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Autore: mikilily    14/02/2012    7 recensioni
Draco e Hermione hanno da poco preso a frequentarsi, anche se nessuno sa di loro. Si incontrano al solito posto, il corridoio buio del 5° piano, ma questa volta Gazza è nei paraggi e arrivare alla stanza delle coppie risulta un po' difficoltoso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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h. 22.30 andito del 5° piano.

La schiena aderì perfettamente al muro freddo, appiattendosi. Celando così la sua presenza a quell’anziano e pazzo vecchio, che con la sua fedele gatta, avanzava lentamente lungo il buio andito del quinto piano. Quello, era il luogo dell’appuntamento ed era già in ritardo.

L’uomo, si girò di scatto verso la vecchia statua raffigurante il nano dal naso aguzzo, dove Hermione si era nascosta, appena l’aveva sentito arrivare.

Gazza il custode, puntò la torcia che teneva nella mano rugosa verso la statua, aguzzando la vista su quel determinato punto.

Gli occhi azzurri, acquosi, osservavano con circospezione ogni angolo di quel corridoio, fino a quando sentì qualcuno sibilare.

-Relascio!-  disse una voce riconoscibile, almeno per la ragazza dai lunghi capelli ricci, cui in quel preciso momento il cuore cominciò a battere come un forsennato.

Il custode, destato da quel rumore corse verso le scale, convinto che qualcuno scappasse per non essere sorpreso da lui a quell’ora tarda della notte.

-Glisseo- disse infine, Draco Malfoy osservando il custode sulla rampa della scala.

Questa, si trasformò in uno scivolo, cosicché il biondo Serpeverde afferrò la mano di Hermione e si mise a correre, incurante delle urla del vecchio che precipitava fino giù all’ingresso del grande castello di Hogwarts.

Superarono correndo altri due corridoi e una rampa di scale, fino a quando si nascosero dietro una statua. Draco tastò il muro fino a trovare l’apertura, che celava il buio passaggio che portava alla stanza delle coppie, da mesi il loro covo d’amore.

Il biondo fece passare la sua compagna dopodiché chiuse il passaggio e insonorizzo la stanza, nessuno doveva scoprirli.

Quello per loro era un giorno speciale: il primo San Valentino insieme.

Quando il ragazzo si girò, la vide camminare avanti indietro preoccupata, i capelli ricci si spostavano da una parte all’altra sulla sua schiena, il suo viso era pallido tranne  le gote che erano arrossate dalla corsa.

Hermione indossava ancora la divisa con quella discutibile cravatta rosso oro che rimarcava in continuazione la sua appartenenza all’odiata casa rivale. Draco distolse lo sguardo, superandola di slancio e sedendosi sul letto, subito dopo aver tolto le scarpe.

-complimenti- disse il biondo rompendo il silenzio e bloccando solo per un attimo la ragazza.

-complimenti! Complimenti per cosa Malfoy- rispose con un tono troppo alto. – ti rendi conto di cosa hai fatto- riprese la riccia mentre continuava a percorrere tutto il perimetro della stanza.

-ora starà sicuramente dalla preside a fare rapporto-disse ancora Hermione.

-Rilassati-, replicò Draco – sei brutta quando sei arrabbiata-

La riccia sbuffò e si girò di scatto portando le braccia al petto, incrociandole sotto il seno.

Il biondo la guardò un attimo soffermandosi per un tempo decisamente lungo sul fondoschiena della grifondoro. Che cosa avesse fatto quella strega al suo cervello, ancora non l’aveva capito, ma da quando si era avvicinato a lei, non riusciva più a farne a meno.

 Una droga, la sua droga.

La desiderava, la sognava, la bravava, l’amava e per lei ormai era sicuro avrebbe rinunciato a tutto perfino al suo nome.

-comunque Granger- disse Draco rimarcando il cognome della Grifondoro,

-I complimenti sono per la E in pozioni-

Disse il biondo abbracciandola da dietro e sussurrando quelle parole al suo orecchio, prima di prendere a baciarle il lungo collo da cigno.

La riccia socchiuse gli occhi respirando affondo, rilassandosi al primo tocco.

-sei... sei...- cercò di dire Hermione.

-Lo so, Granger- disse con voce roca il biondo – sono irresistibile-si vantò il serpeverde mentre la riccia si girava a guardarlo con un sopracciglio sollevato.

Scettica su quelle parole che il biondo aveva appena sussurrato.

Draco, non la lasciò nemmeno parlare; prese con l’indice e il pollice, il mento della ragazza, sfiorando poi le sue labbra, con le sue e inumidendo subito dopo con la punta della lingua.

Ghignò un attimo, staccandosi da lei osservandola mordersi nervosamente il labbro.

-sei deliziosa-ammise.

-smettila di adularmi- rispose lei scacciandolo via. Il biondo spalancò le braccia lasciandosi cadere sul grande letto ridendo divertito.

-ora perché ridi?- chiese scettica la riccia.

-perché ancora non vuoi ammettere che ti piaccio-

-tu non mi piaci- rispose, -questo è un gioco- terminò Hermione girandosi ancora.

-Certo Granger, un gioco. Un divertentissimo gioco- rispose il serpeverde con tono freddo. Sapeva sempre come raffreddare i suoi bollenti spiriti.

-Ora che hai? Ti sei offeso-chiese la caposcuola dei grifondoro

-No- rispose il biondo cercando di rilassare le spalle osservando ora il soffitto.

Hermione lo guardò un attimo.

Paura, quella era solo paura di soffrire, di scoprirsi troppo innamorata di un uomo che non poteva avere.

Lui, era promesso a un'altra da anni, lo sapeva, l’aveva accettato fin dal principio.

Quello era un gioco, un gioco che si stava spingendo troppo oltre ma ora fermarsi era difficile, impossibile.

Lo voleva, lo sognava, l’amava più della sua vita.

Per lui, era disposta a tutto.

Per lui, era disposta ad andare contro i suoi ideali, i suoi amici, la sua coscienza.

Tutto questo per Draco Malfoy: il ragazzo che per sei anni l’aveva derisa, umiliata, sbeffeggiata e ora, tra le sue forti braccia la faceva sognare e finalmente gioire.

Salì sul letto e si mise cavalcioni sul biondo, sorprendendolo.

-che hai?- chiese ancora.

-nulla Granger, stai tranquilla!- rispose passandosi una mano sui capelli biondi, scostandoli dalla fronte

-domani, c’è la partita...- enunciò Draco

-ah capito- rispose Hermione, cercando di togliersi da quell’imbarazzante posizione.

Draco l’afferrò ai fianchi stringendo un poco, capovolgendo la situazione.

-domani c’è la partita- disse il biondo incatenando gli occhi argentei a quelli della Grifondoro, - spero che tu venga almeno a vedermi battere i Tassorosso- dichiarò.

Hermione rimase un attimo zitta.

-se vincete...-

-se vinciamo siamo primi, mia bellissima :So tutto io- la canzonò Draco.

-per una cosa di buono che riesco a fare, potresti almeno essere felice per me- disse di slancio.

Hermione sentì il cuore spezzarsi e non riuscì a far altro che spingerlo con prepotenza verso di se stringendolo forte al suo seno.

Draco sorrise mentre con mani esperte sganciava la camicia della ragazza che celava un reggiseno in raso verde smeraldo.

Sfiorò con le lunghe dita fredde le coppe di quel sensuale indumento facendo correre brividi di piacere lungo la schiena della bella grifondoro.

Con un semplice gesto sganciò anche la gonna a pieghe della divisa e osservò estasiato il corpo magro di Hermione.

-ti sta un incanto- disse prima di toglierle il completino, incominciando poi a baciarle un seno e stuzzicare l’altro con la lingua.

Decisamente bene, pensò mentre la riportò sopra di se afferrandola ai fianchi.

Le accarezzò la schiena e le natiche sode, le baciò il seno e finalmente entrò in lei.

Li, in quel preciso momento il mondo poteva anche crollare, che lui, Draco Malfoy sarebbe stato ugualmente felice:

Lei stava tra le sue braccia; Il suo membro era dentro la sua femminilità; lei godeva con lui, grazie a lui.

Sì, in quel momento niente era più importante che la sua bella grifondoro.

Spinse con forza il suo membro, mentre Hermione inarcava la schiena, respirando profondamente e accompagnando con i fianchi la penetrazione.

Una spinta, un’altra e ancora un’altra ancora, fino a quando venne dentro di lei, rimase ancora dentro quel corpo caldo, stringendola forte e rilassando il respiro.

Quando si staccò da lei, le baciò la fronte augurandole la buona notte e la guardò così abbandonarsi a morfeo.

Le accarezzò il viso e si strinse a lei, evitando anche quella notte di pronunciare l’incantesimo.

Forse, una di quelle notti, il fato, l’avrebbe aiutato regalandogli così una vita accanto all’unica donna della sua vita; la sua Hermione.


SPAZIO AUTRICE.

REGALO DI SAN VALENTINO, QUESTI SONO I DRACO -HERMIONE CHE HO DESCRITTO IN: QUELLA STREGA DI MIA SUOCERA E CHE OGNI TANTO SPUNTANO ANCHE IN: LA REGINA DI GHIACCIO.
UN BACIO DA MIKILILY E AUGURI A CHI è INNAMORATO E CHI NO RICORDANDOVI CHE NON BASTA DEDIARE UN SOLO GIORNO A CHI HA RUBATO IL VOSTRO CUORE... SAN VALENTINO SI DOVREBBE FESTEGGIARE TUTTI I GIORNI.


P.S UNA MIA AMICA HA SCRITTO QUESTA STORIA PASSATE... http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=957338
   
 
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