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Autore: underaheavycloud    20/02/2012    2 recensioni
Leslie è una ragazza carina e solare ma l'unica cosa che la fa davvero arrabbiare è Harry Styles, il suo vecchio migliore amico e vicino di casa assillante.
Non vi racconto il resto per non rovinarvi la sorpresa, scopritelo da sole! :D
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte :D
Allora, questa è la prima una one shoot che ho scritto, con l'intenzione di farla diventare una storia di svariati capitoli se dovesse riscuotere successo.
Quindi se vi piace e ritenete che valga la pena lasciatemi una recensione e io comincerò subito a scrivere! 
Buona lettura! 




Stavo suonando la chitarra in giardino.
Era una giornata di sole e calda, troppo calda.
Scrissi qualche parola e continuai a strimpellare quando mi accorsi di non essere sola. Mi voltai e mi accorsi che c’era Harry che mi fissava.
- Scusa, non volevo farti fastidio. -
- Ormai l’hai fatto. – mi alzai sbuffando sonoramente raccogliendo la mia roba.
Avere il giardino comunicante con casa sua era davvero una scocciatura!
- Puoi restare, non devi mica andartene per colpa mia! –  camminò verso di me per convincermi a sedermi con lui ma non cedetti.
- L’ultima volta che ci siamo seduti sotto quest’ albero insieme non è andata a finire bene Styles, quindi mi capirai se ora me ne vado. -
Gli sputai tutto questo in faccia e notai il suo sguardo imbarazzato e colpevole.
- Leslie lo so sono stato uno stronzo, ma avevo dodici anni! -
Già come se cambiasse le cose. Risi e mi trattenni dal dargli un pugno in faccia.
- Sei uno stronzo ancora adesso. -
Rientrai in camera e mi stesi sul letto accendendo il condizionatore. Non mi avrebbe rovinato la giornata, non oggi.
Ripresi a suonare colta da un lampo d’ispirazione scrivendo:
“Second chances they don’t ever matter, people never change”

Grandioso, ora scrivevo anche canzoni ispirate a lui!
Mi dal letto furiosa e mi affacciai per controllare che non fosse rimasto in giardino e con sorpresa lui era lì sotto l’albero che giocava con i suoi riccioli.
Riuscivo a vedere gli occhi verdi anche da quella distanza, o almeno se li immaginavo.
Scossi la testa più volte per cercare di levarmi quei pensieri dalla testa. Lo odiavo, perché continuavo ad essere attratta da lui?
Mentre mi ponevo tutto quelle domande non mi accorsi che alzò lo sguardo sulla mia finestra e mi sorrise notandomi, lanciandomi un bacio.
Io alzai gli occhi al cielo dopo un attimo di panico e sistemai bene la tenda davanti la finestra un gesto a dir poco teatrale.
Ti odio Styles pensai con tutte le mie forze.
Eppure c’era stato un periodo nella mia vita in cui quell’odio così profondo non avrei mai pensato di provare. Prima, verso l’età di dodici anni quindi quasi sette anni fa, ero la sua migliore amica e lui qualcosa di più per me.
Mi ero innamorata dal primo istante, dal primo sguardo e ancora adesso riuscivo a ricordare la sensazione.
Si era trasferito che aveva solo 6 anni, ma ci abbiamo messo qualche mese per fare amicizia e poi non ci siamo più separati. Poi a 12 anni, durante la sua festa di compleanno in giardino, ho avuto la brillante idea di provare a baciarlo, ancora mi do della stupida, e lui non ha ricambiato, anzi mi ha reso ridicola davanti a tutti i bambini e non l’ho mai perdonato.
Certo, era una cosa stupida e superata ormai, ma non riuscivo a lasciar correre, anche se lui era davvero dispiaciuto.
Mi aveva spesso ripetuto che ormai erano passati anni e che potevamo passarci sopra, che eravamo entrambi cresciuti, ma la mia diffidenza verso di lui non se ne andava,  anzi continuava solo a aumentare.
Forse avevo solo paura che mi ferisse di nuovo.
Ecco, tutto questo si che era qualcosa per una canzone!
Tornai alla mia solita postazione e cominciai a scrivere un fiume di note e parole.



- Ci vediamo lunedì Les! – mi salutai con tutte le mie amiche e cominciai a tornare a casa dopo una faticosissima giornata di scuola.
Sentii qualcuno urlare il mio nome ma riconoscendo la voce non fermai ad aspettare, piuttosto proseguii più rapidamente.
Harry corse e mi raggiunse tenendo il mio passo.
- Fiorellino avresti potuto fermarti almeno, sono due ore che ti chiamo! -
- Magari non mi sono fermata perché non ho intenzione di tornare a casa con te, mm? -
Lui annuì sorridendo. Non se la prendeva mai per quanto male gli rispondessi, mai nemmeno una volta.
- Si beh, come ragionamento non fa una piega. -
Annuii sicura senza guardarlo camminando sulla mia traiettoria e calciando ogni cosa che mi ostacolava.
- Verrai alla festa di Jess stasera? -
- No. -
- Dai, vieni con me, ci sarà da divertirci! Ogni anno combiniamo qualche disastro a casa sua! -
Lo guardai accigliata fermandomi e poi sbuffai continuando a camminare. – Divertiti anche per me Styles. -
- Smettila di sbuffare ogni volta che cerco di essere carino e non chiamarmi per cognome! -
- Se proprio ti dà fastidio che sbuffo, smettila di provare a sistemare le cose. Non è difficile. -
Eravamo arrivati a casa per fortuna, così mi avvicinai al portone di casa mia salutandolo in modo barbaro e lui mi sorrise divertito.
- Sarà per la prossima volta allora. -
E sparì anche lui dentro casa.

Era tardi, doveva essere passata la mezzanotte, ma dalla finestra entrava una arietta fresca che mi fece venir voglia di uscire così scesi dal letto e uscii in giardino sdraiandomi a pancia sotto, riparata dall’albero.
Mi venne in mente una canzone che cantavo sempre da piccola guardando la luna così cominciai a canticchiarla, prima con voce flebile e poi chiudendo gli occhi la cantai normalmente, come avrei fatto se fossi stata sola. Perché non lo ero affatto eppure non me ne ero accorta.
Quando terminai sentii qualcuno che applaudiva nell’ombra.
- Meravigliosa. -
Mi alzai di scatto rossa in volto.
- Da quanto tempo sei qui? -
Harry si avvicinò, troppo aggiungerei, e io indietreggiai.
- Da poco purtroppo, avrei voluto sentire di più. – era così strano, così diverso.
- Hai bevuto Styles? -
Mi guardò stupito e poi accennò un sorriso.  – Non riesco a capire perché non mi credi mai. Non accetti i complimenti in generale o è solo una tattica che usi con me? -
- Non è affatto una tattica e comunque li accetto i complimenti, quando sono veri li accetto. -
continuò ad avvicinarsi e io ad indietreggiare, solo che mi resi conto che lo spazio che mi era rimasto a disposizione era ormai limitato.
- Non ti sto mentendo Leslie! Credo davvero che la tua voce sia meravigliosa, quasi come te. -
Scoppiai a ridere. – Ti prego, a quante ragazze l’hai detta questa frase? -
Rise anche lui scuotendo la testa. – Che idea sbagliata ti sei fatta di me. – si avvicinò di slancio e mi baciò la fronte.
- Buonanotte Les. – e sparì nell’ombra così come ne era apparso.

Mi svegliai tardissimo, come ogni sabato mattina e scesi in cucina a fare una specie di colazione che mia madre chiamava antipasto, vista l’ora.
Mangiai una manciata di cereali guardando un cartone in tv e poi dopo essermi lavata e vestita uscii a fare una passeggiata con o skateboard.
Arrivai al parco dove mi aspettava la mia amica Chris e camminammo per un secolo ridendo come matte.
- A proposito Les, ieri ho visto che sei tornata a casa con Harry! Che ti ha detto? – mi chiese ammiccando felice.
- Smettila, non mi ha detto proprio niente. Lo sai che non mi interessa e io di certo non interesso a lui. -
- Si come no, vallo a raccontare a qualcun altro! -
Sbuffai e le diedi un bacio sulla guancia salendo sullo skate. – E’ ora di andare, ci vediamo la settimana prossima ok? -
Ero già partita quando la sentii urlare – Non mi scappi con questa storia, ricordalo! -
Rientrai a casa giusto il tempo per il pranzo e poi corsi subito in camera a prendere la chitarra e mi fiondai sotto l’albero in giardino per continuare a scrivere.
Non volevo incontrare Harry, ma avevo bisogno di stare in quel posto per rilassarmi e farmi venire in mente qualche idea, così sperai di non incontrarlo con tutto il mio cuore.
Come finii di formulare quel pensiero eccolo lì che si avvicinò.
- Non riesci proprio a resistermi è? -
- Non sai quanto Styles. -
Scoppiò a ridere e si sedette vicino a me. – Mi fai sentire quella di ieri sera? -
Lo guardai ammirata e sorpresa, ma anche molto sarcastica. – Ah, riesci a ricordartela nonostante la sbronza? -  cercavo di non guardarlo, non avevo voglia di arrabbiarmi.
- Non ho bevuto niente di più alcolico dell’acqua ieri Les, te lo giuro. -
Annuii poco convinta e cominciai a strimpellare qualche nota senza rendermene conto. Era una canzone che avevo sentito alla radio qualche giorno fa e mi era piaciuta!
A quanto pare Harry sembrava apprezzarla almeno quanto me e cominciò a canticchiarla sorridendo e arrivato al punto in cui diceva “baby you light up my world like nobody else…”  mi guardò intensamente negli occhi senza smettere di sorridere.
Dovevano essere così morbide quelle labbra.
Scossi la testa più volte e smisi di suonare.
- Che c’è? -
- Niente, non mi ricordo il resto. Non hai niente da fare oggi Styles? -
Mi guardò accigliato e poi divenne entusiasta. – Mi vuoi chiedere di uscire forse?  -
- No, speravo te ne andassi veramente. -  mio malgrado sorrisi, non l’avevo detto con cattiveria, mi era uscito così.
- Poi sono io lo stronzo! Devo andare dai miei amici per fare le prove. Vuoi venire? -
Alzai il sopracciglio come solo io so fare lo guardai – Hai una band? -
- Certo! Non essere così sorpresa, non hai mai voluto parlare con me per più di due minuti e non ho avuto modo di fartelo sapere sai! -
Risi. Mi stavo sciogliendo troppo santo cielo! Che mi prendeva?
- Comunque non mi hai risposto, vieni? -
Sospirai pensando. Infondo che si sarebbe stato di male?
- Ok, ma non vengo per te, solo per sentire un po’ di musica e vedere come ve la cavate. -
Si alzò saltando e battendo le mani. Era troppo, troppo entusiasta per i miei gusti.
- Certo, non sia mai che lo fai per me. – mi disse tornado in se e sorridendo. – ci vediamo qui tra un’ora ok? Annuii e continuai a suonare per un po’.
Non avevo bisogni di cambiarmi e non volevo nemmeno fargli vedere che mi importava essere presentabile per lui e i suoi amici.
In fondo non mi ero conciata così male, avevo una maglietta bianca a righe rosse e blu e i pantaloncini corti di jeans e un paio di converse rosse.
Rientrai in casa all’ultimo minuto per posare la chitarra e dire a mia madre che uscivo e raggiunsi Harry che era appena arrivato in giardino.


Arrivammo al garage del suo amico Liam in 5 minuti e entrammo in stile alzando la serranda.
Mi stupii di tutta la roba che c’era lì dentro, a partire dagli strumenti musicali fino ad arrivare alle varie cianfrusaglie che credo usassero per divertirsi.
- Ei ragazzi, lei è Leslie! -
Salutai tutti con la mano e loro mi sorrisero raggianti. – La famosa Leslie! -
La mia espressione da rilassata divenne sorpresa. – Famosa? -
Il biondino seduto su un divano mezzo sfasciato rise e si rivolse a me. – Diciamo che Harry ci ha parlato di te e del fatto che eravate molto amici tempo fa. -
- Si e che ora non te lo fili di striscio! – finì il ragazzo che aveva la maglietta a righe simile alla mia.
- Grazie ragazzi. – Harry si voltò verso di me. – Non è vero non gli ho detto così! -
Scossi la testa sorridendo e mi sedetti sul divano vicino al biondino. – E’ la verità comunque. -
Tutti scoppiarono a ridere. – Già mi piaci! Io sono Louis, bella maglietta! -
Risi anche io e mi voltai verso gli altri aspettando che si presentassero.
- Io sono Niall – disse il ragazzo vicino a me con calma – loro invece sono Liam e Zayn. -
Sorrisi ad entrambi e mi rilassai. Sembravano simpatici.
- Ok, io direi di cominciare prima che mi facciate fare qualche altra figuraccia. -
Lo guardai maliziosa. – Ci riesci benissimo da solo, non hai bisogno di loro Styles. -
Scatenai un’altra risata e stavolta lui mi tirò un cuscino fingendo di essersi offeso.
- Sta zitta Les! -
Si prepararono e cominciarono a suonare. Ascoltai tutta la canzone senza emettere un fiato, erano davvero bravi cavolo! Erano molto affiatati tra di loro e tutti e 5 avevano una bella voce.
Finita la canzone non potei fare a meno di battere le mani e complimentarmi con loro. Non avrei mai detto che Harry fosse capace di tanto!
- Grandiosi, siete fantastici! – erano davvero sprecati per un garage!
- Senti Leslie, Harry ci ha detto che suoni. Ti va di farci sentire qualcosa? -
Io scossi la testa decisa. – No, assolutamente no. Non ho la mia chitarra e … -
Non mi lasciarono terminare la frase che Zayn e Liam mi spinsero sul divano passandomi la chitarra di Niall e aggiustandomi in microfono che aveva usato Harry.
- No ragazzi davvero … -
Harry mi guardò serio, come non aveva mai fatto. – Per favore canta Les. -
E cantai. Cominciai a suonare e la voce mi uscì da sola e diedi il meglio di me. Cantare era la cosa che amavo fare più al mondo e nessuno me l’avrebbe mai portata via, era parte di me.
Avevo scelto la ninna nanna che era tanto piaciuta a Harry la sera prima e sembrava avere avuto lo stesso effetto in quel momento.
Quando finii ero imbarazzata e insicura ma dopo tutti i complimenti che ricevetti mi resi conto che non dovevo affatto esserlo.
- Sei incredibile Leslie, assolutamente incredibile! -
Il resto fu confuso, vidi Liam e Zayn guardarsi entusiasti, Niall e Louis ridere e battersi il cinque e Harry avvicinarsi rapidamente verso di me prendendomi la testa tra le mani e appoggiando le sue labbra sulle mie. 


  
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