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Autore: Shakechan    17/02/2012    2 recensioni
Un misterioso profumo donato a Sena sarà causa di tutti i suoi futuri problemi non solo perché chiunque inali l'odore si innamora all'istante della persona che lo indossa ma anche perché creerà imbarazzanti (ma soprattutto divertenti) situazioni che metteranno a dura prova la sanità mentale del piccolo moro.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Sena Kobayakawa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mia cara gentaglia, vi lascio alla lettura di questa storia sperando di strapparvi un sorriso.
Buona lettura.
 
CAP 1
 
-Eroiche gesta portano solo guai.
 
In una calda giornata d’estate a Tokyo poche persone giravano per le strade e quelle poche che c’erano si affrettavano tutte o per tornarsene a casa o per entrare in qualche negozio munito di climatizzatore. Una sola persona faceva eccezione tra tutta quella gente: Sena Kobayakawa.
Nonostante il caldo afoso, il piccolo moro si era proposto per andare a prendere le nuove attrezzature al negozio di sport. In principio era Mamori Anezaki la persona destinata a recuperare gli attrezzi, ma Sena si era categoricamente rifiutato che la sua amica si affaticasse per colpa del caldo.
Quel giorno neanche il vento si degnava di portare un po’ di fresco e il duro asfalto nero bruciava più della sabbia di un deserto.
Una volta che Sena ebbe preso tutto al negozio di sport, si rese conto che il peso era eccessivo persino per lui ma nonostante tutto si sentì sollevato ad aver fatto cambio con Mamori.
“Mi conviene fare varie pause per la strada” pensò il ragazzo decidendo che sarebbe stata la scelta migliore.
Mentre percorreva la strada per il ritorno ad un incrocio iniziò a sentire delle grida e quando Sena si accorse che in mezzo alla strada c’era un’ anziana signora che stava per essere investita da un camion, Sena mollò tutti i pacchi e iniziò a correre alla velocità della luce.  Afferrò la vecchia e per un soffio riuscì ad arrivare dall’altra parte della strada sano e salvo con l’anziana donna in braccio.
Il camion frenò bruscamente slittando sulla strada.
“Signora tutto bene?” Chiese Sena lasciando andare l’anziana signora.
Era una vecchietta alta un metro e trenta con lunghi capelli bianchi legati da una disordinata treccia. Era vestita con strani abiti cenciosi che la facevano apparire come una barbona, anche se il viso, nonostante le pesanti rughe, appariva rilassato e pulito.
“Oh si caro, tutto merito tuo. Il tuo coraggio e il tuo buon cuore mi hanno salvata.” Ringraziò la donna “Voglio premiare questa tua audacia, giovanotto” riprese a dire la vecchia iniziando a  frugare tra le sue tasche. “Eccolo qui! Tieni ragazzo! Fanne buon uso!” Finì per dire la donna estraendo una piccola boccetta con del liquido roseo all’interno e mettendola subito nelle mani di Sena.
Il piccolo moro non fece neanche in tempo a ringraziare che già la signora si era incamminata a passo deciso verso uno stretto vicolo buio.
“Che strana signora…” Gli venne da pensare a Sena, iniziando poi ad osservare la boccetta: era rettangolare con un tappo di sughero facilmente estraibile. Sena estrasse il tappo e una dolce fragranza ne uscì.
“Un profumo!” Esclamò Sena e senza pensarci troppo bagnò l’indice della mano destra nel profumo e lo spalmò sul collo.
“E’ così fresco!” disse esaltato Sena rinvigorito dal breve momento di frescura “Ah! Le attrezzature!” Esclamò  il moro ricordandosi di averle lasciate sul lato opposto della strada.
Quando le recuperò si apprestò a controllare che non si fossero rovinate e per fortuna fu così.
Ma quando Sena si rimboccò le maniche per preparasi a sollevare nuovamente il carico, una voce a lui familiare iniziò a chiamarlo.
“Sena!! Sena!! Aspetta Sena!” gridò Raimon raggiungendo l’amico.
“Monta! Cosa ci fai qui?!” chiese Sena stupefatto.
“Mamori-chan mi ha chiesto di venirti incontro per aiutarti a trasportare gli attrezzi!”
“Ah, meno male! In effetti sono veramente molto pesanti!”
“Dai qua!” Disse Monta avvicinandosi a Sena per dividere il peso. Ma non appena Raimon si avvicinò all’amico, si bloccò improvvisamente.
“M-Monta?” Provò a chiamarlo Sena non capendo cosa stesse succedendo all’amico.
Vedendo che Monta non si muoveva di un centimetro, Sena allungò il braccio per toccarlo.
E non appena le dita di Sena sfiorarono la spalla di Raimon, il ragazzo dalle folte sopracciglia afferrò velocemente la mano del piccolo moro spaventandolo per lo scatto.
“Hai faticato tanto, vero? Tranquillo Sena, adesso ci sono io qui con te! Mani delicate come le tue non dovrebbero mai sollevare pesi così elevati!” Affermò Raimon per poi baciare la mano dell’amico.
“M-MONTA?!” Gridò spaventato Sena cercando di ritirare la mano.
“Perché mi rifiuti Sena?! Perché vuoi troncare il nostro rapporto?!” Gridò Raimon con le lacrime agli occhi senza lasciare la mano di Sena.
“MONTA! LASCIAMI SUBITO!” Gridò Sena agitando il braccio per liberarlo dalla presa dell’amico.
“HO DETTO… DI LASCIARMI!” un poderoso pugno colpì in pieno la faccia di Raimon facendolo cadere all’indietro e di conseguenza facendogli lasciare la mano di Sena.
Sena non si fece sfuggire quell’attimo e se la diede a gambe levate senza neanche guardarsi indietro.
“Ma cosa diavolo gli è preso a Monta?!” Si chiedeva Sena dopo essere tornato alla sede del club di football.
Quando Sena entrò nell’edificio fu beatamente  accolto da un fresco venticello.
“Oh, Sena sei tornato! Dove hai lasciato le attrezzature? Hai incontrato Monta?” Chiese Mamori andando incontro al piccolo moro.
La voce di Mamori fu come una benedizione per Sena.
“Nano di merda dove hai lasciato le attrezzature?!” Si intromise acido Hiruma.
“Hiruma! Sii più gentile!” Lo rimproverò Mamori.
“Non fa niente Mamori-neechan. Si, Monta l’ho incontrato e ha insistito di voler portare tutto lui. Eheh..” Sena sdrammatizzò con una risatina. “Forse il comportamento di Raimon è dovuto ad un colpo di sole...” ipotizzò Sena  decidendo di non raccontare cosa fosse successo poco prima.
“Vieni Sena, accomodati pure! AH! Ma sei tutto sudato! Sena vatti a cambiare subito!” ordinò Mamori dopo che si fu accorta che tutta la maglietta di Sena era zuppa di sudore, un po’ per la corsa, un po’ per il caldo.
“Va bene Mamori-neechan.” Rispose obbediente il piccolo moro.
“Tieni, questo è il cambio.” appena Mamori si avvicinò a Sena porgendogli la maglietta pulita, si immobilizzò proprio come aveva fatto Monta.
“Mamori-neechan?” Provò a chiamarla Sena sgranando gli occhi e ricordandosi la scena di prima con Raimon.
“Che gli succede a quella cavolo di manager?” Chiese Hiruma notando l’improvvisa immobilità di Mamori.
“Mamori-neechan, tutto bene?” Chiese Sena iniziando ad indietreggiare.
Mamori all’udire quelle parole si voltò di scatto verso Sena e con passo deciso afferrò il ragazzo portandolo al seno.
“Mamofi-neefhan, foffoco! (Mamori-neechan, soffoco!)”
“Oh Sena, piccolo mio, il nostro legame è più solido di una roccia! Sena, permettimi di aiutarti a cambiarti.”
“Che fofa?! (Che cosa?!)” provò a gridare dallo stupore Sena.
“Hey manager del cavolo, per caso ti è finito un bignè nel cervello a forza di mangiarli?” Chiese Hiruma sorpreso anche lui del comportamento di Mamori.
“Tu sei solo invidioso del legame che c’è tra me e Sena!” Gridò isterica Mamori stringendo ancora più forte a se Sena.
Hiruma rimase sorpreso, poi iniziò a ridere fino alle lacrime piegandosi in due dalle risate “Si, non so come ci è finito, ma ti è sicuramente entrato un bignè in quella testaccia! Ora lascia andare il nano, prima che muoia.” Disse Hiruma asciugandosi le lacrime e rimettendosi in piedi.
“MAI!” rispose decisa Mamori.
Sena si dimenava come poteva, non voleva fare del male a Mamori.
“Ma guarda che mi tocca fare…” Appena Hiruma afferrò il braccio di Sena e lo strattonò a se, qualcosa scattò in Hiruma, si immobilizzò fissando Sena.
“LASCIALO! E’ MIO!” Gridò Mamori ritirando a se Sena.
“Basta! Ti prego!” piagnucolava Sena per poi rifinire con la testa in mezzo al seno di Mamori.
A questo grido disperato Hiruma si sbloccò e afferrò Sena strattonandolo via dalla braccia di Mamori.
“Grazie Hiruma-san!” gridò Sena per poi essere preso all’improvviso in braccio da Hiruma.
“HIRUMA-SAN?!” gridò Sena “MA CHE AVETE TUTTI?!”
“Andiamo a festeggiare il nostro amore ritrovato, nano maledetto.”  Disse Hiruma sfondando la porta del club con un calcio e iniziando a correre via.
“MA QUALE AMORE RITROVATO?!” Gridò in lacrime Sena iniziando a dimenarsi come un pesce.
“SENA! Amore mio!” gridò disperata Mamori ferma davanti al club.
“HIRUMA FAMMI SCENDERE SUBITO!" Gridò Sena spingendo con una mano la faccia di Hiruma.
“Non ti preoccupare, presto saremo a casa mia.” Disse Hiruma trattenendo senza fatica Sena.
“QUALCUNO MI SALVI!” Gridò Sena in lacrime arreso al fatto che non poteva fare nulla per liberarsi dalla presa di Hiruma.
 
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Ma cosa sta succedendo a tutti?!
Ed ora come ne uscirà il povero Sena da questa scomoda situazione?
Per scoprirlo non ti resta che leggere il prossimo capitolo!
Fammi sapere cosa ne pensi con un commento!
Vi aspetto numerosi!  Alla prossima! (°w°)
  
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