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Autore: Maho    25/09/2006    23 recensioni
Hermione decise semplicemente di dirgli "Ciao". Cosa sarebbe potuto accadere?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Hermione says “Hello”

Hermione says “Hello”

 

 

Fottuto dal dovere pensare di dover avere”
[Ligabue – Ci sarà un bel souvenir]

 

 

Basta, non ne poteva più.

Tutti i giorni Ron la faceva disperare, letteralmente diventare matta.

La trattava con una carineria assurda, che non era per nulla adatta a lui.

La cosa che più la irritava è che si comportava così solamente perché Harry gli aveva detto

Se litigate ancora una volta, giuro che ti appendo a testa in giù dall’anello centrale del campo di Quidditch.” E se come minaccia non era abbastanza, aveva aggiunto “L’anello di Serpeverde!” il tutto con una lucina sadica negli occhi. Negli ultimi tempi era meglio non scherzare troppo con la (poca) pazienza del ragazzino sopravvissuto. E Ron non era così stupido da non capirlo.

 

Così Hermione per evitare le sue dolci attenzioni fasulle era fuggita in sala grande per studiare.

Era quasi il tramonto di un sabato pomeriggio e gli studenti di Hogwarts erano in giro per il castello, a divertirsi, perché le vacanze Natalizie erano alle porte e nessuno aveva voglia di fare i compiti in un’atmosfera di gioia e tranquillità simili.

 

Tutti tranne Hermione “secchionazza” Granger, come si era sentita definire alle sue spalle da Lavanda, quella stupida oca che limonava con Ron a minuti alterni.

 

Lei non poteva permettersi di non fare i compiti, seguiva talmente tanti corsi che un minuto fuori posto nella sua tabella di marcia le avrebbe scombussolato i prossimi vent’anni. Lei stessa ammetteva di avere una vita piuttosto impegnata, ma le piaceva così. Neppure un momento libero, così avrebbe negato a sé stessa la possibilità di fermarsi a pensare.

 

Pensare a quanto fosse tutto così triste, benché illuminato dalle luci Natalizie.

 

Con un uno dei suoi migliori amici che non era proprio un migliore amico e l’altro che cercava di non essere assassinato ventiquattrore su ventiquattro.

 

Ad un certo punto Hermione sentì passare delle persone davanti al portone della sala grande.

 

A giudicare dalle divise erano delle Grifondoro come lei, ma dovevano essere più piccole, perché si rese conto di non averle mai notate.

 

Senza volere, una parte del suo cervello si mise ad ascoltare quello che le ragazze stavano dicendo.

 

“Pensate che mi inviterà al ballo di Natale? Oh mio dio, sono così ansiosa” disse una ragazza bionda con vocetta semi isterica.

“Non preoccuparti, tu gli piaci, ti inviterà sicuramente!” le rispose una delle tre brunette, con tono rassicurante.

Sapete, non voglio diventare un’illusa… come la nostra Caposcuola! Santo Cielo! Ma avete visto la Granger? Tutto il tempo a sbavare dietro a quel Weasley, capisco che sia carino, ma è il ragazzo di Lav! Dovrebbe darsi un contegno! Cioè, io non sbaverei mai dietro a Kevin, se stesse con un’altra!”

 

Hermione sbuffò, tizie come quelle non dovevano avere il diritto di esistere a suo parere.

Ma una lavanda gastrica di fatti propri? Avevano passato il limite, ora si sarebbe alzata e gliene avrebbe dette quattro!

 

Ma prima che potesse anche solo posare la piuma con cui stava scrivendo, Hermione sentì una voce e dei passi familiari avvicinarsi alle ragazze.

 

E così non avete niente di meglio da fare che sparlare di una caposcuola, eh Moore? Magari dieci punti in meno a Grifondoro ti faranno perdere questa abitudine.” Disse Draco Malfoy, con la sua voce arrogante.

Ma..-!” le deboli proteste delle ragazze vennero stroncate sul nascere da quello che Hermione immaginò fosse lo sguardo “Te-ne-tolgo-altri-cinquanta” del serpeverde.

 

Così Hermione sentì dei passi allontanarsi e quelli di un’unica persona entrare nella sala e avvicinarsi nel posto in cui lei era seduta.

 

Draco Malfoy si sedette a cavalcioni sulla panca, accanto a lei e alzò un sopracciglio.

 

“Eri qui dentro e lei hai sentite, perché non hai fatto nulla, Granger?” le chiese.

Perché mi hai preceduto Malfoy.” rispose lei con semplicità, continuando a scrivere. “Che dovrei fare ora? Ringraziarti per aver difeso il mio onore?”

“Non essere sciocca. Sai benissimo che avevo solo voglia di togliere dieci punti a Grifondoro” le replicò il biondo, piccato.

“In questo caso, mi rimangio il grazie che stavo per dirti”

 

Draco si alzò e le si mise alle spalle, prima che Hermione potesse impedirglielo le passò una mano trai capelli “Sei intelligente, Granger. Non c’è solo Weasley. Ciao, Granger”

E così com’era venuto, Draco Malfoy se ne andò in silenzio.

 

Il sabato successivo Hermione entrò in sala grande e si sedette a cavalcioni sulla panca vuota di Serpeverde, tranne che per un ragazzo biondo.

 

“Ciao, Malfoy”.

 

*Fine*

 

Non so perché ho scritto questa piccola shot. Forse per autoesaltazione personale in vista del mio compleanno. Niente da dire: Quei due personaggi insieme mi affascinano. Sono entrambi intelligenti e carismatici, penso che sia divertente vederli interagire, non trovate?

 

Maho.

 

 

  
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