Always
Sono
un vigliacco.
Già lo sai, sei la persona che mi conosce meglio, a
questo mondo.
Ti sto scrivendo questa lettera perché non so dirti
a voce quello che provo.
Non posso dirti
a voce quello che provo.
Non ci sono mai riuscito.
Lo farò adesso, anche se sì, lo riconosco,
è
inutile.
Fa freddo, un freddo terribile, lo sento penetrare
attraverso la stoffa della mia veste consunta.
Non ho smesso di vestirmi di nero.
Ti avevo giurato che, prima o poi, mi sarei messo
qualcosa di rosso.
Non ho mai indossato nulla di quel colore.
Un’altra promessa non mantenuta.
Sento dei rumori provenire corridoio. Saranno i
Prefetti di Serpeverde che fanno la ronda notturna.
Non te l’ho detto? Sono diventato il direttore della
Casa di Serpeverde.
Non ridere, te lo giuro, è vero!
So che ci credi.
Sono cinico, maledettamente più cinico di come ti
ricordi tu.
Penso che le lezioni di pozioni con degli studenti
di tale livello abbiano inasprito ancora di più il mio
carattere.
Sai che sono sempre stato un perfezionista.
E questi ragazzi non sono perfetti.
Dovranno sopportarmi.
Mi manchi come il cielo blu sotto il quale
giocavamo, come i pomeriggi durante i quali parlavamo, come le tue
mani, i tuoi
capelli, i tuoi occhi che avevo vicino tutto il santo giorno.
Sei parte di me.
Come il mare e il sale, gli alberi e le foglie, il
sonno e i sogni.
Sei lontana.
Mi manchi.
Sono
innamorato di te.
Forse già lo sapevi.
Forse no.
Forse te n’eri accorta la prima volta che mi hai
visto guardarti giocare, forse quando siamo andati insieme ad Hogwarts,
a
undici anni, forse quando ho cominciato ad essere geloso, e a fartelo
capire.
Forse quando ci siamo separati.
Forse no.
Sono innamorato di te.
Ti amo anche adesso, su questa pergamena, su questa
piuma, su questo inchiostro.
Nonostante tutto.
Non
posso vivere né con te né senza di te.
È buffo, non trovi?
La vita, spesso ci mette davanti a situazioni
impossibili, e noi dobbiamo sopportarle, dobbiamo fare in modo di
resistere il
maggior tempo possibile, sotto questo peso.
Sto seriamente pensando di arrendermi.
È un peso troppo grande da portare da solo.
E tu non sei qui ad aiutarmi.
Non posso stare con te. Non posso stare senza di te.
Io non esisto, lo capisci?
Mi sono perso tanti anni fa dietro a sogni di gloria
e terrore.
Non ti ho ascoltato.
Questo è il prezzo da pagare.
È altissimo.
Sta
suonando adesso la mezzanotte.
Avevo dieci anni, ed eri bellissima, come un fiore
non ancora sbocciato.
Avevo quindici anni, ed eri bellissima, con la
divisa di Hogarts.
Avevo diciannove anni, ed eri bellissima, anche se
non eri con me.
Ho ventidue anni, e sei bellissima. Sempre.
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E' triste, Immensamente triste, ma è una storia di San
Valentino giusta, in fondo.
Partecipa al 12 Mesi di Fanfiction indetto da BS., e il tema di questo mese era una dichiarazione d'amore andata male. Considerando che Lily è morta non poteva andare peggio.
Ovviamente partecipa anche al Latin Lover Challenge indetto dall'impeccabile C.o.S. per cui ho scritto anche una raccolta.
Grazie a chi si fermerà a leggere e a commentare, mi fate sempre un piacere enorme.
Buon San Valentino!
Un
bacione,
Ela
La storia partecipa al Latin Lover Challenge, iniziativa ideata dal « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »