La data qui sotto conferma il periodo
in cui stavo scrivendo... si avvicinava la maturità e
avevo in mente di tutto tranne che i libri.
E adesso una parte di me
vorrebbe tornare indietro, perché mi rendo conto che in quei giorni ho
conosciuto una nuova parte di me, una parte che spero di riscoprire in futuro,
anche se ne dubito.
19 maggio 2006
Flights of Fancy
È impossibile… non ci
riesco.
Ho promesso, è vero, ho
promesso di frenarla ancora per un po’ così che potessi
concentrarmi su quello che devo fare…
… ed
ho perso la mia battaglia.
Non che non ci abbia
provato, anzi, ma basta che il mio sguardo si posi anche solo per un attimo su
qualcosa che non siano i libri sui quali sto studiando che lei si libera
ribelle delle catene che le avevo imposto.
In questo periodo, in
particolare, non mi lascia un attimo di tregua.
È sempre lì, in agguato, e
attende ch’io abbassi la guardia, perché sa che sono
debole, sa che cederò.
È fantastica, davvero… ma ora non posso permettermi di lasciarmi sviare da
lei; non potrei mai separarmene, ma in questo momento la devo dimenticare, solo
per un po’.
La chiudo in un cassetto e
lei ne esce da una fessura, le chiedo di volare via,
ma mi porta con sé…
È insieme la mia
benedizione e la mia maledizione.
Mi è accanto ora mentre scrivo e sorride maliziosa perché la sto
assecondando.
Scostante, colorata,
imprevedibile, delicata, irrompente… magica.
Vorrei che te ne andassi in vacanza per qualche giorno, e mi lasciassi
studiare…
Vorrei che mi dimenticassi
per un po’…
Sarai la mia rovina.
Ti odio, fantasia… e ti
amo.