Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: msbrows    13/02/2012    4 recensioni
«Sei proprio ostinato eh?»
«Per fortuna.»
Ecco la mia prima One-shot Niff, adoro questa coppia e non potevo non scriverci qualcosa, spero davvero che vi piaccia.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Solo il nome trasmette allegria. Che schifo! Non riesco a capire il motivo per cui il preside ha voluto mettermi in una doppia, quel vecchio rimbambito...”
 
Il tempo passava lento, il ticchettio dell’orologio nella sua stanza era come un coltello che ti continuava a trafiggere. Ecco che il giorno fatidico era arrivato, un certo Jeff sarebbe diventato il suo compagno di stanza.
Lui odiava quella stramaledettissima scuola.
Fu costretto da suo padre, l’avvocato Duval,  a trasferirsi alla Dalton Accademy, prestigiosissima scuola privata dell’Ohio, quando aveva quindici anni.
Sua madre era morta da poco e ricorda ancora com’era stato vedere il ghiaccio negli occhi di suo padre mentre l’autista lo portava alla sua nuova scuola, quella che sarebbe stata la sua casa da quel momento e quell'apatia lo ferì al tal punto che ferire a sua volta la gente era divento il modo migliore per proteggersi.
 
 “TOC TOC. E’ permesso?” – un ragazzo dai capelli biondi, senza nemmeno aspettare una risposta, era entrato nella sua stanza e mostrava un sorriso grande e sincero, molto sincero.
“Non credo serva una mia risposta dato che sei già nel centro della stanza.”
“Haha. Tu sei proprio come ti avevano descritto, cioè sei l’antipatico Nick Duval. Non sei nemmeno tanto alto, sarei capace di stenderti con un solo pugno. Haha”
“Non riesco a capire cosa ci sia di così divertente considerando anche che quello che potrebbe stenderti da un momento all’altro sono io. Spilungone ossigenato vedi di fare poco lo spiritoso, chiaro? ”
 
Nick Duval non era mai stato un tipo che si faceva mettere i piedi in testa, figuriamoci poi da quella banda di signorini lì alla Dalton e soprattutto da quel biondino dall’aria felice; era abituato a comandare, l’uguaglianza e il rispetto per gli altri non facevano per lui.
Anzi, erano gli altri che dovevano rispettarlo, lui era migliore.
 
“Comunque, mister simpatia, io sono Jeff...”
“Me ne frego del tuo nome biondino. Questo è il tuo letto, quello è il tuo armadio e l’unica cosa che siamo costretti a condividere è il bagno; sei il mio compagno di stanza, non un mio amico.”
 

**

“Sai Duval,”- erano passati tre mesi dal loro primo incontro e le cose non erano di certo migliorate, anzi.- “non mi fa incazzare più di tanto il fatto che continui a fare lo stronzo con me, che quando mi rivolgi la parola è solo per sparare una delle tue bastardate; quello che mi da un cazzo di fastidio è che tu non sei davvero così.”
“Oh oh oh bambolina, da quando sei anche un psicanalista?”
“Vedi? Metti barriere, non vuoi che qualcuno ti conosca. Sei un solo un cretino!”
“No non lo sono, sono un bastardo ed è una cosa completamente diversa.”
“Ma smettila, bastardo. Puah!” – disse scoppiando in una delle sue risate, di quelle stupende che ti fanno sorridere senza volerlo, di quelle che ti fanno innamorare.
 
 

“Ancora non riesco a capire perché quel ragazzo si ostina tanto a cercare di capirmi, deve smetterla.
Presto capirà anche lui che sono una persona dalla quale è meglio stare alla larga e peggiorerà solo le cose,
non voglio ferirlo ma ormai è tardi.
Addio Jefferson, mi dispiace.”
 


Il biondo lesse ad alta voce, era solo nella stanza e per sbaglio aveva trafugato tra i cassetti del suo compagno di stanza e, casualmente, aveva trovato un foglio con quelle parole.
Inchiostro nero, grafia frettolosa e quel “non voglio ferirlo” che aveva sconvolto Jeff.
Non sapeva neppure perché era andato a frugare tra la roba di Nick, anzi no, lo sapeva benissimo: era innamorato.
Aveva capito di provare qualcosa per lui quando entrando nella stanza e aveva visto il moro di spalle mentre guardava oltre la finestra della loro stanza appoggiato alla parete bianca, non indossava la maglia e cantava. Era la prima volta che lo sentiva cantare anche se ormai condividevano la stanza da più di un anno, e forse lo stava facendo solo perché in quel momento Jeff non doveva essere lì. Fu una coincidenza, una stupenda coincidenza.
Sarebbe rimasto ore ad ascoltarlo e a guardare quella pelle chiara in enorme contrasto con i capelli neri, era perfetto.

Poche ore dopo il 'ritrovamento' di quel bigletto Nick tornò in camera, era stato al fight club gestito da Blaine Anderson che era anche un Warblers e la cosa era tutta a vantaggio di Jeff.
Il biondo, steso sul letto giocava a PES, ma i suoi pensieri erano tutti rivolti a come poter cambiare Nick.
Ci sarebbe riuscito, doveva riuscirci.
"Devo andare"- disse alzandosi di scatto dal letto e correndo verso la porta.
Corse per tutto l'istituto alla ricerca della stanza di Blaine, doveva perlargli e convincerlo ad accettarlo nei Warblers; se ci riusciva da quel punto la strada sarebbe stata tutta in discesa.

"...certo, sì, ok, ma per accettarti devo vedere come canti. Haha."- disse ridendo Blaine, quei due si somigliavano tanto.
"Haha, hai ragione... Ono, due e tre."- Jeff iniziò a cantare, aveva scelto una canzone rock e stava andando alla grande.
"Per me sei perfetto amico, domani abbiamo le prove alle sei. Ti aspetto."


"Dai Nick, che ti costa? Vieni a provare, io sto qui da meno di te e sei uno dei pochi che conosco. Dai, per favore."
"Se vengo la smetti di parlare? Sono le tre di notte e sto per prendere questa lampada e ficcartela su per il cu.."
"Ho capito, ho capito. Ma tu domani (cioè oggi) vieni, punto."
"Vengo, ma ora chiudi quella fottutissima bocca."
"And Jeff Wins. Haha"

**

"Che ti costa ammettere che ti sei divertito? Si vede, e poi è la quarta volta che ti presenti alle prove."- erano passate le cinque del mattino da un pezzo, a volte facevano conversazione. Stavano migliorando.
"Solo perchè è la quarta volta che non mi lasci dormire la notte pur di convincermi..."
"Ma ti stai divertendo..."
"Ma tu parli troppo..."
"Ma come sei antipatico..."
"Ti ricordo che faccio parte di un fight club..."
"Non saresti capace di darmi un solo pugno."
"Vuoi vedere che lo sono? Hahaha"
"Quando fai così capisco perchè sono inn... AUCH! SEI UN IDIOTA DUVAL!"
Il moro aveva lanciato il cuscino il faccia all'Usignolo proprio mentre questi si satava dichiarando, come poteva essersi fatto sfuggire una cosa del genere?!


"Sono sei mesi che vieni alle prove, quando ti deciderai a fare il provino?"
"Smettila, non lo farò mai, siete troppo allegri per i miei gusti."
"Muuuusone"
"Sei un ragazzo ostinato eh?"
"Ti lascerò in pace quando mi dirai perchè continui a venire alle prove anche se io non te lo chiedo."
"Scordatelo spilungone."
"Sei uno ostinato eh?"- disse imitando la voce di Nick.
"Sembri un idiota, a no aspetta... lo sei!"
"Per questo mi ami, Nick Duval, per questo. Haha"
"Se faccio il provino la pianti?"
"Forse..."
"Sei un tipo ostinato eh?"
"Per fortuna"- disse Jeff avvicinandosi e dandogli in leggero bacio sulle labbra. Non sapeva neanche lui come aveva trovato il coraggio per fare un gesto simile, eppure gli sembrava così spontaneo.
Anche Nick rimase felicemente sorpreso, aveva desiderato quelle labbra così al lungo, senza nemmeno saperlo, che avrebbe potuto viver solo di quella sensazione di estasi che gli provocava quel perfetto incastro. Aveva fame e l'unica cosa che poteva saziarlo era Jeff.

Si risvegliò nel suo letto, troppo piccolo ma dannatamente comodo.
O meglio, era comodo il petto di Jeff su cui era pogiato. Il suo proumo gli entrava dentro e s'insinuava in ogni parte del corpo, quello er il suo posto.
"Scusa per averci messo così tanto, ti amo."




-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Spazio Autrice

Non so come mi sia venuta in mente questa storia e con quale coraggio l'ho davvero scritta.
Mi ritengo soddisfatta di quello che è uscito, forse il finale lascia un po' a desiderare ma sono negata con i finali Haha.
Mi permetto di dedicare questa storia alla mia Rosa, anche se non è proprio il Nicol o'cazzimmus che avevamo inventato noi.

Se vi va lasciate una recensione, fa sempre piacere.
Vostra,
msbrows

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: msbrows