-estate.
 

Era passata una settimana dall’inizio dell’estate e in quella settimana non avevo fatto altro che girovagare in casa in cerca di qualcosa da fare, ma non avevo trovato nulla.
Ero annoiata a morte e non ne potevo più.
Volevo solo viaggiare, fare una bella vacanza, con la mia famiglia. Ma i miei lavorano ogni giorno e mio fratello,invece,non c’è: sempre in giro lui, almeno si diverte.
I miei amici, naturalmente, tutti fuori, nessuno era in città e io mi ritrovavo sola come un cane, passando le mie giornate con ozio profondo.
Dovevo fare qualcosa.
Accesi la tv e iniziare a fare zapping tra in programmi in cerca di qualcosa che potesse distrarmi e che potesse far passare un po’ di tempo.
In quel momento il telefono squillò.
Risposi: era mio fratello.
‘Hei ciao Louis, come va fratellone?’
‘Hei Kateee, io tutto bene tu?’
‘Male, mi annoio da morire, e mai una volta che tu vieni a trovarmi eh!’
Sentì la sua risata dall’altra parte del telefono e mi spuntò un sorriso.
‘Comunque’ –iniziò- ‘ti ho chiamato per chiederti, che visto anche che ti annoi lì a casa.. ecco, volevo chiederti se volevi venire qui da me, almeno questo mese.. sai mi manchi tant..’
Non riuscì a finire la frase che iniziai a urlare dalla gioia. Louis rideva ancora, e questa volta in modo più rumoroso di prima.
Mi misi a ridere anch’io.
Che bella notizia, finalmente.
‘Certo, certo che voglio venire!’ urlai contentissima.
‘Già ho preso il biglietto, mamma e papà già lo sapevano.. erano preoccupati per te per il fatto che avresti potuto trasformarti in uno zombie’ e si mise a ridere.
‘Come già lo sapevano?? Mi avete fatto aspettare tutto questo tempo?’ risposi agitata.
‘Hei sorellina, meglio tardi che mai’. E a quelle parole mi spuntò un sorriso.
‘Comunque’ –continuò- ‘l’aereo per Londra parte domani mattina alle 9, ci vediamo domani allora!’ e detto questo attaccò.
Iniziai a gridare, a saltare di gioia e a correre per casa, e non mi accorsi che nel frattempo mia madre era entrata.
‘Hei Kate, cosa stai facen..ah, aspetta un attimo.. ti ha chiamato Louis, vero?’
Risposi con un ampio sorriso, che lei prese per un sì.
Così salimmo in camera e andammo a fare le valigie.