, Ron potè distinguere le guance di Hermione che lentamente diventavano cremisi.
Anche le sue si accaldavano, segno che anche lui era arrossito.
“Li voglio, Ron.”
Sussurrò Hermione.
Lui sorrise nervosamente.
“Bene…” disse con la bocca secca per l’emozione “Ehm…c’è altro che devo dirti…? No…non credo…”
Hermione lo attirò a se e i due si baciarono.
La porta si aprì piano lasciando entrare la luce del corridoio.
Molly stava parlando con la nuora Fleur.
“Ma Ginny non è ancora rientrata?”
“Lei era con ‘Arry! Andovano verso le lac…mano nella mano…sono così…così mignon!”
“RON!!! HERMIONE!!!”
Urlò all’improvviso Molly Weasley avendo trovato i due futuri sposi abbracciati teneramente a letto, Ron sopra le lenzuola.
“Non si deve vedore la futura sposa 24 ore prima del motrimonio!!!”
Urlò anche Fleur col suo accento francese…
Ron sbuffò, balzò in piedi e disse pacatamente…
“Fuori di qui.”
“Ron! Come osi!”
Fece indignata Molly.
“Io ed Hermione abbiamo bisogno di stare un po’ in pace. Tornate di sotto. Quando Ginny tornerà, il che sarà a momenti, io tornerò in camera mia.”
“Ma…Ron…!”
Provò ancora Molly.
“Oh…si…e chiudete la porta una volta fuori.”
Disse ancora il ragazzo mentre si distendeva di nuovo accanto ad Hermione.
Molly e Fleur uscirono borbottando poco convinte dalla stanza e chiusero la porta.
Hermione ridacchiò contro la bocca di Ron.
“Da quando in qua rispondi a tua madre?”
“Bhè…so che abbiamo bisogno di questi piccoli momenti…anche se da ora in poi saranno davvero più frequenti…”
La ragazza sorrise…
“Mmm…me lo auguro, signor Weasley!”
“Oh…ecco che dovevo dirti…”
“Sentiamo!”
“Ehm…ho letto il tuo diario!”
“RON!!!”
***
La sera dopo, a nozze finite, Ron si infilò sotto le coperte. Hermione stava seduta dal suo lato nel grande letto della nuova casa.
Le candele accese sui comodini che fluttuavano magicamente.
“Che stanchezza…”
Borbottò Ron passandosi una mano sul viso stanco.
“Hai tempo per leggere una cosa?”
Chiese Hermione porgendogli il suo diario.
“Posso?” disse incerto il rosso “non ti arrabbi? Ieri hai fatto come una matta!”
“Hai sbagliato a leggerlo senza che io lo sapessi, è vero…ma mi piacerebbe che ora lo leggessi.”
“Volentieri.”
E detto questo Ron prese l’oggetto dalle mani della neo moglie.
“Giorno del nostro
matrimonio
Sono felice.
Felice perché ho sposato una persona onesta,
sincera e che mi ama davvero tanto.
Felice perché da adesso in poi passerò la
mia vita con lui.
Felice perché posso smettere di sognare ma
cominciare a vivere i miei sogni.
Felice perché tra noi non manca
niente.
E so che se ci sono dei piccoli difetti tra
noi, piccole incomprensioni e cose simili ci verremo incontro e ci aiuteremo a
vicenda a risolvere tutti i nostri problemi.
Insieme.
Io e Ron.
Io e mio marito.
Futuri mamma e papà.
Per sempre.”
Ron chiuse il diario e lo riconsegnò ad Hermione.
“All’ultimo punto ci arriveremo presto, se vuoi…”
Fece malizioso lui.
“Non vedo l’ora!”
Rispose Hermione tirandolo a sé.
Magicamente le luci delle candele si spensero mentre i due giovani sposi vivevano insieme i primi attimi della loro nuova vita.
Pochi istanti dopo la luce si riaccese.
“Che succede?!”
Chiese preoccupata Hermione mentre Ron si agitava come un pazzo.
“ARRRRRRRGGGHHHHHH…UN RAGNO NEL MIO PIGIAMA!!!!!!!!!!!!!!”
FINE
Commentino? ^__^ Ricordatevi che io vi
voglio tanto bene…
P.S. Pensavo di scrivere un prequel e un
sequel di questa ff…voi che ne pensate?
P.P.S. Prongs ha messo in rete il nuovo
capitolo della “Coppa Quattromalandrini”!!