<< Perché mi ha chiamato a quest'ora? Che vuole da me? >> disse Romano tra sé e sé, mentre camminava nel vialetto precedente la casa di Antonio.

Bussò più volte alla porta, ma non ricevette nessuna risposta, così decise di fare il giro della casa e provare ad entrare dal retro.

Mentre passava sotto il balcone della camera di Antonio, Romano guardò in alto, verso la luce che proveniva dal suddetto balcone.

<< Ma che è 'sta luce così forte?
Non è che quel cretino mi sta andando a fuoco?
OI ANTONIO!!! >>

Dopo qualche secondo, Antonio apparve al balcone.

<< Oh come sono triste... >> sospirò lo spagnolo << mi sento così solo... >>

<< Ma che cavolo sta dicendo quell'idiota mangia churros!
L'ho chiamato più volte e invee di rispondermi che fa? Si mette a parlare da solo!
Che poi manco si capisce quello che dice!
E a causa della luce che viene dalla sua stanza non riesco manco a guardarlo in faccia per vedere se ha di nuovo esagerato con la sangria! >>

Antonio sembrava non essersi ancora accorto della presenza di Romano e, perso nei suoi pensieri, si appoggiò alla ringhiera, posando il viso sulla mano.

<< Ma guarda quel cretino!
Pure la posa melodrammatica ora...
Se fossi la sua mano gli tirerei un ceffone di quelli epici...
Almeno così si sveglia dalla trance idiota in cui è caduto! >>

<< Ahimè! >> sospirò ancora Antonio

<< E ricomincia a sospirare...
INVECE DI SOSPIRARE TRA TE E TE, DIMMI PER QUALE CAVOLO DI MOTIVO MI HAI CHIAMATO!!! >> urlò Romano, nell'ennesimo tentativo di farsi sentire dallo spagnolo.

Questi, però, non rispose, e continuò a sospirare.

<< Mi chiama a quest'ora, non mi apre la porta, e mi ignora pure... Deve aver bevuto molto... Nonostante questo lo ucciderò comunque appena me lo ritrovo tra le mani! >>

Finalmente Antonio si accorse della presenza di Romano sotto il suo balcone.

<< Oh Romano! Romano! Perché sei tu, Romano?
Rinnega tuo nonno, rifiuta la sua eredità!
E se schifi anche tuo fratello, unisciti a me!
Così non sarò più soltanto il tuo vecchio boss! >>

<< Come " Perché sei tu, Romano? " Chi ti aspettavi venisse? Quel demente di Feliciano?
E poi che è 'sto fatto dell'eredità da rifiutare? S'è già preso tutto il demente!
E ancora insisti sul fatto che devo stare con te? Ma col cazzo! >>

<< Solo il tuo carattere fa schifo, tutto il resto di te è meraviglioso.
Anche se tu non fossi così, anche se tu non fossi più il mio caro Lovi, t'amerei.
Rinuncia ad essere Lovino Vargas, e diventa Lovino Fernandez Carriedo!
Anche con il mio nome, saresti sempre tu il mio unico amore!
Rinuncia al tuo nome, e diventa la mia sposa! >>

<< MA CHE CAZZO TI SEI FUMATO STASERA?
No, seriamente, io il nome lo cambio... MA SOLO PER SFUGGIRTI! >>

<< Oh, allora se non sei il mio amato Romano, chi sei tu?
Chi sei tu che, nell'oscurità sei qui a parlare con me? >>

<< Oh porca pu... No lasciamo stare... Non ne vale la pena... >>

<< Perché sei giunto fin qui, straniero? >>

<< Perché mi hai chiamato tu!
IDIOTA!
PER COLPA TUA HO DOVUTO FARE UN GIRO DELLA MADONNA PER ARRIVARE QUI E HO DOVUTO PURE SCAVALCARE IL MURETTO!
MA TI SEMBRA NORMALE? >>

<< Oh, che crudeltà...
Se proprio vuoi essere così crudele, allora vai via e ridammi il mio Romano. >>

<< Sta veramente fuori questo...
Devo sequestrargli tutte le scorte di alcolici che ha in casa...
Prima, però, devo entrare...
CHE NE DICI DI ANDARE AD APRIRE LA PORTA? >>

<< Come hai fatto ad arrivare qui, straniero?
Chi ti ha fornito le indicazioni? >>

<< Ma non la smette più di dire cretinate?
Vabbè meglio assecondarlo...
MI HA GUIDATO IL TOM-TOM! >>

<< Oh, e chi sarebbe adesso questo Tom-Tom?
Come vorrei, ora, tenerti stretto tra le mie braccia,
guardarti negli occhi,
toccare quel bel sederino sodo che ti ritrovi...
Oh mio Romano!
Mi ami, mio amore?
Giurami che mi ami...
No! Aspetta! Non giurare!
Dimmi solo che mi ami, o mio gentile Romano.
E non pensare che io voglia solo portarmiti (?) a letto...
Non sono come altri uomini che mirano solo al tuo corpo...
Perdonami per la mia irruenza nel chiederti di sposarmi,
ma l'ombra della notte che mi nasconde mi fa più audace. >>

<< Ma chi me l'ha fatto fare?
IO GIURO CHE... >>

<< No! Non giurare!
Dimmi che mi ami, ma non giurare! >>

<< NON STAVO GIURANDO DI AMARTI!
STAVO GIURANDO DI UCCIDERTI!
IDIOTA! >>

<< Non giurare niente, ti prego.
Purtroppo è arrivato il momento di separarci, mio caro amore.
Buonanotte!
E che un sogno di noi due felici sposini ti rallegri in questa fredda nottata di febbraio. >>

<< EH? PRIMA MI FAI VENIRE QUI, POI MI FAI DISCORSI INCOMPRENSIBILI E DOPO MI CACCI VIA COME SE NIENTE FOSSE? NO, IO TI UCCIDO BASTARDO! >>

<< Mi dispiace, amor mio, ma devo proprio andare.
Non senti anche tu la voce di Morfeo che chiama?
La voce gentile che ci invita a dormire e sognare...
Dormire e sognare il nostro amore. >>

<< FAMMI ENTRARE CRETINO! A QUEST'ORA DI CERTO NON MI RIMETTO IN MARCIA PER TORNARE A CASA MIA! QUINDI TI TOCCA OSPITARMI! >>

<< No, mio giovane amore.
Ora davvero buonanotte.
E sognami stanotte, quando sarai tra le braccia di Morfeo. >>

Detto questo, Antonio entrò in camera e chiuse la finestra.

<< Ormai è andato... Dovrò chiedere al demente se conosce qualche buona clinica psichiatrica. >>

Così Romano, incazzato nero, si avviò per tornarsene a casa, visto che ogni speranza che Antonio lo ospitasse era svanita.

Scavalcò il muretto che aveva già scavalcato per entrare, e si trovò davanti la scena più sconvolgente che avesse mai visto:

Feliciano in compagnia di Ludwig, che amoreggiavano come una coppietta di innamorati.

<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >>

Senza sapere cosa fosse successo, Romano si guardò intorno, e tutto ciò che vide fu suo fratello che si era addormentato stritolandogli il braccio.

<< Ma che? Non ero a casa del mangia churros? E questo demente non era con il crucco? Bah... Mi sa che ho solo fatto un incubo... Devo smetterla di rimpinzarmi di pizza la sera. >>

E così dicendo, Romano si rimise a letto, sperando di non rifare lo stesso sogno un'altra volta...


Piccolo spazio dell'autrice:

Salve a tutti! Questa è la mia prima fic su Hetalia, quindi bè... ecco... non so se è riuscita molto bene. Il mio intento era quello di fare una parodia di " Romeo e Giulietta " (in particolare la scena del balcone), però mi sa che non fa tanto ridere quanto avevo pensato... Sono sicura che Shakespeare si starà rivoltando nella tomba per questa mia somma baggianata ma, visto che oggi è San Valentino, la festa degli innamorati, e che Romeo e Giulietta sono gli innamorati per eccellenza (almeno secondo me) ho deciso di " rovinare " una delle scene più belle nella storia del teatro, facendo interpretare il ruolo dei due innamorati a due dei miei personaggi preferiti di Hetalia... Questo è il mio modo di festeggiare la festa di San Valentino... Ok, ora vi starete chiedendo " Ma questa festeggia San Valentino rovinando delle opere stupende? " Beh, la risposta è sì, visto che sono una sottospecie di zitella (sottospecie perché ho ancora 19 anni)... Vabbè basta divagare! Buon San Valentino a tutti gli innamorati! E ricordo ai non innamorati come me che domani, 15 febbraio, sarà la nostra festa! (fatemi sapere che ne pensate di questa somma baggianata... XD) Grazie a tutti per aver letto, e grazie anche a chi recensirà! Baci Baci ^_^