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Autore: Shira94    12/02/2012    3 recensioni
Takano racconta la storia di un grande fraintendimento...
Si sa, in quella testolina di Ritsu frullano sempre tanti incomprensibili pensieri, ma questa volta Takano davvero non riesce a capire come sia possibile quello che ha appena visto: Ristu e Ijuiin-sensei?
Possibile che questo possa considerarsi un tradimento?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nella versione originale ci sono parti in corsivo qui non riportate.
Spero lo stesso che il tutto sia uguarlmente comprensibile.
^^

Amore

"La prima volta che l'ho incontrai, non avrei mai immaginato che me ne sarei innamorato così  perdutamente..."
 
L'amore è sempre stato per me un sentimento estraneo. Normalmente le prime persone che si amano e da cui si è amati sono i proprio genitori. Dei miei non ho alcun ricordo riconducibile al concetto di amore. Ogni volta che ho cercato di innamorarmi di qualcuno, cercando di ricambiare quello che pensavo provassero per me, finivo col diventare sempre più freddo e più distante. Io l'amore non sapevo cosa fosse.
Ricordo perfettamente però quando cominciai a conoscerlo e rimanerne completamente travolto. 
 
"... Tu non eri la prima persona con cui uscivo, ma sei stato il mio primo amore... Anche se probabilmente questo non lo sai."  
(Takano Masamune, vol.2 ch.1)
 
"Onodera! Onodera, dove sei?"
"Aaaahhhioo!"
"Eh? Che ci fai a terra? Non ti ho visto..."
"Ma se l'hai fatto apposta!? ... Questa scena non mi è affatto nuova..."
"Cosa?"
"Niente, niente..."
"Questo è il lavoro che si è accumulato mentre dormivi...", e così dicendo posai sulla sua parte di scrivania una voluminosa pila di tabulati. Poi tornai a sedermi al mio posto e tentai di continuare a lavorare, ma era così difficile. Saperlo lì a pochi metri da me mi rendeva impossibile concentrarmi. Posai la testa sulla mia mano destra e l'osservai...
Ritsu, dopo essersi goffamente trascinato sulla sedia, era piegato sui fogli che gli avevo consegnato e ancora non aveva cominciato a leggerli. Delle leggere occhiaie cerchiavano i suoi bellissimi occhi verdi semiaperti e i capelli cadevano stanchi sulla scrivania. Aveva l'aria un po' imbronciata... Chissà a cosa pensava? Oh! E' arrivato Kyō Ijuuin!
"Takano Masamune?"
"Sì, sono io! E' un piacere conoscerla sensei!"
L'uomo che mi si presentava di fronte era davvero di bell'aspetto. Lo sguardo era profondo e non potei fare a meno di lanciargliene in risposta uno di sfida, come se fossi stato davvero interessato a un'eventuale competizione tra me e lui. Era sicuro che fosse attraente, e mi domandavo quanto successo avesse con le donne. La sua sicurezza di sè mi infastidiva.
"Il piacere è tutto mio...", la sua voce mi raggiunse intrigante alle orecchie e il sorriso che seguì fece sussultare le segretarie che erano vicino a noi. Le ascoltai per un momento:
"Sono così felice di non essere andata in pausa pranzo! Non so davvero quale scegliere tra i due!"
"Ah! Guarda Megumi-chan, hanno entrambi un bellissimo sorriso stampato in faccia. Ora posso morire felice..."
"Ma cosa dici Chiyo-san! Non puoi morire! ..."
Queste segretarie mi rallegravano sempre la giornata. Le cose insensare che uscivano dalla loro bocca mi facevano sempre scappare un sorriso di troppo. Quella volta mi trattenni e continuai ad ascoltare...
"... Se muori non potresti più vederli! E non sapresti mai come andrà a finire tra Takano-san, Ijuuin-sensei e Ricchan! Ahah!"
Quando sentii il suo nome sobbalzai. Come se scoperto nell'atto di compiere un tradimento, mi voltai immediatamente a vedere che cosa stava facendo Onodera: seduto sulla sua sedia, Ritsu teneva puntati su di noi i suoi occhioni increduli, con la bocca semiaperta. Aveva un'espressione adorabile, ma notai che era un po' preoccupata. Lo osservai più attentamente e appurai che non stava guardando me. Seguii la traiettoria del suo sguardo e... Ritsu, mentre arrossava leggermente, era stato catturato dallo sguardo di Ijuuin-sensei. Quando finalmente vide anche me, abbassò concitato lo sguardo sui fogli che aveva sulla scrivania. 
Non capivo.
La giornata fu estremamente pesante. Dopo aver conosciuto di persona Ijuuin-sensei, partecipai a un'interminabile sessione di riunioni, molte delle quali con lui. Quando tornai in ufficio per prendere le mie cose, un collega mi disse che Onodera era già andato a casa. Deluso dal non poter fare in sua compagnia il viaggio di ritorno, misi a posto le ultime carte con estrema lentezza. Quando mi incamminai verso l'uscita, incontrai Ijuiin-sensei che aveva appena terminato l'ultima riunione. Con un'espressione davvero cordiale mi propose di andare insieme alla stazione. Non ne avevo davvero voglia e stavo per rinunciare, quando lui mi si avvicinò e sollevò il mio volto con una mano, mentre con l'altra mi bloccava. 
Dietro le spalle di Ijuuin-sensei, proprio all'uscita dall'ufficio, Ritsu fissava la scena con aria attonita. Mutata l'espressione in una smorfia di dolore, si mise a correre veloce.
Con forza allontanai quella presa da me e mi misi a inseguire Ritsu. Quando arrivai alla stazione, il treno stava partendo. Presi il successivo e quando arrivai a casa incominciai a suonare insistentemente il campanello dell'appartamento del mio vicino: Onodera non rispondeva. Allora incominciai a chiamarlo e continuare a bussare a quella maledetta porta  che ci separava. Alla fine Ritsu socchiuse l'uscio dell'appartamento e con aria seccata mi rimproverò:
"Hai idea di che ore sono? Non puoi fare tutto questo rumore in un condominio!"
"Onodera aprimi, devo parlarti..."
"Non dobbiamo parlare proprio di niente. Vai a dormire, hai fatto tardi, sarai stanco..."
"Quello che hai visto prima, non dirmi che hai frainteso?! Che ci facevi poi a quell'ora, sapevo che eri già andato a casa..."
Ritsu arrossì di colpo e con violenza mi urlò:
"Non ha importanza, SEI LIBERO DI FARE QUELLO CHE VUOI!"
Senza ulteriori spiegazioni mi sbatté la porta in faccia.
'Possibile che Onodera sia geloso?'
 
Il giorno dopo in ufficio Ritsu si comportò normalmente. Non lo vidi però arrivare a lavoro. Non era accettabile il fatto che non volesse venire perchè non mi voleva vedere, e così, convinto che ci fosse un'altra spiegazione, iniziai la mia intensa giornata lavorativa come al solito. Quel giorno dovevo andare a controllare con Ijuuin-sensei e altri collaboratori che l'accordo con le stamperie fosse rispettato. 
L'incontro fu ritardato di mezz'ora perchè Ijuuin-sensei disse che aveva trovato traffico. Appena entrò nella sala, mi rivolse uno sguardo deciso e uno strano sorriso gli si disegnò sulle labbra. Gli risposi con un'espressione scettica. Cosa voleva dirmi?
Tornato finalmente alla mia scrivania, rivolsi immediatamente la mia attenzione su Ritsu. Aveva l'aria terribilmente afflitta e pesanti occhiaie gli cerchiavano gli occhi. Non doveva aver dormito molto bene. Non si girò mai verso di me, e con sguardo perso seguiva i fogli che andavano e venivano da sotto il suo naso. Decisi di alzarmi e andare a chiedergli se tutto andasse bene.
Nel momento stesso in cui mi alzai, Ijuuin-sensei arrivò e accostatosi a me, mi disse nell'orecchio:
"Davvero bel discorso questa mattina!", e scostandosi di poco dal mio viso si fermò guardandomi intensamente e sorridendo. 
Certo, non potevo negare che fosse attraente, ma ogni suo comportamento di questo tipo mi faceva dubitare delle sue intenzioni (e innervosiva). 
Sentii il rumore di una sedia spostata. Ritsu si alzò dal suo posto e si diresse fuori dal dipartimento.
"Onodera!", provai a chiamarlo da dietro.
Ritsu continuò a camminare e girò l'angolo. Con passo deciso lo seguii e dopo qualche minuto lo raggiunsi. 
"Onode-", la parola mi si spense in gola.
 
Le sue mani lo stringevano delicate ma possessive e come in un elegante intreccio, i loro corpi aderivano perfettamente. Con la schiena al muro, le braccia portavano le mani sul suo viso e i capelli scopigliati si mischiavano fra loro.
Il bacio tra Ritsu e Ijuuin-sensei era davvero profondo. 
Appena si accorse di me, Ritsu allontanò l'altro. Agendo d'istinto, il mio braccio si mosse da solo e il mio pugno andò a colpire con forza il viso di Ijuuin-sensei, che cadde a terra con un'espressione che odiai moltissimo.
Poi me ne andai.
 
La testa sembrava come spenta. Ogni pensiero che mi sforzavo di comporre sbiadiva e si perdeva nella mia mente. Evidentemente in uno stato che mi impediva di lavorare, uscii fuori in strada.
Mi ritrovai davanti alla casa di Yokozawa. Non sapevo spegare il perchè mi trovassi lì, ma sempre in uno stato semicosciente suonai il campanello. Suonai più volte, ma non rispose: non era in casa. Dove diavolo si trovava? Avevo pensato stesse male dal punto che non si era presentato a lavoro. 
Sentendomi estremamente abbandonato mi diressi verso casa mia. 
Di Ritsu nemmeno l'ombra. Non seppi se esserne felice o rattristamene. La verità saliva chaira e limpida nella mia mente: desideravo terribilmente vederlo. L'idea delle mani di un altro che lo toccavano o la sua bocca su quella di Ijuuin mi era insopportabile. Eppure Ritsu non sembrava stesse rifiutando quel bacio, non ne sembrava dispiaciuto, era più che cosciente... 
Sentii il mio cuore sprofondare nel nulla. Avrei voluto farlo mio, cancellare ogni traccia del passaggio di quell'estraneo, eppure capivo chiaramente che Ritsu non mi apparteneva più... Ogni mia fiducia in lui aveva tremato ed era crollata. 
 
Mentre il buio si impossessava sempre più di me, il campanello suonò. In stato di trans andai ad aprire e davanti a me si presentò un Ritsu rosso in faccia e con un'espressione crucciata in viso. Non riuscivo ad arrabbiarmi con lui. Tutto ciò che mi pervadeva il corpo ero quello stato di abbandono.
Iniziai io:
"Onodera, guarda io -"
"Lo hai fatto anche tu! E allora ho pensato, se lo fa lui che male c'è se lo faccio anch'io? Voglio provare quello che ha sentito quando lo ha toccato, con quelle mani..."
" - di che stai parlando?"
"... Anch'io ho voluto provare con Ijuuin-sensei. Dopotutto l'hai fatto anche tu!"
"Ma di cosa stai parlando, Onodera? Io e Ijuuin non siamo altro che colleghi di lavoro!"
"Non provare a prendermi in giro! Vi ho visti come siete stati intimi in questi giorni!"
Che ragionamento tremendamente ingenuo aveva fatto?!
 
Questa è la persona di cui mi sono innamorato perdutamente... E di cui lo sono tutt'ora!
- FINE -
 
- FINALE ALTERNATIVO -
Vidi Ritsu e Ijuuin-sensei che si stavano scambiando un lungo bacio. Mi eccitai terribilmente e dissi loro:
"Ragazzi, lo facciamo in tre?!"
 
 
   
 
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