la storia che raconta una storia raccontata.
Gli dei erano quattro:
il dio della vita, Namu.
La dea dell'origine, Ekaxy.
la dea della fine, Wagy.
E il dio dell'oltre vita, Ysczo.
Questi dei scesero sulla terra e crearono l'uomo incoronandosi padroni dell'intero regno e istruirono l'uomo su cos'è la vita.
Insegnarono a l'uomo a rispettare tutti gli esseri, gl’insegnarono cos'è l'onore e il rispetto. La vita era bella a quel tempo. Tutti erano felici e vivevano in pace.
All'ora la nostra
terra non era divisa come adesso.
Esistevano solo quattro territori, ognuno governato da uno dei quattro
dei.
Gli uomini nel
territorio di Namu rispettavano il loro re
per l’amore che dimostrava nei confronti di tutti e
così anche loro amarono gli
altri.
I sudditi di
Ekaxy erano sbalorditi dalla fertilità del loro
regno e furono eternamente grati alla loro sovrana.
Wagy era degna
del suo trono per la ferrea giustizia che
regnava nel suo territorio.
E l’ultimo sovrano, Ysczo, veniva amato per il rispetto che dimostrava nei confronti degli uomini che morivano entro il suo regno e così amarono anche loro.
Poi però gli dei iniziarono ad accoppiarsi con qualche umano che attirava la loro attenzione per particolarità.
La Dea Wagy si unì con un uomo che aveva salvato un bambino da una caduta da un cascata lasciandosi cadere lui stesso salvando la vita dell’innocente. Quell'uomo non aveva paura di morire se nella sua morte salvava qualcun altro e questo incuriosì la dea che nel giro di pochi mesi lo sposò.
I due figli
gemelli che nacquero dalla loro unione erano
mezzi dei e sotto l'istruzione della madre venne acconsentito da i
restanti tre
dei che loro due divenissero Piccoli Dei.
così nacquero altri Piccoli Dei dall’unione di
altri Grandi Dei con umani
finchè il mondo non si divise in tanti regni che venivano
governati dai figli
dei Grandi Dei i quali invece si riunirono un una fortezza da cui
controllavano
l’operato dei loro figli.
Essi
però essendo mezzi uomini non avevano la stessa natura
divina e presto vennero influenzati dalla vita umana così
effimera.
Si fecero
corrompere e nei regni aumentò sempre di più la
malvagità negli uomini.
I Grandi Dei
vennero subito in soccorso richiamati dalle
persone che ancora pregavano in loro ma come arrivarono ai loro regni
vennero
cacciati dai loro figli e dai loro discendenti che in maggioranza di
numero
riuscirono a mandarli via.
i Grandi Dei non volevano combattere così chiesero aiuto
alla popolazione ma si
videro voltare le spalle dalla maggior parte delle persone che per i
loro fini
non volevano che il mondo tornasse come prima>
L’anziano fece una pausa passandosi una mano sulla corta
barbetta che gli
cresceva sul mento, mentre le sue parole entravano bene nelle menti dei
suoi
spettatori.
Ma quella non era solo una storia. Quella era la loro storia e poi
l’avrebbero
capito.
Nonostante i
pochi che ancora gli pregavano, i resto del
mondo gli aveva cacciati quindi perché aiutarli?
Lasciarono che il
mondo si distruggesse.
Nel giro di un
centinaio di anni i loro Piccoli Dei, non
più degni dei loro titoli, morirono lasciando i regni in
eredità ai loro figli
con ancora un po’ di sangue divino a scorrere nel loro
sangue.
I loro
discendenti furono perfino più crudeli e alla fine
il mondo si distrusse completamente. I sovrani lottarono tra loro
liberando il
poco potere che avevano e senza nessun controllo distrussero tutto,
anche se
stessi.
Ora il vecchio
regno di Ekaxy era un deserto sterminato,
il vecchio regno di Namu non aveva più nessuna vita se non
quella sotto le
distese di tombe che lo ricoprivano tutto.
il vecchio regno di Wagy era crollato nel caos dove ognuno giustiziava
secondo
il proprio interesse personale finchè non rimase
più nessuno e così anche nel
vecchi regno di Ysczo che era stato abbandonato da tutti.
Dal loro regno i
quattro Dei non poterono più sopportare
una tale strage e spinti dalla disperazione tornarono sul nostro mondo
… >
L’Anziano
lanciò un’occhiataccia al bambino che aveva
parlato. Odiava essere interrotto ma non poteva di certo urlare contro
un
povero ragazzino che infondo era solo curioso.
< infatti
ma la loro rabbia e disperazione gli avevano
rinforzati e una volta arrivati gli esseri umani anziché
accoglierli come
salvatori nemmeno gli riconobbero.
Gli umani rimasti
erano così pochi e così assetati di
potere che con un’ esercito gli attaccarono.
Quando quasi
tutti gli uomini erano stati uccisi e i
sopravvissuti iniziarono a perdere la speranza di sopravvivere ed
iniziavano a
pentirsi delle loro azioni, il mondo si fermò.
A fermarlo era
stata una bambina.
Questa bambina
era una discendente dei figli degli Dei. Una
bambina che era sfuggita alle battaglie e che si era nascosta con la
città su
cui governava per non essere trovata dal male.
Tutti rimasero
stupiti quando la piccola regina si fece
avanti seguita da tutta la popolazione della sua città.
Insieme sembravano
emanare una grande luce ma in realtà era solo la luce
emanata dai loro animi
buoni e gentili. La stessa luce che emanavano gli uomini al tempo della
loro
creazione.
La bambina
andò dai Grandi Dei attirata da una forza che
attirava gli Dei stessi verso di lei.
La piccola gli
fece cambiare idea convincendogli a non
uccidere gli ultimi uomini che volevano la loro distruzione e sotto la
bontà di
lei i Grandi Dei si convinsero.
Vedendo come lei
con la sua bontà aveva avuto successo
dove loro con le loro spade avevano fallito, gli ultimi uomini capirono
di aver
sbagliato e per rimediare al loro sbaglio diedero la loro vita per
ricostruire
il mondo distrutto.
Con il loro
sacrificio il luogo più segnato, quello della
battaglia, tornò vivo e fertile e lì nacquero
alberi mai visti ma con colori
meravigliosi e con frutti così buoni da rendere
l’uomo più triste del mondo in
quello più felice del mondo … >
<è
il Giardino della Rinascita!>
Questa volta era
stato uno dei bambini in fondo a parlare
a conferma del fatto che la sua storia aveva attirato
l’attenzione di tutti
così che tutti potessero capire finalmente.
ed ecco il solito bambino saputello, quello che si riteneva il
più grande,
pensò l’Anziano.
con quelle parole l’Anziano fece tornare su di se
l’attenzione di tutti.
Sul volto aveva
un sorriso enigmatico ma non rimase a
spiegare e continuò con il suo racconto.
<…
ma quello non bastava. Solo una piccola parte della
nostra grande terra era tornata viva. Gli Dei ora non erano
più arrabbiati, anzi,
erano stupiti da come gli uomini fossero stati in grado di capire i
loro errori
e di come avessero subito tentato di rimediare.
La piccola Regina
si unì agli Dei per cercare di guarire
anche il resto del mondo ma loro sapevano già
qual’era l’unica soluzione
possibile.
Raccomandarono
alla Piccola di governare con saggezza
come aveva fatto fin’ora e spostarono la sua città
lì dove quel magnifico
giardino era nato così da poterlo custodire per sempre poi
ognuno dei quattro
Grandi Dei si spostò su quello che era il proprio regno e
lì ognuno di loro
fuse il proprio spirito con la propria terra facendola rinascere
completamente.
La piccola Regina
pianse la morte degli Dei e con lei
pianse tutta la città.
Le loro lacrime
si unirono ai poteri che erano stati
infusi nella terra così che gli spiriti dei quattro Grandi,
vedendogli, ne
ebbero tenerezza e anziché trovare la pace
nell’oltre vita decisero di
sopportare le pene dell’immortalità e di rimanere
dentro la terra.
I loro spiriti
oramai fusi con esse non potevano
andarsene, non potevano liberarsi. Dovevano rimanere dentro alla terra
per
sempre ma lì ci rimasero felici della loro esistenza
finchè c’era la piccola
Regina a piangerli.
Il mondo con il
passare degli anni si ripopolò e le
persone questa volta stavano bene attente al loro comportamento.
La vita
durò felice e a lungo e i discendenti della
piccola Regina, che oramai non avevano più nemmeno una
traccia del potere degli
Dei, non si dimenticarono di loro Grandi. Anzi, fecero scrivere la loro
storia
dove tutti potessero leggerla e la tramandarono anche a voce mandando
degli
Anziani saggi a raccontarla agli angoli di tutta la terra in modo che
tutti sapessero
chi era stato a salvare tutti e a far rinascere, in modo da far
ricordare i Grandi
Dei che avevano dato la loro vita>
l’Anziano di fermò, soddisfatto di
come
aveva raccontato e spettando qualche reazione da parte dei ragazzi e
degli
adulti che man mano si erano aggiunti. Non dovette aspettare molto.
chiuse la bocca quando capì.
Si
alzò e stava per uscire quando una piccola voce lo
fece fermare.
L’Anziano
chiuse gli occhi. Erano sempre i più giovano
che comprendevano le piccole sfumature che agli occhi degli adulti
sfuggivano perché
ritenute insignificanti.
con un ultimo sorriso l’anziano iniziò a camminare
in direzione dell’uscita del
piccolo villaggio diretto verso un altro posto nel mondo che richiedeva
il suo
aiuto.
Mentre
varcava la porta il suo corpo vecchio e rugoso
lentamente si distese il candida pelle rosa, si abbassò e la
sua schiena si
raddrizzò sotto al mantello nero e i suoi rinsecchiti
capelli grigi divennero
lentamente biondi e lucenti come l’oro.