Ricordo passato

 

 

 

 

Quante vite ho strappato…

 

Quante ne ho reciso prematuramente…

 

Io l’assassino dal cuore di ghiaccio…

 

Io fiero e orgoglioso di essere uno youkai…

 

Ora principe errante di queste terre a oriente…

 

Proseguo senza una meta precisa il mio viaggio…

 

Il mio cuore è arido come le lande più desolate…

 

I sentimenti umani non mi scalfiscono…

 

I sentimenti io non so nemmeno cosa siano…

 

La mia natura demoniaca mi porta ad essere freddo e spietato…

 

Il veleno dei miei artigli può far spirare i ninjen in pochi attimi…

 

Il mio sguardo è gelido e sprezzante…

 

La mia voce è grave e inespressiva…

 

Il mio portamento è posato ed elegante…

 

Dopotutto mi chiamano il glaciale principe dei demoni…

 

Se ancora tale posso essere definito…

 

C’è un cucciolo umano che mi sta seguendo durante il mio viaggio…

 

Non ha paura di me…

 

Non fugge quando la guardo…

 

Mi sorride anche se non la degno di una cortesia…

 

Realizza ghirlande di fiori quando questi al mio solo passaggio appassiscono…

 

Si diverte alle sgridate di Jaken anche se a volte sono offensive…

 

Si addormenta tra le mie braccia senza timore…

 

Sussurra il mio nome con le sue piccole labbra…

 

Lo pronuncia per esteso con il suffisso di rispetto che le è proprio di usare…

 

Attende con impazienza il mio ritorno quando manco per alcuni giorni…

 

Possieda l’anima, che io non ne capisco ancora il motivo, ho richiamato dagli inferi…

 

Gioisce per la nuova vita che la mia tenseiga le ha concesso…

 

Mi segue ovunque senza pretendere niente in cambio…

 

Mi ricopre di un sentimento che i ninjen chiamano affetto…

 

Io la osservo di giorno correre trai campi…

 

Tuffarsi nei fiumi…

 

Inseguire le farfalle…

 

Afferrare Jaken per le minute mani e danzare…

 

Di notte stringersi contro la mia pelliccia…

 

Respirare con aria serena…

 

Sorridere ad un sogno che sicuramente la sta rendendo felice

 

Quando fa queste cose nel mio intimo provo qualcosa…

 

Ma non so definire cosa…

 

Forse potrei dire che è come un solletico al cuore…

 

Ma la cosa non può essere fattibile…

 

Perché io non ho un cuore…

 

Oppure se ce l’ho è infrangibile…

 

In particolar modo non può essere scalfito da un semplice cucciolo umano…

 

Con grandi occhi d’ebano…

 

Sguardo sbarazzino…

 

Risata argentina…

 

Cosa sono questi pensieri così all’improvviso?!

 

Che fine ha fatto il freddo e spietato Sesshomaru?!

 

Mi pongo questa domanda mentre la osservo cantare con lo sguardo verso il celo…

 

Ascolto la sua voce bianca echeggiare nell’aria…

 

Con lo sfondo delle foglie degli alberi sospinte dal vento…

 

Il cinguettio degli uccelli…

 

Lo scorrere del fiume…

 

E capisco in questa natura pura e incontaminata…

 

Che quella piccola figura…

 

Avvolta da uno youkata a quadroni giallo e arancio…

 

Sta facendo scomparire il freddo e calcolatore assassino…

 

Ormai ricordo passato del giorno precedente al mio incontro con la piccola Rin…

 

 

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Ringrazio tutti coloro che commenteranno! Ma anche chi la leggerà solamente! Spero sia piaciuta!