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22.30 andito del 5° piano.
La
schiena aderì perfettamente al muro freddo, appiattendosi.
Celando così la sua presenza a quell’anziano e
pazzo vecchio, che con la sua
fedele gatta, avanzava lentamente lungo il buio andito del quinto
piano. Quello,
era il luogo dell’appuntamento ed era già in
ritardo.
L’uomo,
si girò di scatto verso la vecchia statua
raffigurante il nano dal naso aguzzo, dove Hermione si era nascosta,
appena l’aveva
sentito arrivare.
Gazza
il custode, puntò la torcia che teneva nella
mano rugosa verso la statua, aguzzando la vista su quel determinato
punto.
Gli
occhi azzurri, acquosi, osservavano con
circospezione ogni angolo di quel corridoio, fino a quando
sentì qualcuno
sibilare.
-Relascio!-
disse
una voce riconoscibile, almeno per la ragazza dai lunghi capelli ricci,
cui in
quel preciso momento il cuore cominciò a battere come un
forsennato.
Il
custode, destato da quel rumore corse verso le
scale, convinto che qualcuno scappasse per non essere sorpreso da lui a
quell’ora
tarda della notte.
-Glisseo-
disse infine, Draco Malfoy osservando il custode
sulla rampa della scala.
Questa,
si trasformò in uno scivolo, cosicché il
biondo Serpeverde afferrò la mano di Hermione e si mise a
correre, incurante
delle urla del vecchio che precipitava fino giù
all’ingresso del grande
castello di Hogwarts.
Superarono
correndo altri due corridoi e una rampa
di scale, fino a quando si nascosero dietro una statua. Draco
tastò il muro
fino a trovare l’apertura, che celava il buio passaggio che
portava alla stanza
delle coppie, da mesi il loro covo d’amore.
Il
biondo fece passare la sua compagna dopodiché
chiuse il passaggio e insonorizzo la stanza, nessuno doveva scoprirli.
Quello
per loro era un giorno speciale: il primo San
Valentino insieme.
Quando
il ragazzo si girò, la vide camminare avanti
indietro preoccupata, i capelli ricci si spostavano da una parte
all’altra
sulla sua schiena, il suo viso era pallido tranne le
gote che erano arrossate dalla corsa.
Hermione
indossava ancora la divisa con quella
discutibile cravatta rosso oro che rimarcava in continuazione la sua
appartenenza all’odiata casa rivale. Draco distolse lo
sguardo, superandola di
slancio e sedendosi sul letto, subito dopo aver tolto le scarpe.
-complimenti-
disse il biondo rompendo il silenzio e
bloccando solo per un attimo la ragazza.
-complimenti!
Complimenti per cosa Malfoy- rispose
con un tono troppo alto. – ti rendi conto di cosa hai fatto-
riprese la riccia
mentre continuava a percorrere tutto il perimetro della stanza.
-ora
starà sicuramente dalla preside a fare
rapporto-disse ancora Hermione.
-Rilassati-,
replicò Draco – sei brutta quando sei arrabbiata-
La
riccia sbuffò e si girò di scatto portando le
braccia al petto, incrociandole sotto il seno.
Il
biondo la guardò un attimo soffermandosi per un
tempo decisamente lungo sul fondoschiena della grifondoro. Che cosa
avesse
fatto quella strega al suo cervello, ancora non l’aveva
capito, ma da quando si
era avvicinato a lei, non riusciva più a farne a meno.
Una droga, la
sua droga.
La
desiderava, la sognava, la bravava, l’amava e per
lei ormai era sicuro avrebbe rinunciato a tutto perfino al suo nome.
-comunque
Granger- disse Draco rimarcando il cognome
della Grifondoro,
-I
complimenti sono per la E in pozioni-
Disse
il biondo abbracciandola da dietro e
sussurrando quelle parole al suo orecchio, prima di prendere a baciarle
il
lungo collo da cigno.
La
riccia socchiuse gli occhi respirando affondo,
rilassandosi al primo tocco.
-sei...
sei...- cercò di dire Hermione.
-Lo
so, Granger- disse con voce roca il biondo –
sono irresistibile-si vantò il serpeverde mentre la riccia
si girava a
guardarlo con un sopracciglio sollevato.
Scettica
su quelle parole che il biondo aveva appena
sussurrato.
Draco,
non la lasciò nemmeno parlare; prese con l’indice
e il pollice, il mento della ragazza, sfiorando poi le sue labbra, con
le sue e
inumidendo subito dopo con la punta della lingua.
Ghignò
un attimo, staccandosi da lei osservandola
mordersi nervosamente il labbro.
-sei
deliziosa-ammise.
-smettila
di adularmi- rispose lei scacciandolo via.
Il biondo spalancò le braccia lasciandosi cadere sul grande
letto ridendo
divertito.
-ora
perché ridi?- chiese scettica la riccia.
-perché
ancora non vuoi ammettere che ti piaccio-
-tu
non mi piaci- rispose, -questo è un gioco-
terminò
Hermione girandosi ancora.
-Certo
Granger, un gioco. Un divertentissimo gioco-
rispose il serpeverde con tono freddo. Sapeva sempre come raffreddare i
suoi
bollenti spiriti.
-Ora
che hai? Ti sei offeso-chiese la caposcuola dei
grifondoro
-No-
rispose il biondo cercando di rilassare le
spalle osservando ora il soffitto.
Hermione
lo guardò un attimo.
Paura,
quella era solo paura di soffrire, di
scoprirsi troppo innamorata di un uomo che non poteva avere.
Lui,
era promesso a un'altra da anni, lo sapeva, l’aveva
accettato fin dal principio.
Quello
era un gioco, un gioco che si stava spingendo
troppo oltre ma ora fermarsi era difficile, impossibile.
Lo
voleva, lo sognava, l’amava più della sua vita.
Per
lui, era disposta a tutto.
Per
lui, era disposta ad andare contro i suoi
ideali, i suoi amici, la sua coscienza.
Tutto
questo per Draco Malfoy: il ragazzo che per
sei anni l’aveva derisa, umiliata, sbeffeggiata e ora, tra le
sue forti braccia
la faceva sognare e finalmente gioire.
Salì
sul letto e si mise cavalcioni sul biondo,
sorprendendolo.
-che
hai?- chiese ancora.
-nulla
Granger, stai tranquilla!- rispose passandosi
una mano sui capelli biondi, scostandoli dalla fronte
-domani,
c’è la partita...- enunciò Draco
-ah
capito- rispose Hermione, cercando di togliersi
da quell’imbarazzante posizione.
Draco
l’afferrò ai fianchi stringendo un poco,
capovolgendo la situazione.
-domani
c’è la partita- disse il biondo incatenando
gli occhi argentei a quelli della Grifondoro, - spero che tu venga
almeno a
vedermi battere i Tassorosso- dichiarò.
Hermione
rimase un attimo zitta.
-se
vincete...-
-se
vinciamo siamo primi, mia bellissima :So tutto
io- la canzonò Draco.
-per
una cosa di buono che riesco a fare, potresti almeno
essere felice per me- disse di slancio.
Hermione
sentì il cuore spezzarsi e non riuscì a far
altro che spingerlo con prepotenza verso di se stringendolo forte al
suo seno.
Draco
sorrise mentre con mani esperte sganciava la
camicia della ragazza che celava un reggiseno in raso verde smeraldo.
Sfiorò
con le lunghe dita fredde le coppe di quel
sensuale indumento facendo correre brividi di piacere lungo la schiena
della
bella grifondoro.
Con
un semplice gesto sganciò anche la gonna a
pieghe della divisa e osservò estasiato il corpo magro di
Hermione.
-ti
sta un incanto- disse prima di toglierle il
completino, incominciando poi a baciarle un seno e stuzzicare
l’altro con la
lingua.
Decisamente
bene, pensò mentre la riportò sopra di
se afferrandola ai fianchi.
Le
accarezzò la schiena e le natiche sode, le baciò
il seno e finalmente entrò in lei.
Li,
in quel preciso momento il mondo poteva anche crollare,
che lui, Draco Malfoy sarebbe stato ugualmente felice:
Lei
stava tra le sue braccia; Il suo membro era
dentro la sua femminilità; lei godeva con lui, grazie a lui.
Sì,
in quel momento niente era più importante che la
sua bella grifondoro.
Spinse
con forza il suo membro, mentre Hermione inarcava
la schiena, respirando profondamente e accompagnando con i fianchi la
penetrazione.
Una
spinta, un’altra e ancora un’altra ancora, fino
a quando venne dentro di lei, rimase ancora dentro quel corpo caldo,
stringendola forte e rilassando il respiro.
Quando
si staccò da lei, le baciò la fronte
augurandole la buona notte e la guardò così
abbandonarsi a morfeo.
Le
accarezzò il viso e si strinse a lei, evitando
anche quella notte di pronunciare l’incantesimo.
Forse,
una di quelle notti, il fato, l’avrebbe
aiutato regalandogli così una vita accanto
all’unica donna della sua vita; la
sua Hermione.
REGALO DI SAN VALENTINO, QUESTI SONO I DRACO -HERMIONE CHE HO DESCRITTO IN: QUELLA STREGA DI MIA SUOCERA E CHE OGNI TANTO SPUNTANO ANCHE IN: LA REGINA DI GHIACCIO.
UN BACIO DA MIKILILY E AUGURI A CHI è INNAMORATO E CHI NO RICORDANDOVI CHE NON BASTA DEDIARE UN SOLO GIORNO A CHI HA RUBATO IL VOSTRO CUORE... SAN VALENTINO SI DOVREBBE FESTEGGIARE TUTTI I GIORNI.
P.S UNA MIA AMICA HA SCRITTO QUESTA STORIA PASSATE... http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=957338