16/02/2012
2 recensioni
1.
Ho smesso di vivere a dieci anni, il mio cuore e il cervello funzionano, ma dentro me, sono morta.
La mia vita ruotava intorno a mia madre, era il mio punto di riferimento.
E adesso, non c'è più.
E' morta a causa di un incidente stradale, mentre stava venendo a prendermi da scuola.
Mi alzai dal letto e andai vicino alla finestra. Fuori pioveva, faceva compagnia alle mie lacrime.
Era il mio sedicesimo compleanno.
-flashback-
Eccola lì, con lo sguardo vuoto. In quel momento sentivo dolore, rabbia e tristezza.
-Mamma, sei bellissima lo stesso. Prometto che quando avrò un figlio, racconterò di te. Mi mancherai tantissimo.- Presi la mia collana che mi regalò lei quando ero appena nata e la misi al suo collo.
-Non ti dico addio, questo è un arrivederci. Ciao mamma, ti amo.-
Portai la mia mano sulle labbra, dagli occhi cominciarono ad uscire sempre più lacrime e mi sedetti per terra, sul freddo pavimento della mia camera.
Hanno portato via la mia felicità. E la mia felicità era mia madre.
Da quando lei non c'è più, non parlo più.
Potevano pensare che era una cosa stupida, ma no. Per me non lo era. Non avevo ancora superato quel dolore, quello che porto dentro me da sei anni.
Misi le cuffie e presi un respiro profondo, sono arrivata a scuola.
Presi i libri delle seguenti materie, poi mi diressi verso la classe, ma qualcuno interruppe il mio passaggio.
Erano Veronica e Chantal, le più conosciute della scuola.
Erano le mie migliori amiche, le conoscevo dall'asilo. Ma il destino ha voluto separarci.
-Come sta la tua mammina?- disse Veronica con un sorriso strafottente. La guardai con gli occhi lucidi, mentre giravo la testa a destra e sinistra, per vedere gli altri cosa facevano.
Ridevano, come al solito.
Cominciai a correre verso l'uscita e andai a casa, mentre le lacrime diventavano sempre di più.
-Firework? Che ci fai qui, non dovevi stare a..- era mio padre che usciva dalla cucina, ma si interruppe vedendo le mie lacrime, e corse vicino a me e mi abbracciò.
-Senti piccola- mi accompagnò sul divano, e ci sedemmo, era serio -Ho deciso di trasferirmi, intendo io e te. Io ho voltato pagina, cosa che dovresti fare anche tu, sai?-
Avevo capito già tutto, aveva una donna.
Non mi dava per niente fastidio, anzi, ero contenta per lui, almeno era andato avanti.
-Andremo a Stratford, Ontario. E' un paese che fa per te.-
Addio Francia, benvenuti a Stratford, Ontario.
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buonsalve (?)
ho postato il primo, anche se in ritardo.
Scusatemi.
Spero che vi piaccia il primo, posterò il secondo in questi giorni.
a presto
xoxo five
buonsalve (?)
ho postato il primo, anche se in ritardo.
Scusatemi.
Spero che vi piaccia il primo, posterò il secondo in questi giorni.
a presto
xoxo five