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Autore: ElizabethAudi    14/02/2012    2 recensioni
Il capo dei ribelli era proprio lì, in prima fila, per combattere per chi fin'ora aveva protetto con grandissima cura.
Lo guardai soddisfatto. Sì. Eravamo finalmente liberi e il mondo era nostro.
- Equilibrium.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Farewell.

<< Cleric, cosa sta facendo ancora qui? >> chiese una voce femminile, proprio dietro di me. Mi voltai appena, continuando però a guardare la strada davanti a me, dove i rivoltosi stavano avendo la meglio sulle forze armate.
<< Il mio lavoro qui è finito. Noi Cleric siamo rimasti disoccupati, in effetti. >> Affermai con un sorriso sul volto. Quella frase, nonostante le apparenze, preannunciava eventi così positivi da essere quasi inimmaginabili per tutti noi.
La ragazza rise, abbracciandomi da dietro. Provai a voltarmi, ma la ragazza me lo impedì. << Non guardarmi.>> Così non potevo far altro che aspettare il suo permesso per stringerla in un abbraccio liberatorio.

Per quanto fossi ritornato da poco umano, capivo ciò che provava la ragazza.
Vivere in mezzo a persone che non provano alcun sentimento nei tuoi riguardi è orribile.
Riuscire a vedere nuovamente il sole, dopo un'intera vita di oscurità, si era rivelato un peso più grande della mia portata. Mi ero ritrovato a dover combattere tutto ciò in cui credevo, tutto ciò che mi avevano insegnato e tutto ciò che mi sembrava normale - se non addirittura ovvio.
La battaglia più grossa era stata quella con me stesso.
Ho dovuto imparare a riconoscere la verità in pochissimo tempo e senza avere opportunità di sbagliare. Ho dovuto - nel vero senso della parola - imparare a camminare con le mie gambe e a vedere con i miei occhi.

Non riuscivo ancora a crederci che qualcuno possa aver voluto tutto questo.
Una società di persone uguali, vuote e prive di spirito vitale. Solo quando mi cadde l'intervallo riuscii a capire cosa significasse avere un nodo in gola. Solo dopo che non presi più quella droga riuscii a capire cosa significasse piangere per una melodia.
Era chiaro del perchè tutto ciò che stimolasse il ricordo del periodo in cui si provavano emozioni dovesse andare distrutto.
Era elementare.
Dovevano cancellare l'Inferno provocato dalle emozioni.
Dovevano cancellare l'individualismo.
Ci hanno reso le loro pecore da pascolo e i loro diventaro cani da lavoro, capitanati da un Padre conosciuto da molti solo tramite lo stesso video ripetuto ogni attimo della giornata.

Sentii che la presa sulla mia divisa bianca si allentò, e le mani piccole della ragazza scesero per la vita, la forza non era più in loro. Le trattenni io, massaggiandole con le mie. Erano morbide. Calde. E fremevano, probabilmente dalla commozione. Mi voltai per guardarla negli occhi. Rossi e lucidi, contenevano il mondo al loro interno. Mi ci immersi completamente, capendo finalmente cosa volessero dirmi.
Lei era sempre stata diversa. Aveva sempre peccato di reato d'emozione.
Ma la sua - nostra - storia è troppo lunga da essere raccontata su due piedi. Quello che però mi fa stringere il cuore è che abbia dovuto sopportare la mia compagnia per la maggior parte della sua vita.
Ovvero di un assassino spietato e- << Ehi John, >> i miei pensieri vennero interrotti da un urlo, che proveniva dalla strada. Sorrisi alla ragazza, lasciandole lentamente le mani per avvicinarmi alla 'finestra' a forma di T.
<< Pronto a creare un nuovo mondo? >> il capo dei ribelli era proprio lì, in prima fila, per combattere per chi fin'ora aveva protetto con grandissima cura.
Lo guardai soddisfatto. Sì. Eravamo finalmente liberi e il mondo era nostro.
Cosa sarebbe successo, beh, non lo sapevo ancora.
La cosa certa è che non avremmo mai più commesso un simile errore.
Non avremmo più ridotto le persone in una schiavitù, mascherando le nostre azioni con eventi passati creati da singole persone che hanno macchiato la storia umana.

<< Andiamo a fare baldoria, John. >> disse la ragazza, riprendendo quel suo tono vitale e pieno di allegria. Era già davanti la porta, la teneva aperta, mentre il suo pugno era alzato in un segno di vittoria. Sorrisi, prendendo l'altra pistola che era sulla scrivania. << Stai attenta, per poter camminare tranquillamente dobbiamo ancora aspettare. >> Dissi, raggiungendola e aspettando che passasse prima lei, da bravo gentiluomo.
<< Prima le signore. >> Disse lei con il suo sorrisetto ironico sulle labbra, facendo un gesto elegante per invitarmi a passare. << Che tu sia maledetta, Katherine. >> Passai, fermandomi poi davanti la porta e porgendole una mano. Lei sorrise e la prese.
Questo mondo l'avremmo creato tutti insieme, come due persone che si amano e creano una famiglia.

Note dell'autrice. :3
Bien, ehm, ho scritto un'altro paio di spin off di Equilibrium, questa è la terza. Le altre due...aspetterò un po' a metterle.
Spero che vi gusta, alla fin fine, non è niente di nuovo. C'è un personaggio nuovo - come mio solito - che però non ha una storia precisa.
Cioè ce l'ha, ma è lunghissima XD L'ho introdotta giusto per sfizio, però già la ho inserita mentalmente in tutto il film.
Fatemi sapere, non c'è nessun'altra precisazione. :3
Nessuno scrive su questo film. ç_ç
Ellie.

   
 
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