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Autore: KiraVydDayca    13/02/2012    1 recensioni
questa è solo una piccola storia senza inizio ne fine e senza particolare protagonista.
spero che vi piaccia nonostante tutto.
grazie mille e buona lettura :)
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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la storia che vine raccontata (2)

la storia che raconta una storia raccontata.

Gli dei erano quattro:

il dio della vita, Namu.

La dea dell'origine, Ekaxy.

la dea della fine, Wagy.

E il dio dell'oltre vita, Ysczo.

Questi dei scesero sulla terra e crearono l'uomo incoronandosi padroni dell'intero regno e istruirono l'uomo su cos'è la vita.

Insegnarono a l'uomo a rispettare tutti gli esseri, gl’insegnarono cos'è l'onore e il rispetto. La vita era bella a quel tempo. Tutti erano felici e vivevano in pace.

All'ora la nostra terra non era divisa come adesso. Esistevano solo quattro territori, ognuno governato da uno dei quattro dei.

Gli uomini nel territorio di Namu rispettavano il loro re per l’amore che dimostrava nei confronti di tutti e così anche loro amarono gli altri.

I sudditi di Ekaxy erano sbalorditi dalla fertilità del loro regno e furono eternamente grati alla loro sovrana.

Wagy era degna del suo trono per la ferrea giustizia che regnava nel suo territorio.

E l’ultimo sovrano, Ysczo, veniva amato per il rispetto che dimostrava nei confronti degli uomini che morivano entro il suo regno e così amarono anche loro.

Poi però gli dei iniziarono ad accoppiarsi con qualche umano che attirava la loro attenzione per particolarità.

La Dea Wagy si unì con un uomo che aveva salvato un bambino da una caduta da un cascata lasciandosi cadere lui stesso salvando la vita dell’innocente. Quell'uomo non aveva paura di morire se nella sua morte salvava qualcun altro e questo incuriosì la dea che nel giro di pochi mesi lo sposò.

I due figli gemelli che nacquero dalla loro unione erano mezzi dei e sotto l'istruzione della madre venne acconsentito da i restanti tre dei che loro due divenissero Piccoli Dei.
così nacquero altri Piccoli Dei dall’unione di altri Grandi Dei con umani finchè il mondo non si divise in tanti regni che venivano governati dai figli dei Grandi Dei i quali invece si riunirono un una fortezza da cui controllavano l’operato dei loro figli.

Essi però essendo mezzi uomini non avevano la stessa natura divina e presto vennero influenzati dalla vita umana così effimera.

Si fecero corrompere e nei regni aumentò sempre di più la malvagità negli uomini.

I Grandi Dei vennero subito in soccorso richiamati dalle persone che ancora pregavano in loro ma come arrivarono ai loro regni vennero cacciati dai loro figli e dai loro discendenti che in maggioranza di numero riuscirono a mandarli via.
i Grandi Dei non volevano combattere così chiesero aiuto alla popolazione ma si videro voltare le spalle dalla maggior parte delle persone che per i loro fini non volevano che il mondo tornasse come prima>
L’anziano fece una pausa passandosi una mano sulla corta barbetta che gli cresceva sul mento, mentre le sue parole entravano bene nelle menti dei suoi spettatori.

, un bambino seduto lì in prima fila lo richiamò sporgendosi in avanti e con gli occhi pieni di curiosità per sapere come andava avanti la storia.
Ma quella non era solo una storia. Quella era la loro storia e poi l’avrebbero capito.

Nonostante i pochi che ancora gli pregavano, i resto del mondo gli aveva cacciati quindi perché aiutarli?

Lasciarono che il mondo si distruggesse.

Nel giro di un centinaio di anni i loro Piccoli Dei, non più degni dei loro titoli, morirono lasciando i regni in eredità ai loro figli con ancora un po’ di sangue divino a scorrere nel loro sangue.

I loro discendenti furono perfino più crudeli e alla fine il mondo si distrusse completamente. I sovrani lottarono tra loro liberando il poco potere che avevano e senza nessun controllo distrussero tutto, anche se stessi.

Ora il vecchio regno di Ekaxy era un deserto sterminato, il vecchio regno di Namu non aveva più nessuna vita se non quella sotto le distese di tombe che lo ricoprivano tutto.
il vecchio regno di Wagy era crollato nel caos dove ognuno giustiziava secondo il proprio interesse personale finchè non rimase più nessuno e così anche nel vecchi regno di Ysczo che era stato abbandonato da tutti.

Dal loro regno i quattro Dei non poterono più sopportare una tale strage e spinti dalla disperazione tornarono sul nostro mondo … >

L’Anziano lanciò un’occhiataccia al bambino che aveva parlato. Odiava essere interrotto ma non poteva di certo urlare contro un povero ragazzino che infondo era solo curioso.

< infatti ma la loro rabbia e disperazione gli avevano rinforzati e una volta arrivati gli esseri umani anziché accoglierli come salvatori nemmeno gli riconobbero.

Gli umani rimasti erano così pochi e così assetati di potere che con un’ esercito gli attaccarono.

Quando quasi tutti gli uomini erano stati uccisi e i sopravvissuti iniziarono a perdere la speranza di sopravvivere ed iniziavano a pentirsi delle loro azioni, il mondo si fermò.

A fermarlo era stata una bambina.

Questa bambina era una discendente dei figli degli Dei. Una bambina che era sfuggita alle battaglie e che si era nascosta con la città su cui governava per non essere trovata dal male.

Tutti rimasero stupiti quando la piccola regina si fece avanti seguita da tutta la popolazione della sua città. Insieme sembravano emanare una grande luce ma in realtà era solo la luce emanata dai loro animi buoni e gentili. La stessa luce che emanavano gli uomini al tempo della loro creazione.

La bambina andò dai Grandi Dei attirata da una forza che attirava gli Dei stessi verso di lei.

La piccola gli fece cambiare idea convincendogli a non uccidere gli ultimi uomini che volevano la loro distruzione e sotto la bontà di lei i Grandi Dei si convinsero.

Vedendo come lei con la sua bontà aveva avuto successo dove loro con le loro spade avevano fallito, gli ultimi uomini capirono di aver sbagliato e per rimediare al loro sbaglio diedero la loro vita per ricostruire il mondo distrutto.

Con il loro sacrificio il luogo più segnato, quello della battaglia, tornò vivo e fertile e lì nacquero alberi mai visti ma con colori meravigliosi e con frutti così buoni da rendere l’uomo più triste del mondo in quello più felice del mondo … >

<è il Giardino della Rinascita!>

Questa volta era stato uno dei bambini in fondo a parlare a conferma del fatto che la sua storia aveva attirato l’attenzione di tutti così che tutti potessero capire finalmente.


ed ecco il solito bambino saputello, quello che si riteneva il più grande, pensò l’Anziano.

, non desistette il bambino e alzò la testa per far capire che non avrebbe cambiato idea tanto facilmente.


con quelle parole l’Anziano fece tornare su di se l’attenzione di tutti.

Sul volto aveva un sorriso enigmatico ma non rimase a spiegare e continuò con il suo racconto.

<… ma quello non bastava. Solo una piccola parte della nostra grande terra era tornata viva. Gli Dei ora non erano più arrabbiati, anzi, erano stupiti da come gli uomini fossero stati in grado di capire i loro errori e di come avessero subito tentato di rimediare.

La piccola Regina si unì agli Dei per cercare di guarire anche il resto del mondo ma loro sapevano già qual’era l’unica soluzione possibile.

Raccomandarono alla Piccola di governare con saggezza come aveva fatto fin’ora e spostarono la sua città lì dove quel magnifico giardino era nato così da poterlo custodire per sempre poi ognuno dei quattro Grandi Dei si spostò su quello che era il proprio regno e lì ognuno di loro fuse il proprio spirito con la propria terra facendola rinascere completamente.

La piccola Regina pianse la morte degli Dei e con lei pianse tutta la città.

Le loro lacrime si unirono ai poteri che erano stati infusi nella terra così che gli spiriti dei quattro Grandi, vedendogli, ne ebbero tenerezza e anziché trovare la pace nell’oltre vita decisero di sopportare le pene dell’immortalità e di rimanere dentro la terra.

I loro spiriti oramai fusi con esse non potevano andarsene, non potevano liberarsi. Dovevano rimanere dentro alla terra per sempre ma lì ci rimasero felici della loro esistenza finchè c’era la piccola Regina a piangerli.

Il mondo con il passare degli anni si ripopolò e le persone questa volta stavano bene attente al loro comportamento.

La vita durò felice e a lungo e i discendenti della piccola Regina, che oramai non avevano più nemmeno una traccia del potere degli Dei, non si dimenticarono di loro Grandi. Anzi, fecero scrivere la loro storia dove tutti potessero leggerla e la tramandarono anche a voce mandando degli Anziani saggi a raccontarla agli angoli di tutta la terra in modo che tutti sapessero chi era stato a salvare tutti e a far rinascere, in modo da far ricordare i Grandi Dei che avevano dato la loro vita>
l’Anziano di fermò, soddisfatto di  come aveva raccontato e spettando qualche reazione da parte dei ragazzi e degli adulti che man mano si erano aggiunti. Non dovette aspettare molto.

, era stato un uomo a parlare,
chiuse la bocca quando capì.

l’Anziano lo disse con una tale fermezza e una convinzione che tolse tutti i dubbi dagli occhi di ognuno.

Si alzò e stava per uscire quando una piccola voce lo fece fermare.

L’Anziano chiuse gli occhi. Erano sempre i più giovano che comprendevano le piccole sfumature che agli occhi degli adulti sfuggivano perché ritenute insignificanti.

, vedendo lo stupore di tutti continuò, camminerà su ogni singola pietra di questo mondo diffondendo la bontà del  suo cuore e la conoscenza della sua mente a chiunque ne avrà bisogno>
con un ultimo sorriso l’anziano iniziò a camminare in direzione dell’uscita del piccolo villaggio diretto verso un altro posto nel mondo che richiedeva il suo aiuto.

Mentre varcava la porta il suo corpo vecchio e rugoso lentamente si distese il candida pelle rosa, si abbassò e la sua schiena si raddrizzò sotto al mantello nero e i suoi rinsecchiti capelli grigi divennero lentamente biondi e lucenti come l’oro.

  
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