“Now when I caught myself I had to stop myself from saying something that 
I should have never thought  of you, of you. You're pushing and pulling medown to you, but I don't know what I want 
no, I don't know what I waaaant!”
 
Alzai il microfono, volevo che loro, potevo chiamarli ormai “la gente per cui vivevo”, sputassero l’anima tramite il loro canto e che saltassero come per porgermi le loro mani,
volevo che diventassero una parte di me, per una sera o magari per sempre.
Urlai con tutta la voce che mi rimaneva:
“Chicago, we are paramore!”
Vidi il sorriso di Jeremy appena urlai, beh, urlai quello che ormai era il nostro marchio. La nostra band era tutto per me.
paramore, potevo ormai tatuarmelo anche sul cuore, non potevo uscirne, era ciò che avrei voluto fare per tutta la mia vita;

“Oh no, I should have never thought.”

Rimasi immobile per alcuni secondi con le braccia alzate. Quell’acuto mi aveva prosciugato la voce ed anche le ultime mie energie rimaste.
Mandai un bacio al pubblico salutandolo e rientrai nel backstage.
Vidi da una porta socchiusa delle ciocche spesse di capelli castano scuro, esclamai quasi senza volerlo, “diamine, quanto vorrei accarezzare quei capelli”.
Uscii a passi lenti una ragazza, né tanto alta né bassa. Credevo già di amare i suoi occhi, potevo definirli come i famosi “occhi di tigre” e beh credevo già di amare tutto il resto. Rigorosamente vestita di nero, pantaloni stretti che concludevano meravigliosamente in dei stivali neri alla texana, maglietta  confortevole un po’ trasparente che risaltava un pò il seno come per dire “Ciao, posso essere sensuale anche così”, beh, in effetti lo era ed anche molto.
Zittii i miei pensieri mentre vidi Jeremy avvicinarsi a lei in segno di abbraccio,  salutò Jer e sorrise.
Paradiso?! quello che avevo davanti era qualcosa di più di un misero paradiso.
Jeremy mi mise una mano sulla spalla ed esclamò “Devi assolutamente conoscere questa tappetta, sierra!”
Sorrisi e pensai “Okay, dopo aver ammesso che amo il suo corpo, amo fottutamente il suo nome”.
Continuò la mia stupida presentazione:
“Si chiama Hayley, beh, non per vantarmi ma è la miglior cantante al mondo per il mio umile parere.”
Bene, okay, mi piace come presentazione modestamente.
Fece un sorrisetto, dio, era perfetta. Stavo fantasticando per una ragazza appena conosciuta ed ero attratta da lei, non potevo essere io.
“ah, mi hanno parlato di te, ma dovrò confermare questo se sei la miglior cantante al mondo, beh, è tutto da verificare.”
bella ma un po’ stronza la ragazza eh.
continuò. “Sono curiosa, vorrei tanto sentire la tua voce, tappetta.” amavo il modo in cui diceva tappetta e se non fossi beh, possiamo dire “incuriosita” da lei l’avrei già mandata a fanculo, solo quel ragazzetto barbuto che adoravo tanto poteva farlo.
 Jeremy sorrise e disse “Siè, che ne dici di uscire con blake e charla domani sera? è da un sacco di tempo che non ci scambio qualche parola e devo purtroppo ammettere che mi manca quel testone di blake.”
In quel momento avrei voluto fare una statua a Jerm, aveva praticamente esaudito il mio desiderio di rivederla.
Ci salutammo e feci una di quelle mie facce tipo “resta qui troia” ma ovviamente non funzionò.
Risultato della giornata:
Aver cantato con tutta la mia voce ed aver cantato con i ragazzi che adoravo.
Aver conosciuto l’unica ragazza che non mi reputa la miglior cantante al mondo e aver rimediato una specie di appuntamento con lei,
bello, no?