Non doveva andare così. Dopo più di vent'anni senza avere sue notizie, era giunto su quel piccolo pianeta per recuperare suo fratello e conquistare pianeti al suo fianco, come doveva essere dall'inizio.

"Kaaroth? " - " Si!Non sei contento che avrai un fratellino?" - "Certo!!Così potrò insegnargli a combattere e poi diventeremo la coppia di fratelli saiyans più temuti dell'univeso!!!" . Sua madre gli sorrise, in modo dolce nonostante fosse una guerriera saiyan.

" è nato?" - " si ma non è molto forte. Ha un livello combattivo di appena due. Vostro padre non è neanche venuto a vederlo. Lo spediremo su un lontano pianeta nel sistema solare, sperando che riesca a conquistarlo. " - " Ce la farà di sicuro poi andrò a recuperarlo! ".

Ricordi che ogni tanto tornavano a fargli visita durante quegli anni durante i quali ha lavorato per Freezer. Sarebbe dovuto andare a riprenderlo molti anni prima, ma le circostanze non glielo permisero. Quando finalmente riuscì a convincere Vegeta era corso verso la navicella pronto a partire per poi tornare con quel fratello perduto da anni. Aveva fantasticato su loro due, come quand'era piccolo, quando il pianeta Vegeta non era esploso e i suoi genitori erano ancora in vita. L'unica cosa che si ricordava di lui era la straordinaria somiglianza con il padre. Non lo conosceva bene, lo aveva visto solo una volta nella nursery, ma nutriva per lui quell'affetto che a un saiyan non è concesso provare, almeno non esplicitamente. Ma era il suo fratellino, e finalmente lo avrebbe rivisto, lo avrebbe iniziato a quella vita per cui era nato, per cui entrambi erano nati.

" Esploso?" , chiese con un groppo alla gola al saiyan più anziano che gli stava di fronte: " Si. Sembra che sia stato distrutto da un meteorite. Noi tre siamo gli unici saiyan rimasti. " - " E mio fratello? " - " Così mi hanno riferito. Non ho notizie di altri saiyan superstiti " .

Di quel momento aveva immagini confuse. Aveva perso tutto. Il suo pianeta d'origine, la sua famiglia, i suoi compagni, la sua dignità come guerriero. Scoprì solo per caso che un saiyan si era salvato, quando il fratello di Freezer si presentò alla base, accusando il fratello di aver commesso un errore. Aveva dovuto aspettare anni, ma finalmente era giunto sulla Terra. Adesso lui, Napa e Vegeta avrebbero avuto un nuovo alleato dalla loro parte. Adesso avrebbe riavuto suo fratello.

Non c'era. Si aspettava un guerriero saiyan spietato, ansioso di seguirlo. Invece si trovava davanti un estraneo. La Terra gli aveva portato via suo fratello, lo aveva perso di nuovo. No! Non poteva permettere che il sangue del suo sangue fosse diventato così altruista, pronto a rinnegare la sua stirpe, lui, per difendere quegli esseri insignificanti.
" Avanti svegliati fratellino! Vedrai che ti divertirai! non ti va l'idea di batterti con noi? " . Doveva volerlo. Era un saiyan dopotutto. Memoria persa o meno il suo sangue non mentiva. I saiyan amano lo  scontro vivono per la guerra.

Ed eccoli li. Il suo piano per risvegliare la natura saiyan del fratello aveva funzionato, ma non come pensava. Aveva rapito suo figlio, aveva cercato di ucciderlo, perchè ritornasse quello che era, come sarebbe dovuto essere. Invece era andato fino in fondo, lo aveva sconfitto, sacrificando la vita. " Non posso credere che Kaaroth si sia sacrificato pur di farmi fuori. è stato uno sciocco " .
Il suo fratellino lo aveva rinnegato. Se però aveva provatoira e vergogna nel vederlo così cambiato adesso, steso per terra e vicino alla morte era orgoglioso di lui. Si, era riuscito a risvegliare il suo istinto saiyan. E lo aveva sconfitto, aveva combattuto come uno dei migliori. Aveva dimostrato di non volersi piegare di fronte a niente e nessuno, aveva mantenuto il suo orgoglio preferendo la morte alla sottomissione. Era un vero saiyan.
Era fiero del suo fratellino. Stava morendo, è vero, e sapeva che Vegeta non avrebbe usato quelle sfere per riportarlo in vita, ma non gli importava.
Provò ad allungare il braccio verso di lui: " Fratellino...mi dispiace... "  . Vide suo fratello girasi verso di lui e guardarlo. Un lieve sorriso gli si dipinse sul volto...lo aveva ritrovato, alla fine.