-Turn around-

'Tis almost morning; I would have thee gone:
And yet no further than a wanton's bird;
Who lets it hop a little from her hand,
Like a poor prisoner in his twisted gyves,
And with a silk thread plucks it back again,
So loving-jealous of his liberty.

Shakespeare – Romeo and Juliet

-Naruto- chiama il moro, la voce ancora impastata dal sonno, rigirandosi tra le lenzuola del letto sfatto.

-Dio, amo quando mi chiami per nome.- risponde il biondino sdraiato accanto a lui, guardandolo con occhi grandi e felici. Se ne sta sdraiato con la pancia in giù, la testa appoggiata sulle braccia. Il moro sorride. -E come dovrei chiamarti se non con il tuo nome?- chiede baciandogli la schiena. Naruto ridacchia. -Non so.- ammette sincero. -Solitamente sono“testone”, o “idiota”, o ancora “usuratonkachi”, che poi sarebbe la stessa cosa.- dice ridendo.

Sasuke lo guarda. -Da quanto sei sveglio?- domanda accarezzandogli dolcemente le natiche e posandogli un bacio dietro l'orecchio.

Il biondo ride. -Da un po'.- ammette divertito, girandosi nel letto e ribaltando le posizioni fino a ritrovarsi sopra il moretto. -Mi piace guardarti dormire.- soffia sulle sue labbra.

Sasuke sorride, socchiudendo gli occhi. -Posso capirlo.- acconsente, -sono davvero sexy mentre dormo.-

Naruto annuisce ridendo, e il moro ne approfitta per ribaltarlo. -Anche se in realtà sono sempre sexy.- precisa. E poi si stanno baciando, usando la bocca, le lingue, il palato, i denti. Si strusciano sui loro corpi caldi come se ne avessero bisogno. E in effetti è così.

-Naruto.- chiama poi Sasuke, mentre questo gli sta leccando la piccola apertura pallida. -Dobbiamo andare a lavoro.- ricorda ansimando. Il biondino ride.

-L'Hokage può arrivare a lavoro quando vuole.- mormora lascivo, succhiandosi tre dita e infilandole nel sedere del moro quasi con violenza. Sasuke geme. -Ma..- ansima, chiudendo gli occhi. -..il suo Anbu personale non può.-

Naruto sorride, baciandogli le labbra. -L'Anbu personale dell'Hokage deve stare con lui ventiquattr'ore su ventiquattro, non lo sapevi?- gli soffia sul viso, sfilando le dita dal suo ano e avvicinandoci il suo pene. Sasuke apre gli occhi. -Quindi devo stare qui.- afferma, il petto che va su e giù velocemente, il cuore che batte a mille. Naruto sorride. -Qui.- conferma penetrandolo.

Sasuke inarca la schiena, spalanca la bocca, ansima; Naruto si appoggia sul suo petto, stringe i pugni, chiude gli occhi. -Ti amo.- confida sincero, cominciando a muoversi.

Sasuke gli allaccia le braccia al collo e butta la testa all'indietro. -Anche io.- risponde gemendo.

Uzumaki Naruto è il ragazzo che tutti vorrebbero essere: simpatico e allegro, diffonde il buon umore ovunque si trova, ha un fisico muscoloso e snello, capelli biondissimi e occhi azzurri. E' un bravissimo ninja, il più forte: non si arrende mai e fa di tutto per proteggere la sua famiglia, Konoha. Naruto è il classico ragazzo che ti da anche il mondo, se questo potrebbe renderti felice. E' l'Hokage ''arancione'', come si diverte a farsi chiamare, l'uragano che ti arriva alle spalle e ti urla all'orecchio che lui è il migliore e bisogna credere in lui, il ragazzino spensierato che prima agisce e poi pensa, quello che nelle situazioni delicate, importanti, si trasforma: diventando l'Hokage serio e concentrato che più di una volta ha salvato la vita degli abitanti del Villaggio.

Uchiha Sasuke è il ragazzo che tutti odiano ma vorrebbero avere come amico: quello che ti deride, ti insulta e ti schermisce, ma che poi ti protegge a costo della sua vita. E' alto e ha i capelli nerissimi, come i suoi occhi. E' un tipo silenzioso, che non parla mai e ti fissa con un'aria imperscrutabile. Un ragazzo che analizza la situazione mille volte, prima di pensare di agire. Ha sempre un'aria da cattivo ragazzo, ma gli abitanti del villaggio lo sanno: ha un grande cuore.

Naruto e Sasuke sono i ninja più forti del villaggio, sono migliori amici e anche amanti. Si amano, ma non potrebbero essere più diversi tra loro. Uno è nero, l'altro bianco; uno è luce, l'altro buio; Naruto è giorno, Sasuke notte.

Non potrebbero essere più diversi tra loro.

Eppure sono perfetti per stare insieme.

-Girati.- prega, guardando le sue spalle andarsene. -Girati.- sussurra.

L'Hokage in quel preciso istante si volta, per cercare con lo sguardo gli occhi del suo Anbu. Sorride raggiante, guardando quella maschera sul suo viso. Sasuke sospira sollevato. -Dì il mio nome.- chiede. E sembra quasi che Naruto lo senta, perché poi: -Sas'kee!- urla felice il biondino.

E Sasuke sorride. Il vento gli scompiglia i capelli, salutandolo; i raggi del sole gli solleticano il viso; la gioia sembra esplodergli nel petto.

E vorrebbe correre da Naruto, abbracciarlo fino a farlo diventare parte di sé. Per un attimo l'idea gli sembra sensata, sta quasi per andare e provare, ma poi pensa che invece è estremamente stupido. D'altronde il biondo è già una parte di sé, anche senza doverlo abbracciare a morte. Ridacchia, divertito dalla sua stessa battuta. Gli piacerebbe essere come un falco, che vola libero nel cielo, e poter giocare a rincorrersi con Naruto. Quando si rende conto di quanto idiota sia quel pensiero, fa una smorfia. Sicuramente la stupidità di Naruto sta avendo un'influenza negativa su di lui.

Deve essere così.

Ma poi Naruto si gira, lo guarda un po' seccato e : -Sas'ke, muoviti! Voglio andare da Ichiraku, ho fame!- gli urla dietro, lamentandosi.

E Sasuke non può fare altro che corrergli incontro, abbracciarlo forte forte, come per farlo diventare parte di sé e: -Non lasciarmi mai.- pregare commosso. E' naturale poi sentirsi sollevati quando l'Hokage gli stampa un bacio sulle labbra, ovvio ridere della sua faccia imbarazzata, scontato prenderlo per un braccio e trascinarlo a mangiare. Perché Sasuke lo ha capito: Naruto non lo lascerà. Mai. E questa certezza non può che dare un senso alla sua esistenza.

-Ti amo.- confida divertito Sasuke, soffiandoglielo dritto nell'orecchio. Naruto trema, gli sorride. E quel sorriso è tutto ciò che vuole vedere.

Fino alla fine dei suoi giorni.