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Autore: Lycoris    13/02/2012    10 recensioni
«Papà- aveva chiesto, senza distogliere lo sguardo- è quello il mare?»
John aveva sorriso e gli aveva risposto che, sì, era quello il mare di cui gli parlava sempre la mamma quando inventava storie di uomini innamorati e fanciulle misteriose.
Ed è al mare che Dean pensò quando Castiel inclinò la testa e lo guardò attentamente negli occhi, come un miope che cerchi di decifrare una scritta poco chiara.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Uomo libero, amerai sempre il mare'
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Uomo libero, amerai sempre il mare! Titolo: Uomo libero, amerai sempre il mare!
Fandom: Supernatural.
Pairing: Destiel
Rating: PG
Chapter: Unico
Beta: Nemmeno mezzo.
Genere: Introspettivo, Romantico.
Warning: Missing Moments, Slash, One Shot, OOC.
Summary: «Papà- aveva chiesto, senza distogliere lo sguardo- è quello il mare?»
John aveva sorriso e gli aveva risposto che, sì, era quello il mare di cui gli parlava sempre la mamma quando inventava storie di uomini innamorati e fanciulle misteriose.
Ed è al mare che Dean pensò quando Castiel inclinò la testa e lo guardò attentamente negli occhi, come un miope che cerchi di decifrare una scritta poco chiara.

Note importantissimissime: Il finale delirante è il frutto di una mia personalissima teoria altrettanto delirante riguardo il ritorno del nostro angioletto. Il seguito a fine fic.


Uomo libero, amerai sempre il mare!


A Dean piaceva, il mare.

La prima volta che l’aveva visto, viaggiando su una delle migliaia di autostrade che aveva e avrebbe percorso nella sua vita, aveva premuto il naso lentigginoso  contro il finestrino dell’Impala e aveva guardato fuori con occhi grandi e pieni di meraviglia.

«Papà- aveva chiesto, senza distogliere lo sguardo- è quello il mare?»

John aveva sorriso e gli aveva risposto che, sì, era quello il mare di cui gli parlava sempre la mamma quando inventava storie di uomini innamorati e fanciulle misteriose.

Quel lavoro nel Rhode Island suo padre lo portò a termine in fretta,  e la notte prima di partire mise i suoi bambini in macchina e la portò vicino a una delle spiagge sassose che costellavano la strada.

Poco prima che il sole sorgesse sull’acqua scura svegliò Dean e lo portò sul bagnasciuga facendogli togliere le scarpe.

Con i piedi immersi nell’acqua fredda Dean guardò pieno di timore e reverenza quella massa nera che si muoveva, come un essere antico e millenario che dormisse, e con i suoi respiri rincorresse la sabbia che continuava a sfuggirgli.

Era così diverso dal blu costellato di creste bianche che aveva visto solo una settimana prima in pieno giorno,  con le barche se sembravano volare sulla sua superficie. Non come gli aerei, sospesi nel nulla –quelli gli facevano paura- ma come se una mano gentile le spingesse e uno sbuffo di risata gonfiasse le vele.

Poi il sole esplose all’orizzonte, e colorò a poco a poco la superficie di ogni possibile variazione di blu, riempiendola di bagliori in movimento, come se le stelle dal cielo fossero scese a nuotare tutte insieme.

Una risata di sollievo salì spontanea alle labbra di quel bambino, che per la prima volta sentiva il vento salato nelle narici e sulla pelle, e che aveva creduto che davvero il mare potesse sembrare cattivo.

Alzò il viso sorridente verso quello di suo padre, che abbassò lo sguardo e sorrise a sua volta.

«Vedi, Dean -aveva detto qualche momento, o qualche ora dopo- il mare è tanto, tanto vecchio. Ricorda il primo passo del primo uomo sulla terra, ma nessuno è mai riuscito a capirlo. Nessuno ci riuscirà mai completamente, perché il mare è anche un bambino. E come un certo mocciosetto di mia conoscenza -e qui Dean mise su il broncio- fa dei ragionamenti tutti suoi».

Dean aveva poi scoperto che esistono tanti tipi diversi di mare, ma non aveva mai amato troppo le spiagge antropizzate della Florida e della California, buone solo per rimorchiare ragazze facili strizzate in bikini praticamente inutili.

Lui amava l’acqua scura, pulita e fredda del New England d’inverno, quel blu che sembrava più il frutto della tavolozza di un pittore impressionista che della mano di Dio, o chi per lui.

Ed è al mare che Dean pensò quando Castiel inclinò la testa e lo guardò attentamente negli occhi, come un miope che cerchi di decifrare una scritta poco chiara.

I suoi occhi erano spaventosi, come il mare subito prima dell’ alba. Sembrava che il peso di quello sguardo potesse schiacciarlo, e Dean quasi si convinse che quell’uomo fosse davvero la creatura millenaria che diceva di essere. Perché cos’altro può pesare così, se non miliardi di anni di ricordi?

«Tu pensi di non meritare di essere salvato», aveva detto, e Dean aveva visto un’innocenza che non credeva fosse possibile vedere in un uomo adulto, l’incredulità pura dei bambini quando dici loro che Babbo Natale o il Vero Amore non esistono.

Con il tempo aveva imparato ad interpretare quegli occhi, vi aveva letto compassione, rimorso, colpa, affetto, determinazione, delusione, sconfitta e un’infinita dedizione, quel tipo di fiducia che i cuccioli nutrono verso i padroni, i bambini verso i genitori, i fiori al cielo che promette pioggia.

Poi Dean quella dedizione l’aveva tradita, e aveva scoperto che quelle pozze tranquille potevano essere mari in tempesta. In quel vicolo, contro quel muro aveva avuto paura come mai in vita sua, perché il mare non perdona.

Ma Castiel l’aveva perdonato, perché Cas è…beh, Cas.

E’ per lui che è caduto,  e non come possiamo cadere noi da un marciapiede. Castiel è caduto dal cielo, solo per lui. E Dean ha tradito la sua fiducia.

Così quando ha gli ha chiesto di inginocchiarsi e venerarlo come Dio e ha visto i suoi occhi freddi e senz’anima –non più come il mare d’inverno, ma come un blocco d’acciaio- Dean ha capito.

Ha capito che quello non era il suo Cas, come non lo era Jimmy Novak quando si è svegliato in quel capanno.

E lo ha capito anche quando ha sorriso –Castiel non sorrideva mai- di quel sorriso distorto e malato. «Castiel è…andato!».

Il suo viso era orribilmente espressivo, i suoi occhi tacevano.

Era come guardare nelle iridi spente di un morto, una palude in confronto all’oceano.

Dean non ha pianto, raccogliendo l’impermeabile liso dall’acqua, perché Castiel ha chiesto perdono, e con i suoi occhi blu come l’Atlantico ha perdonato anche Dean. Ha detto tutto quello che andava detto, e non ha rimpianti. Nessuno dei due li ha.

E quando un uomo di sveglierà, su una spiaggia del Rhode Island, l’alba lo bagnerà come un mare di stelle. Alzerà la testa mora e arruffata al cielo, guarderà l’oceano freddo e si accorgerà, come forse accade ai neonati, di non avere ricordi.

Tranne uno: labbra morbide, occhi grandi pieni di meraviglia e una spruzzata di lentiggini.




Seguito delle note importantissimissime: Basandomi sull'unico spoiler a me pervenuto riguardo al grande ritorno del nostro angioletto, e cioè che "Cas tornerà ma non sarà più lo stesso" ho immaginato che il nostro pennuto torni sì tra noi, ma senza memoria. Yep.


NdA:
Ok, forse non potrete capire la mia soddisfazione nel scrivere davvero NdA.
Sappi che, chiunque tu sia, se sei arrivato quaggiù hai tutta la mia gratitudine e la mia stima. Perchè questa è la prima...cosa che pubblico, e sono semplicemente terrorizzata.
E non avrei mai pubblicato di mia spontanea volontà, perchè sono paranoica. Ma tanto eh.
Quindi se pubblico è tutto merito di brokenheart (nota anche come muffin <3) ed è colpa sua se a letto, con un febbrone allucinante mi è venuta in mente le che mi dice "Dobbiamo assolutamente andare al mare, Misha ha gli occhi come il mare d'inverno", e questo è venuto fuori. E, davvero, non avevo intenzione di far leggere questo delirio a nessuno, ma a lei è piaciuta tanto, e ha tanto insistito...*coff* e io sotto sotto sono vanitosa *coff*
BANDO ALLE CIANCE, ecco la vera NdA!
Non ho inserito Sam. Perchè? Perchè per la maggior parte del tempo non lo sopporto. Era simpatico nelle prime serie, ora fa mi fa solo venir voglia di cercare una lametta. Devo ammettere però che con l'ultimo episodio mi è migliorato (glitter LOL).
John può sembrare OOC, ma non credo davvero che sia stato insopportabile e cinico tutto il tempo.
E arrivando al piatto forte, Destiel. Per capire il mio rapporto con Supernatural forse vi sarà utile sapere che in un mese ho guardato tutte (sì, proprio TUTTE) le serie, fino alla 7x10. E mai ho amato una coppia come questa. Sono semplicemente perfetti, e questo è uno dei motivi per cui non avrei voluto pubblicare questa fic: non rende giustizia.
E con ciò vi saluto, e vi chiedo solo di provare a fare l'enorme sforzo di lasciare una piiiiiccola piiiiiccola recensione, anche solo per capire dove devo migliorare. E sono convinta che, sì, avrò tanto bisogno dei vostri consigli <3
Un bacio,
Lycoris

NdA 2, The Revenge (Edit 1-04-2012): Vi chiedevate che fine avesse fatto Chuck? Lo ammetto: sono io. Si è rigenerato in quella sottospecie di panda biondiccio e ciccioso che è la sottoscritta.
Ora, sorvolando sul fatto che la mia attitudine alla profezia comincia a spaventarmi non poco, ho una dichiarazione da farvi.
Vi amo. VI AMO. Vi venero e adoro in tutte le lingue del mondo, dal fiammingo al gallifreyano.
Perché? Perché siete meravigliosi. Questa fic, ad oggi, è stata letta da 150 persone. Che è come se tutta la mia vecchia scuola media (sì abito su per i bricchi, ed eravamo 150 scarsi con una sola scuola per due comuni interi) si fosse messa lì e avesse sprecato un quarto d’ora del suo tempo a leggere quello che io e solo io ho scritto. E per me è inconcepibile una cosa simile.
Se non fosse stato per quella matta di brokenheart questa fic sarebbe rimasta a prendere polvere nel mio hard disk per il resto dei miei giorni.
Non solo, alcuni di voi mi hanno chiesto addirittura un seguito! E io ero abbastanza su di giri da mettermi anche a scriverlo! Poi vabbè, è uscito l’episodio vero e proprio e mi è passata l’intenzione di continuarlo.
Non potete capire le tonnellate di autostima che mi avete fatto piovere addosso, il cuore che si stringeva di commozione ogni volta che vedevo aumentare di un numerino il contatore delle visite o delle recensioni, mia sorella che entrava in camera e mi trovava piangente con la faccia tra le mani e mi diceva : “Ok, chi ti ha recensito?”
Quindi, un grazie infinito a tutti coloro che hanno letto e leggeranno questa fic, e in particolare a pheeny, Vehuel, DeanLoveCas, cipollina96, liebeliebe e xMoonyx che hanno recensito, a Liris che ha seguito e Yumi_Kyokai che ha preferito.
E un grazie speciale, come sempre, alla mia brokenheart che ha il santo dono della persuasione xD
Ah, se a qualcuno interessasse il titolo è tratto da una delle mie poesie preferite, L’uomo e il mare di Baudelaire, che potete leggere qui http://www.youtube.com/watch?v=Pf1ONrOyees in italiano e, beh, mi farebbe tanto piacere se ve ne innamoraste anche voi. La musica che mi ha accompagnata nel mio delirio febbricitante è Atlantico di Roberto Cacciapaglia http://www.youtube.com/watch?v=Pf1ONrOyees, innamoratevi anche di lei.
Una montagna di baci. Vostra,
Lycoris <3
   
 
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