Due soli colpi di pistola, un lontano eco riecheggiava per il vasto corridoio.
 
Lei aveva sparato il più precisamente possibile, certa di averlo preso in pieno. Un gesto istintivo, un ultimo disperato tentativo di proteggere la sua famiglia. Ma lui era più veloce, gli è bastato un rapido movimento del suo braccio mutato per ferirla mortalmente.
La giovane donna aveva avvertito immediatamente un forte dolore all’addome, ma nessun lamento era uscito dalla sua bocca.
Sangue.
Lei ha chiuso gli occhi mentre cadeva a terra, reggendosi lo stomaco. Una fitta lancinante la pervadeva, eppure il dolore era…differente.  La sofferenza proveniva dal profondo della sua anima.
Lui. L’uomo di cui era tanto innamorata. Il suo William. L’aveva ferita nell’ animo.

Che ironia della sorte. Dare tutta se stessa, affidare la propria vita fedelmente, dividere ogni singolo giorno insieme..per cosa? Per poi venire uccisa per mano dell’unico uomo che amava al mondo.

Con le ultime forze rimaste in lei, Annette ha alzato lo sguardo verso quello che una volta era suo marito: la persona con cui aveva condiviso i momenti più importanti ed intensi della sua vita: un partner, un padre, un collega, un compagno di lavoro.
Un piccolo sorriso formava il suo viso, e calde lacrime iniziavano a scorrerle dagli occhi; la sua mano sempre premuta sul ventre. Non era riuscita a salvare la sua piccola creatura, quel cuoricino che viveva in lei, una grande e triste verità che la stava accompagnando fino alla morte.
Birkin ricambiava quello sguardo. E in un attimo, in quel breve momento, è riuscito a riprendere coscienza, riconoscendola per l’ultima volta. Ma era troppo tardi.

Che cosa aveva fatto… Che cosa era diventato…

“Will..iam….” Un debole sussurro.  “M..mi… dispiace…”

Lui stringeva i pugni con rabbia. Si odiava. Dio, come si disprezzava. E non per la consapevolezza di essere un Mostro, ma per aver fatto del male al suo angelo…e a suo figlio.
Il sangue continuava a scorrere.
Annette, la sua dolce Annette, aspettava un bambino. E William ne era perfettamente a conoscenza. Due mesi erano passati dalla notizia.
Ora non poteva far altro che fissare quel corpo morente.

Poi, un solo ringhio straziante. William correva lontano da lei, prima che il Mostro si sarebbe impadronito della sua mente, di nuovo. Questa volta sarebbe stato per sempre. E lei lo guardava allontanarsi con gli occhi pieni di sofferenza, finché la morte faceva il suo corso.