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Autore: Carla Volturi    15/02/2012    3 recensioni
SEGUITO DI "LA STAGIONE DEL CUORE" / Sei mesi dopo: ancora Bianca, pittrice ventiquattrenne e Cristiano, comandante della Marina trentaseienne. Un segreto condiziona il loro amore, sapranno superare i problemi della vita? Sapranno amarsi ancora?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Capitolodel giorno, spero vi piaccia!
Vi lascio link di la “Stagione Del Cuore”, per chi non l’avesse letto:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=927069&i=1
Un bacio da Carla.

CAPITOLO 18(PARTE SECONDA)- IL MIO DESTINO


Stamane mi sono svegliata prima del solito, complice quanto accaduto ieri notte. L’emozione di esser ancora una volta tra le sue braccia mi ha tenuta sveglia per chi sa quante ore, interamente spese ad ammirarlo e a sfiorare la sua pelle. Talvolta l’ho visto sorridere lievemente, pur avendo gli occhi chiusi.
L’ho lasciato a letto, leggermente coperto da un lenzuolo bianco. Io, dal mio canto, ho indossato il mio slip e la mia maglia extra-large, cosa che quotidianamente facevo sei mesi fa. Spalanco la finestra, in modo che l’aria fresca entri dentro. Oggi c’è un magnifico sole, ma niente afa, il che è una vera e propria vittoria per la mia pelle perennemente sudata.
Gironzolo per la cucina: ho voglia di preparare qualcosa di speciale per il mio uomo, o meglio ci provo, visto che Cristiano, come ogni altra persona di sesso maschile sulla faccia della terra, non è dedito alla spesa presso il supermercato della città, che dista forse cinque minuti da casa. Trovo dei biscotti, li dispongo in un piatto piano. Nel frattempo il caffè è pronto. Sul tavolo due tazzine con piattino e cucchiaio, una zuccheriera, una brocca con la limonata e frutta…una mela e un arancia!.
Afferro la caffettiera e verso il caffè nei bicchieri. Intanto non mi accorgo di lui, appoggiato allo stipite della porta, che mi osserva con attenzione. Vuole torturarmi, lo so: ha unicamente lo slip blu scuro…il resto è alla portata di tutti. Braccia incrociate, cosi come le gambe. Piedi nudi. E sorriso sulle labbra: “Buongiorno”.
Tremo di paura, udendo la sua voce, proprio perché non resami conto della sua presenza. Quasi mi casca tutto di mano. Appoggio le varie cianfrusaglie nel lavabo e mi giro: “Buongiorno”. Gli faccio cenno alla colazione. Si avvicina, sedendosi. Sto per accomodarmi, quando mi blocca con la mano: mi fa sistemare sulle sue gambe.
Cosi va bene”, esclama. Caro Cristiano cosi va bene per te forse, ma non per me: mentre inizia a bere il caffè, chiudo gli occhi, ripensando alla passione della scorsa nottata, alla passione di mesi fa. Affanno: la sua pelle contro la mia, il suo calore e quell’indimenticabile odore di uomo…no Cristiano cosi non va bene. Gli tolgo la tazzina, porto le mie mani sul suo viso e lo bacio con passione. Ricambia il mio gesto, anzi insiste, prendendomi in braccio e portandomi sul divano. Ed ancora una volta lui su di me, ancora tanto eros che viene fuori senza preavviso. L’impeto mi prende: accarezzo il suo petto, sino a giungere al basso ventre con l’intento di togliere via quei piccoli centimetri di stoffa che lo coprono. Inarca la schiena per il piacere, ma si controlla: “Bianca…”. Lo zittisco: “…non farmi questo”. Respira a fatica: “Eh!”.
Inclino la testa: “Non mi vuoi Cri?”.
Ride, mi bacia: “Si è ovvio, ma vorrei portarti alla grotta e vorrei starci da solo con te”.
Sfioro la sua guancia: “Ok!”.
Ci alziamo. Sto per andare vicino al tavolo, quando mi risolleva, facendo urtare i miei seni sul suo torace. Ci baciamo tanto. Esclama: “Buongiorno amore. Oggi è una magnifica giornata”. Naso contro naso: “Buongiorno amore. Si lo è davvero!”.
 
                                                               ***
La barca taglia di netto le onde del mare. Gocce d’acqua bagnano la mia pelle. Metto gli occhiali da sole per proteggere i miei occhi. Nel frattempo tolgo la maglia rosa, rimanendo in costume. Il sole picchia, fortuna che sulla Bianca vi è una cappotta bianca. Cristiano mi è di spalle, nella parte comandi. Il vento gonfia la sua polo scura. Gli vado incontro portando le mie mani sul suo torace, come di consueto caldo e possente. Poggio la mia testa sulla sua schiena. Sposta la testa verso destra, intravedo un suo sorriso. Bacio la sua pelle: “Voglio essere felice con te”. Mi interrompe, con voce serena: “Anche io. Iniziamo da oggi, che ne dici?”. Annuisco: “Va bene!”.  Silenzio assoluto e pace ed ancora io aggrappata a lui.
Sei bellissima stamane”, mi dice, rendendomi la donna piu’felice del mondo. “Lo sei anche tu amore mio”, replico, sincera.
Si lo so!”, esordisce, pieno di se. Ma la cosa non mi disturba, poiché da tanto che desidero sentire le sue battute. E’ da tanto che desideravo vederlo soddisfatto della sua vita. Della sua vita con me, di nuovo e finalmente.
Giungiamo alla grotta di Minori, dall’acqua no cristallina, di piu’. E il solito magnifico fondale…sono sincera quando affermo che le zone della Costiera Amalfitana non hanno nulla da invidiare ai Caraibi. Cosa manca qui? Il mare c’è, stessa cosa per sabbia, caldo, limoni e amore. Noto con piacere che la zona è stata messa in sicurezza dal Comune, come segnalato da un cartello, ove viene precisato che questo piccolo gioiello è parte dei Beni naturali della Campania.
Fasci di luce diversi, le rocce producono scintillii. Minuscole onde si infrangono sul morso di spiaggia. Cristiano ferma il motore, abbassa l’ancora. Lega la barca ad uno scoglio nero con una fune bianca molto spessa. Mi aiuta a scendere. Afferro la mia borsa, dove ho posto dei teli mari, che successivamente stendo. Tolgo via anche il pantaloncino, cosi come il mio uomo che resta in costume. Gli lancio un occhiata languida. Mi sdraio a riva, lasciando che l’acqua bagni solo la parte del mio corpo a contatto con la sabbia. Mi viene accanto.
Ti ricordi la nostra prima volta qui?”, gli domando curiosa della risposta.
Come non posso non ricordare! La tua domanda sulla differenza d’età”, risponde, mentre scruta il mare.
Vieni a vivere da me. Voglio riconquistarti giorno dopo giorno”, esordisco sicura di me.
A patto che mi dirai sempre che sono bello e sexy”, replica, con voce intrigante. Lo guardo perplessa. Continua: “Scherzo. Abbiamo bisogno di stare insieme”. Tira il labbro inferiore: “Anche perché se stiamo separati finisce come ieri sera: o vieni tu da me o io da te. Tanto vale vivere insieme”. Tocca la punta del mio vaso: ”Mangiamo insieme, parliamo insieme, discutiamo insieme” . La sua voce diviene sempre piu’intrigante: “Litighiamo, dormiamo insieme”.
Sfioro la sua guancia: “E voglio riconquistarti”. Scuote la testa, facendo in modo che la mia mano vada sulle sue labbra: la bacia. La bacia cosi come faceva tanto tempo fa: “Come?”.
E’ palese la sua provocazione: i suoi occhi azzurri, puntati su di me. E’ come se mi stesse autorizzando a fare ciò che penso. Mi sollevo. Cingo il suo collo: un bacio intenso…uno dei tanti che ho intenzione di dargli per recuperare il tempo perduto. Mi blocca, lasciando che io cada sulla sabbia. Si pone su di me. E ancora una volta il desiderio che divampa. Ancora una volta la sua bocca fa rabbrividire la mia epidermide, che a contatto con la sua diviene rossa e calda. Slaccia il reggiseno del mio costume: il mio petto nudo contro il suo. Stringo forte le sue spalle virili e con movimenti concentrici accarezzo la sua fisicità. Percepisco la sua mascolinità: urta contro la mia parte intima. Nel frattempo i nostri corpi si muovono in sincronia con veemenza. Il pensiero di averlo ancora mio, ora in questo preciso momento, mi fa stare bene e male allo stesso tempo, per il semplice motivo che vorrei godere di lui sempre e con foga. Le mie gambe sulla sua schiena e le onde del mare forti che ci fanno da lenzuolo. Attimi di impazienza e lui in me: geme e affanna. Incrociamo le mani e nel pieno dell’ardore sussurro al suo orecchio: “Ti amo da morire”. Si allontana dall’incavo della mia spalla e guardandomi negli occhi risponde: “Anche io”. E ancor amore, eros, sentimento, furore, finché non giunge l’orgasmo per entrambi, che ci lascia senza fiato. Io e Cristiano qui, da soli, insieme tuttora. Mi fa da scudo con il suo corpo. Lo stringo forte in me, quasi a non voler che scappi via.
Ci rialziamo e ci vestiamo, dopo di che sdraiati sul telo mare ci abbandoniamo a carezze, baci, abbracci. Si addormenta, stanco: palpo i suoi muscoli, scompiglio i suoi capelli ricci…l’ammiro silenziosamente. Una volta gli dissi che le cose belle durano poco. Oggi posso affermare che non c’è niente di piu’ meraviglioso del mio uomo ed è per tal motivo che farò di tutto affinchè la nostra storia duri per sempre. 
  
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