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Autore: PULLA68    17/02/2012    4 recensioni
Ciao a tutte ecco a voi una one-shot alquanto bizzarra. Spero che vi piaccia e vi faccia sorridere.
Trama: ll destino si diverte a mescolare le sue carte giocando con l'ignoranza e le paure di Edward
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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LE VIE DEL DESTINO



Dovevo alzarmi, tenevo la mia Bella immortale tra le braccia e odiavo doverla lasciare .

La mia Bella, in tutti i sensi.

Ero felice, la gioia fatta in persona.

Lei aveva deciso di sposarmi e mi aveva regalato una bellissima bambina.

Amavo la mia mezza-vampira come me stesso.

Certo avevo dovuto trasformare Bella per salvarle la vita ma questo era stato un piccolo prezzo da pagare in confronto alla gioia di averla vicino a me per sempre.

Quelle parole mi riempivano la bocca e l'anima.


Cercai di muovermi lentamente avevo sentito la mia bambina piangere e non volevo si alzasse Bella, era la terza volta che frignava e si era sempre mossa lei.

Edward, stai, vado io” mi disse cercando di trattenermi.

Io scossi la testa. “No tesoro. Vado io. Non capisco cosa abbia questa sera” le risposi dandole un bacino sulla fronte.

Lei sospirò e si spostò per lasciarmi scendere.

Veloce andai nella sua stanza.

La bimba era seduta sul suo letto. Gli occhi grandi uguali a quelli della mia Bella mortale mi guardavano pieni di lacrime.

Voglio dormire vicino a voi. Ho fatto un incubo”

Mi sedetti vicino a lei e l'abbracciai stando attento a non schiacciarla troppo.

Lei sentii il mio corpo freddo e rabbrividì.

Un sorriso mi si allargò sul viso.

La mia bambina, la mia piccola bambina. Amavo tenerla così, vicino a me.

Va bene piccina vieni” la presi in braccio stando attento ad avvolgerla in una coperta per non ghiacciarla e tenendola stretta la portai fra di noi.

Grazie papà. Grazie mamma” sussurrò sbadigliando mentre si sistemava fra di noi già mezzo addormentata.

Edward...” sospirò Bella.

Probabilmente stava pensando alle coccole che si sarebbe persa quella notte.

Le sorrisi e mi sporsi sopra la bimba per baciarla teneramente.

Passammo tutta la notte così vicini ed ero al colmo della felicità.

Quando il sole illuminò la nostra camera ci sorprese nelle stesse identiche posizioni.

Io mi stiracchiai e svegliai la bimba con un bacino sulla guancia.

Buongiorno amore. E' ora di alzarsi”

No. Ho ancora sonno. Lasciami dormire” protestò la mia piccola gioia

Mi spiace piccina, ma devi andare dai nonni. Noi dobbiamo andare a scuola” le spiegai mentre la svegliavo accarezzandole la testa dolcemente.

Uffa papà. Lasciami in pace. Non ci voglio andare lì.” brontolò tenendo gli occhi chiusi a forza.

Sentii Bella sospirare. Anche a lei spiaceva lasciarla dai miei genitori. Ma non c'erano altre scelte.

Coraggio Piccina. Alzati!!” il mio tono di voce si era fatto più deciso. In fondo ero suo padre e mi doveva obbedire.

No. Io sto qua! Non mi potete costringere” mi rispose impertinente.

Persi la pazienza.

Si stava facendo tardi ed ero anche un po' frustrato del fatto che ci avesse rovinato la notte.

E no. Al papà si ubbidisce” risposi alzando la voce e prendendola in braccio per costringerla ad uscire dalle coperte.

Lei aprii gli occhi e mi fulminò con lo sguardo mentre rabbrividiva per il contatto con la mia pelle gelida.

Sei proprio cattivo. Ti odio” se ne uscì fuori scappando dalle mie braccia e mettendosi dritta in piedi in fondo al letto.

Ma cosa stai dicendo?” intervenne Bella in mia difesa sbigottita.

Che è un mostro. Non è il mio papà” e detto questo con le lacrimone che le scendevano lungo le guance iniziò a tremare.

Io la guardavo in silenzio colpito e ferito dalle sue parole.

E poi... tutto ad un tratto mi ritrovai a fissare un bellissimo cucciolotto dal pelo rossastro che mi ringhiava contro.

Rimasi sconvolto mentre la verità mi apriva finalmente gli occhi. Guardai Bella “Tu...” lei fissava la bimba e poi me con lo sguardo vitreo e colpevole “Edward... io”

No” gridai schiacciandomi le mani sul viso per non vedere la prova del suo tradimento con Jacob “No...non...è...possibile...no...non voglio...no...nooo...”


Due schiaffi forti mi riportarono alla realtà.

Aprii gli occhi e vidi il volto di Carlisle fissarmi preoccupato mentre con le mani teneva fermi i miei polsi.

Edward...che ti è successo? Stai bene ragazzo mio?” mi chiese preoccupato.

Io aprii gli occhi e li sbattei cercando di mettere a fuoco dove mi trovavo.

Ero nella mia stanza a casa Cullen sdraiato sul mio divano.

Guardai Carlisle stranito. “Cosa è successo?” gli chiesi.

Non lo so Edward. Ero nello studio quando ti ho sentito gridare. Sono corso e stavi smaniando e gridando come un matto”

Io non capisco - gli risposi - Mi sono sdraiato ad ascoltare la musica. Aspettavo di poter uscire per andare da Bella e poi...” non finii la frase. Era tutto così strano...

E poi ti sei addormentato ed hai sognato” finì lui scuotendo la testa.

Ma noi non possiamo dormire e sognare. Non mi è mai successo.” affermai preoccupato.

Evidentemente lo stress a cui sei sottoposto ultimamente ti ha fatto un gran brutto scherzo Edward. Non c'è altra spiegazione. E poi di cose strane ne ho viste moltissime e ormai non mi stupisco più di nulla” continuò serafico scuotendo la testa con uno strano sorrisetto sulle labbra.

Lo guardai. Ero allibito.

In quel momento una voce gridò dal piano di sotto “Edward vuoi muoverti per favore? Mancano due giorni al tuo matrimonio e devi provarti l'abito. Ho tante cose da fare e non puoi rallentarmi così!!” la voce quasi isterica di Alice mi riportò alla realtà.

Si fra due giorni avrei sposato la mia Bella.

Questo matrimonio sta diventando un incubo per tutti” commentò mio padre ridacchiando.

Già un vero incubo...- risposi - ma papà posso farti una domanda?”

Lui mi guardò sapeva già quello che gli volevo chiedere.

Si Edward, sarà una cosa stupenda e magnifica. Per gli umani fare sesso è una sensazione bellissima ma per noi ancora di più. L'unica cosa che non ti devi dimenticare è che lei è umana e quindi devi fare molta attenzione a come ti muovi.” mi sorrideva.

Mi conosceva bene e sapeva che il mio stress era legato a quello e non al matrimonio di per sè. Avevo paura di quello che mi aspettava, avevo paura di farle male.

Ma non ti preoccupare Edward. Presto la trasformerai e quindi non avrai più problemi e potrete godervela appieno entrambi” voleva tranquillizzarmi ma aveva toccato un tasto a me dolente.

Non vorrei trasformarla... lo sai. Le ruberò tante cose... come la possibilità di avere dei figli” mormorai avvilito ripensando al sogno.

Finché sta con te, non ne potrà mai averne comunque. Lo sai che noi siamo sterili, vero?” finì la frase mormorando, andava sempre un po' in imbarazzo quando parlava con me di quegli argomenti.

Annui triste.

Ricordavo ancora il mio sogno, il piacere che avevo avuto a stringere quella bimba sul mio petto. L'orgoglio di essere padre. Mi sarebbe mancato tantissimo... ma non potevo fare nulla... il destino aveva deciso tanto tempo fa per me.



Non sapevo che il destino avrebbe nuovamente rimescolato le carte approfittando della nostra ignoranza e mi avrebbe donato la gioia più grande della mia vita...... la mia Renesmee.

   
 
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