Fanfic su attori > Altri attori/telefilm
Ricorda la storia  |      
Autore: AGreatSorrow    16/02/2012    0 recensioni
[Altri attori/telefilm]
[Altri attori/telefilm]
Konnichi wa :3
Okay, non sono una scrittrice, ma ci provo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Londra, 29 Novembre, 10:30.

Quella mattina il freddo pungeva la mia pelle, bianca com'era.
Ero sola, completamente sola, in quella strada, così grigia.
Era la via che percosi con mio padre quando mi portò in città per vedere una band in marcia.
Lo ricordavo bene, quel giorno.
E così tra i pensieri camminavo, sola in quel mondo.
Sono arrivata al parco prima del previsto.
Cercavo Effy con dei movimenti del collo.
I miei occhi scrutavano i corpi delle persone che camminavano attorno a me.
Tutti zombie in un mondo che, forse, nemmeno ci appartiene.
E mentre guardavo quelle anime, mi soffermavo su sigarette quasi terminate e su dita congelate.
Tremavano tutte, quelle mani.
Alcune per paura, altre per amore.
All'improvviso una voce mi fece voltare.
Era Emily.
Quella ragazza bianca come il latte e rossa come il sangue.
Quegli occhi verdi guardavano dritti nei miei, come se potessero percepire tutto quel che provavo.

Mi si fermava il cuore ad ogni suo singolo respiro.
Ma lei non mi vedeva, come la vedevo io.
Io non potevo averla, come lei aveva me
.
Lei non mi voleva.
Lei non aveva bisogno di me.
Ne ero sicura
.


"Naomi! Cerchi qualcuno?" La sua voce mi spiazzava, ogni singola volta.
"Ciao Emily!" Arrossii,  "Sto cercando Effy, sì".
"Ma non doveva andare via, oggi?"
Cazzo, era vero.
Mi aveva mandato un messaggio la sera prima e io me n'ero completamente scordata.
Riuscii a spiaccicare un banale "Hai ragione".
Così feci per andarmene, salutandola mentre le davo le spalle.
Ma lei prese la mia mano e la strinse.
E con quel tocco, sebbene fosse caldo, mi si raggelò l'anima.
Ed iniziai a tremare come se fossi completamente nuda, in quel parchetto, nel freddo inverno. 

"Tutto bene, Naomi?"
Mi voltai "Certo, Emily. Un caffè?" I

Londra, 29 Novembre, 22:20.

Il corpo candido di Emily sul mio.
Le sue mani calde sui miei fianchi, e quelle labbra screpolate dal freddo sulle mie.
Due anime che si fondevano, due corpi che cercavano calore e calore davano.
Finiva sempre così, tra noi due.
All'inizio una scopata, poi un "ci vediamo domani", e alla fine lo scoppiare in un pianto.
Non riuscivo più a reggere.
Dovevo dirglielo.
Così la fermai e le presi il viso, "Emily, cosa sono io per te?"
Silenzio.
Mi guardava, profondamente.
"Perchè queste domande, Naomi?"
"Dimmelo"
Si alzò di scatto, "Non posso"
"Voglio solo sapere se sono solo sesso, per te"
"Tu credi di essere solo questo? Beh, allora non mi hai capita.
Ricordi quella volta al mare, Naomi? Ti ho cantato la tua canzone preferita, e tu nemmeno ascoltavi.
E quella volta al ballo, Naomi? Quando rifiutasti di ballare con me?"
"...Lascia stare il ballo"
"No, Naomi! Tu...Io...Io ti ho sempre amata, Naomi! Ho fatto di tutto per fartelo capire, ma si vede che tu, le cose, se non sono dette esplicitamente, non le capisci!"
La guardai con uno sguardo stupito.
"Quando me ne andavo dopo aver scopato, non sai quanto piangevo!"

Ho sempre avuto paura.
Insomma, Emily potrebbe essere l'unica persona a buttarmi giù, a demolirmi.
Potrebbe essere la causa della mia gioia, ma anche del mio dolore.
Potrebbe essere la malattia e la medicina al tempo stesso.


"Naomi, non può andare avanti così. Non ce la faccio. La sola idea che tu possa pensare che io ti usi...non sai quanto fa male! Diciamoci addio, Naomi. Diciamo che non ci vogliamo più. Tanto, come ho visto, noi siamo brave a mentire".
Oh, certo, ero bravissima a dire bugie, ma quella menzogna era troppo sporca, troppo pesante per me.
Mi diede le spalle e iniziò a camminare verso la porta, con le lacrime agli occhi e i capelli che le cadevano leggeri sulle spalle.
Con le mani che tenevano stretti i vestiti e quel corpo ancora nudo.

Mi stava lasciando, se ne stava andando.
Così ho preso la sua mano e l'ho stretta.
Quel corpo senza forze, quella pelle pallida e quelle labbra rosse mi erano appartenuti per così tanto tempo.
Ed era difficile dire addio, ormai.

La strinsi al mio petto, sussurrando "Non tornerai a casa, questa sera. Non ci diremo addio. Io ho bisogno di te."
Mi baciò come mai aveva fatto prima, e le sue lacrime si fusero con le mie.
Sorrise.
Certo, un sorriso un po' smorto, ma pur sempre un sorriso
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Altri attori/telefilm / Vai alla pagina dell'autore: AGreatSorrow