Nick dell'autore:  Writer96
Titolo: Vaso.
Rating: Verde
Genere:  Comico, Romantico, Introspettivo (ci sarebbe anche malinconico e romantico in realtà lo è poco, ma spero vada bene comunque...)
Avvertimenti: FlashFic
Personaggi: Lily Evans, James Potter, James/Lily
Eventuale prompt usato: Vaso
Introduzione: “Seguire gli schemi convenzionali non era mai stata una prerogativa di Lily. Aveva sempre trovato molto più interessante seguire le regole riadattandole a sé.
Come diceva sempre, se avesse disposto i colori seguendo quelli dell’arcobaleno, avrebbe ritrovato il rosso in fondo, e di certo ai suoi capelli non sarebbe dovuto spettare un simile trattamento.”

Note dell'autore (se presenti): Uhm. Non mi piace e tutta sta roba qui. Però volevo creare una situazione... nuova. Una Lily artista che proprio artista non è.
Siccome spoilererò sulla storia, leggi ciò che segue solo dopo aver letto tutto. Spero si capisca che volevo rendere una Lily diversa dal solito, ficcarci dentro Petunia e James e pure Harry, indirettamente. So che il prompt del vaso era riferito a quello regalatole da Petunia, ma non ho resistito. Davvero, dipingere vasi è una cosa impossibile. E poi, i risultati non sono quasi mai belli. Quando James torna e vede Lily arrabbiata, è semplicemente perché è arrivata a quel punto dove ogni “arista”  si rende conto di non essere poi tanto artistico. E poi, suvvia. E’ incinta.
Ps: sono 499 parole. Godric!
 
 
Lily aveva deciso di darsi alla pittura.
Era un hobby come un altro, ripeteva sempre, arricciando il naso, magari macchiato di blu o di rosso, a seconda dell’umore del giorno.
Ma Lily non era una persona da avere un hobby come un altro e così si era dedicata a dipingere vasi.

Ne aveva trovato uno, di uno strano rossiccio, e se l’era portato in salotto. L’aveva messo nel bel mezzo del tavolo e l’aveva ammirato per qualche secondo da tutte le possibili angolazioni, prima di decidere che si sarebbe messa a dipingerlo.

Al momento del trasloco, Lily aveva portato con sé dei vecchi colori a tempera di quando, da bambine, lei e Tunia si divertivano a improvvisarsi pittrici futuriste, e li aveva lasciati nel loro scatolone, incartati e impolverati come tutto ciò che riguardava la sua famiglia.
Li tirò fuori, starnutendo per la polvere, e li appoggiò sul tavolo, disponendoli in ordine dal tubetto più pieno al più vuoto.

Seguire gli schemi convenzionali non era mai stata una prerogativa di Lily. Aveva sempre trovato molto più interessante seguire le regole riadattandole a sé.
Come diceva sempre, se avesse disposto i colori seguendo quelli dell’arcobaleno, avrebbe ritrovato il rosso in fondo, e di certo ai suoi capelli non sarebbe dovuto spettare un simile trattamento.
Così si mise a dipingere, provando dapprima a fare dei semplici cerchi un po’ sbilenchi e poi spericolandosi fino a provare a fare delle righe dritte e parallele.

Il primo vaso lo regalò a Mary, che lo accettò con un sorriso sorpreso e un po’ forzato dopo aver visto la tragica caduta di una pennellata.
Il secondo lo ricevette Remus, che la abbracciò stretta, e lo poggiò con cura sopra il caminetto, mettendolo in bella vista nonostante il verde fin troppo acceso delle foglie che lo decoravano.
Il terzo lo mandò a Petunia il giorno del suo compleanno. Dentro aveva infilato uno dei tubetti finiti, quello viola, del colore che piaceva tanto a lei. Il vaso non tornò indietro, ma non arrivò neppure un biglietto. Semplicemente ritornò il silenzio, più pesante che mai.

Una sera James rientrò e la vide seduta davanti al tavolo, a fissare con rabbia un vaso su cui era dipinto un orribile gattino azzurro. Non si chiese nemmeno perché Lily avesse deciso di dipingere gatti, semplicemente si avvicinò e la abbracciò, poggiandole il mento sulla spalla.

-Sai? Forse potremmo comprarci un gatto vero. Uno... marrone, che ne dici? O magari rosso...- le disse e la sentì ridacchiare, prima di posare il pennello e piegare la testa per toccare con gli zigomi il suo naso.

-Questo va bene comunque. Spero sia maschio, sai? Il blu gli piacerà sicuramente .- disse lei, sempre con il sorriso.

A far bene le cose, avrebbe dovuto dirgli con calma di essere incinta.
Spiegargli che per fortuna la pittura era solo una voglia temporanea, sicuramente più salutare del gelato.
Ma a Lily non piaceva seguire schemi.

E del resto, James le aveva chiesto di sposarlo durante un combattimento.
 






Ehm. Ok. Solo una cosa.
Sono troppo,  troppo  felice, visto e considerato che è il primo contest che vinco..
:')
Allego qui sotto i risultati e ringrazio le GiudiciE.
<3
-Writ


1° classificato: 

Vaso di Writer96

Grammatica: 9.7/10 
A parte due piccolissimi errori, tutto perfetto. Brava! 
…pittrici futuriste, e li aveva… [prima della “e” non ci vuole la virgola. -0.15]; 
…la abbracciò stretta, e lo poggiò con cura sopra il… [stesso errore di cui sopra. -0.15]; 

Stile e lessico: 10/10 
Stile perfetto, non troviamo nient’altro da dire. Scorrevole, frasi brevi e concise, senza inutili dilungamenti (?) che rischiano di confondere i lettori. Brava! 

IC: 10/10 
“A far bene le cose, avrebbe dovuto dirgli con calma di essere incinta. 
Spiegargli che per fortuna la pittura era solo una voglia temporanea, sicuramente più salutare del gelato. 
Ma a Lily non piaceva seguire schemi. 
E del resto, James le aveva chiesto di sposarlo durante un combattimento.” 
Penso che questa frase dica tutto, no? Questi sono James e Lily, punto. Brava! 

Originalità: 10/10 
Anche qui non possiamo che darti il punteggio pieno: insomma, Lily che dipinge vasi! E anche il modo in cui annuncia di essere incinta… complimentoni! 

Prompt e utilizzo: 2/2 
Più centrale di cosi! E’ perfino il titolo! 

Gradimento personale: 8/8= S_Lily_S: 4/4; M4RT1: 4/4. 

M4RT1: ho adorato questa storia, punto e basta. Credo che non ci sia nemmeno bisogno di spiegare il perché: Lily e James sono fantastici, il resto della famiglia è presente ma senza intralciare e il finale è da ricordare. Brava! 
S_Lily_S: d’accordissimo con M4RT1, ho visto James e Lily davanti ai miei occhi. E’ incredibile come riesca a mettere su carta delle vere e proprie scene, mettendo in risalto anche il più piccolo particolare in modo sublime. Non chiedermi da dove mi sia uscito questo giudizio: la storia mi è piaciuta, punto. Bravissima! 

Totale: 49.7/50