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Autore: _Colours_ of the _Music_    20/02/2012    3 recensioni
Questa fic partecipa al concorso San Valentine's Day!
Scusate per l'enorme ritardo per questa fic! E' una specie di miracolo se sono riuscita a postarla ^^'''
Spero che vi piacerà!
Ecco una sottospecie di appuntamento tra Ichinose e Aki!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-E così hai veramente intenzione di accettare la sfida con Dylan, Ichinose?
-E’ l’unica cosa che posso fare…
-Lo sai che non ti lascerà scampo, vero..?
-Lo so, Mark. Ma non posso fare altrimenti, e tu lo sai.
-In effetti… Beh, allora io vado. Buona fortuna!
Mark Kruger si allontanò, lasciando solo il povero Ichinose. Ma ben presto arrivò Dylan Keith.
-Eheh, Ichinose, sei pronto??
Ichinose sospirò.
-Sì, sono pronto…
Dylan ridacchiò.
-Oggi è san Valentino, finalmente… E ho preparato una bellissima uscita per te…
-Un’uscita..?!
-Già già… E non potresti mai indovinare chi è la bella signorina che dovrai accompagnare…
-Ho quasi paura a scoprirlo…
-Eddai, fratello, un po’ di vita!
Ichinose sospirò nuovamente.
-Chi è la ragazza..?
-Oh, beh, la conosci benissimo… E’ Aki.
Per poco a Ichinose non schizzarono gli occhi fuori dalle orbite.
-C-C-COSA?!
-Avanti, lo so che ti piace! Sarà la tua occasione per dichiararti.
-C-C-Come hai p-potuto..!!!
L’aura di Ichinose divenne improvvisamente di un nero alquanto spaventoso, tanto che per poco a Dylan non venne un infarto.
-Io ti lascio alla tua fidanzata, eh!
Detto questo, Dylan lasciò la scena ridacchiando.
Ichinose sospirò per la terza volta.
-N-Non ho altra scelta…
Alzò gli occhi al cielo.
-V-Va bene, un po’ di coraggio…
Arrivò abbastanza rosso davanti a casa di quella che avrebbe dovuto essere la sua “principessa” per quel giorno.
Bussò alla porta. E aprì proprio Aki, con un vestito molto elegante di un bianco sfavillante, con un nastro azzurro chiato tra i capelli e uno intorno al collo.
-Ichinose!
Ichinose dovette trattenersi al massimo per non svenire.
-C-C-Ciao A-Aki…
Lei sorrise.
-Allora Dylan aveva detto la verità!
-G-G-Già…
-Beh, allora usciamo!
-C-Certamente, tutto q-quello che vuoi…
Così i due cominciarono ad avviarsi verso il centro. E solo lungo il tragitto Ichinose si accorse che, mentre Aki era elegante e assolutamente perfetta, lui era rimasto in tuta.
-Forse è il caso che passi da casa mia a cambiarmi…
Lei rise.
-Ma non importa! Dopotutto sei perfetto anche così!
Arrossirono entrambi.
-A-Allora che dici… ti porto alla gelateria..?
-Mh?
-B-Beh, lo so che f-fa freddo però m-mi va proprio un buon gelato…
Lei sorrise ancora.
-Allora va bene! Ho saputo che c’è una specie di offerta speciale per san Valentino oggi alla gelateria del centro!
-Davvero..?
Ichinose ormai pensava anche che quell’”offerta” era stata un’idea di Dylan, ma non era possibile.
-Mh!
Aki annuì.
-Guarda, c’è una fila enorme davanti alla gelateria…
Aki sembrava abbattuta.
-Non preoccuparti, ci andremo lo stesso!
I due si misero in fila e si accorsero che era davvero lunga.
All’improvviso, un cameriere piuttosto basso, con i baffi neri e una sottospecie di parrucca (piuttosto familiare, pensò Ichinose) attraversò la folla gridando come uno squinternato.
-Fatemi passare! Oggi l’ultima coppia della fila entra per prima!!
A Ichinose sembrò molto familiare anche la voce.
Il “cameriere” afferrò per il braccio Ichinose, che prese d’istinto la mano ad Aki ed entrambi furono trascinati nel locale sotto le occhiate assassine della folla.
-Bene, eccovi serviti, guys!
Detto questo, il cameriere uscì dal locale e si appostò di nascosto dietro le piante fuori dalla finestra.
-Bene, Ichinose, avanti.
Era evidentemente Dylan.
Ichinose non si era però accorto di niente. Una cameriera (che cameriera non sembrava) tutta rossa in viso e con una gonnellina piuttosto corta comparì davanti a loro.
-B-Buongiorno r-ragazzi, s-solo per oggi, l-l’offerta p-prevede un s-solo gelato ogni c-coppia…
A Ichinose comparve una gocciolina dietro la testa. Si sbagliava o quella “cameriera” assomigliava incredibilmente a Mark?
La cameriera posò un gelato tra i due sul bancone.
-B-Buon appetito…
Detto questo, la cameriera scomparve dentro una stanza oltre il bancone.
Ichinose arrossì non poco notando la coppa di gelato davanti a loro con due cucchiaini, uno dei quali era rotto (servizio scadente o forse c’era qualcosa sotto?).
Aki non sembrò accorgersi di ciò e prese il cucchiaino non guasto.
-Comincio io?
-C-Certo!
Aki affondò il cucchiaino nel morbido gelato e lo assaggiò.
-Mmh, è buonissimo!
Dopodiché, ri-affondò il cucchiaino nel gelato e lo porse a Ichinose.
-Assaggialo!
Ichinose arrossì di brutto e lasciò che Aki gli mettesse il cucchiaino in bocca per poi tirarlo fuori. (NIENTE DOPPISENSI PER I PIU’ PERVERTITI!).
-Buono vero?
Ichinose annuì, non osando nemmeno ingoiare. Era un bacio indiretto?
Aki sorrise e mangiò un altro boccone di gelato.
Ichinose si fece forza e deglutì, prendendo il polso piano ad Aki.
-Tocca a me ora!
Prese il cucchiaino e lo affondò nel gelato, facendolo poi mangiare ad Aki.
Continuarono così finché il gelato non fu finito. Ma, proprio quando Ichinose si stava alzando dalla sedia del bancone, la “cameriera” di prima andò di nuovo da loro e porse loro una fragola, una sola, nelle mani di Aki.
-E-E ora che avete mangiato il gelato, n-non vorrete andarvene senza aver mangiato una fragolina, v-vero..?
Aki scosse la testa e guardò Ichinose.
-Vuoi mangiarla tu?
Ichinose scosse piano la testa.
-Mangiala pure!
Aki stava per dire un “grazie”, ma il “cameriere” di prima spuntò da dietro il bancone, facendo sobbalzare Aki.
-Ferma! Da regolamento, la fragola la dovete dividere, e non con mani (come diamine si fa a dividere una fragola con le mani?!) o con un coltello, bensì – e al “cameriere” comparve un sorriso poco rassicurante sul viso – con i denti di entrambi.
I poveri malcapitati arrossirono un botto d’improvviso e si guardarono.
Ichinose deglutì e sussurrò.
-F-Facciamolo…
Si mise un’estremità della fragola in bocca, e si avvicinò ad Aki, che non aveva il coraggio di fare un solo movimento.
-Avanti, si tratta solo di una fragola!
Riprese il “cameriere”.
Aki arrossì ancora, prima di mettersi in bocca l’altra estremità per poi ingoiarla.
Lo stesso fece Ichinose, ma le loro labbra non osarono entrare in contatto.
Dylan roteò gli occhi al cielo, oltrepassò il bancone con un salto (?) e spinse Ichinose addosso ad Aki, facendoli baciare e arrossire come non mai.
Il ragazzo ridacchiò e si tolse il costume, i baffi e la parrucca.
-Ce l’avete fatta, finalmente!!!
Mark non poté fare la stessa cosa… Purtroppo Dylan l’aveva obbligato ad avere addosso solo il vestito da cameriera, che lo faceva vergognare non poco.
Ichinose e Aki si staccarono lentamente.
-S-S-Scusa, Aki…
-N-Non importa, Ichinose-kun…
Ichinose non poté resistere oltre, e prese in braccio Aki, che arrossì ancora di più.
E uscirono dal locale, sotto lo sguardo soddisfatto di Dylan.
Dove Ichinose ha portato Aki? Beh, diciamo che Aki ebbe l’opportunità di passare il giorno di san Valentino in tutti i posti in cui avrebbe sempre voluto andare. Ichinose le aveva concesso di essere accompagnata dappertutto, ma la fase più bella di quella giornata fu la sera, quando, finalmente, alle luci del tramonto, si diedero quel bacio che avrebbero tanto voluto darsi da moooooooooooooooooolto tempo…

Viva la Ichinose*Aki èwè

  
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