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Autore: ashling_    20/02/2012    3 recensioni
'Ricordati che il nostro amore non è come questa neve. Ricordami per sempre.'
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se state per leggere vi consiglio di aprire il video per la musica (:
http://www.youtube.com/watch?v=Vyu4NWYwWE4&ob=av2e
Mi scuso da adesso per eventuali errori, come sempre.
Buona lettura! ♥



Cade la neve ed io non capisco che sento davvero, mi arrendo, ogni riferimento è andato via...
Spariti i marciapiedi e le case e colline, sembrava bello ieri!

Ero immobile davanti la grande vetrata lucida.
La neve si scontrava lentamente con la strada e iniziava a formare un candido tappeto bianco.
Ricopriva tutto, tutto quello che toccava.
Mi voltai verso l'orologio: erano le 15.45 e nevicava.
Alzai le maniche del maglione per mostrare un po' di luce alle mie braccia.
Misi l'immagine del bianco dall'altra parte del vetro in confronto con le mie cicatrici.

Ed io, io sepolto dal suo bianco,
mi specchio e non so più che cosa sto guardando.

 

Alzai gli occhi per cercare il mio riflesso.
Eccolo, è davanti a me. Sono io, o meglio, quello che resta di me.
Con un po' di concentrazione riuscivo anche a riportare alla mente la sensazione del suo calore sulla mia pelle.
Il blu dei suoi occhi spiccava come la luce delle stelle sotto i cappucci delle felpe colorate.
Il cerchio dorato intorno alla sua pupilla era raffinato e perfetto.
Potevo ancora ritrovare l'immagine del suo ciuffo biondo il qualche angolo impolverato della mia mente.
Suonava la sua chitarra seduto a gambe incrociate sul tappeto del salone di casa.
Le sue mani si muovevano dolcemente, era talmente rilassante fissarlo per ore all'opera.
Spesso, quando ero in cucina a studiare, lo sentivo cantare pezzi di canzoni diverse che si mescolavano.
I ricordi mi trascinarono in uno spazio irreale, uno spazio dove lui c'era ancora.

Ho incontrato il tuo sorriso dolce con questa neve bianca, adesso mi sconvolge.
La neve cade e cade pure il mondo, anche se non è freddo,
adesso quello che sento e ricordati, ricordami: tutto questo coraggio non è neve.
E non si scioglie mai, neanche se deve.



'Come ti senti?', disse sfiorandomi la fronte.
'Sto meglio, sei venuto alla fine', risposi.
'Mantengo sempre le promesse, soprattutto se mi interessano particolarmente'.
Sorrise.
'Grazie'.
'Non ringraziarmi, ti serve qualcosa?', domandò.
'No, sono okay'.
Si diresse verso la porta lentamente.
'Ah, una cosa'.
'Cosa?', chiesi facendo notare il mio stato d'ansia.
'Stanotte resto qui, ti preparo anche la cena', rispose uscendo dalla stanza.
Chiusi gli occhi e sorrisi.

Cose che spesso si dicono improvvisando.
Se mi innamorassi davvero saresti solo tu, l’ultima notte al mondo io,
la passerei con te mentre felice piango.
E solo io, io posso capire al mondo quanto è inutile odiarsi nel profondo.



'Ricordati che ti amo, ogni volta che toccherai il fondo cerca il mio amore', sussurrò.
'Non te ne andrai, vero?', risposi con voce tremante.
'Mai, ma tu promettimi che non lo farai più', disse accarezzando le cicatrici del mio braccio sinistro che aderiva al piumone del letto.
'Mi ami?', chiesi in lacrime.
'Sì, davvero', rispose dolcemente.
Non dissi nulla.
'Questa sarà la prova di quello che siamo insieme, non dimenticarlo mai, ti prego', disse baciandomi.
Scese la notte, il cielo e le stelle.

Ho incontrato il tuo sorriso dolce con questa neve bianca, adesso mi sconvolge.
La neve cade e cade pure il mondo, anche se non è freddo,
adesso quello che sento e ricordati, ricordami: tutto questo coraggio non è neve.
E non si scioglie mai, neanche se deve.

C'era una foto ai piedi del letto, con un biglietto.
'Ricordati di noi per sempre, ti amo'.
C'era anche la firma 'Niall' all'angolo destro in basso del foglio.
La foto era lucida, sembrava stampata da poco.
C'eravamo noi, lui abbracciato a me mentre mi baciava la guancia con un'aria buffa.
Sorridevo. Ma quella era una foto! Una stupida foto.
Cosa credeva? I ricordi possono riempire piccoli vuoti ma non una voragine.
Io avevo bisogno del suo amore vivo ogni santo giorno.
Avevo anch'io bisogno di quella stabilità che molti chiamano 'quotidianità'.



Non darsi modo di star bene senza eccezione, crollare davanti a tutti e poi sorridere.
Amare non è un privilegio è solo abilità.
E' ridere di ogni problema mentre chi odia trema.

Lanciai la spilla contro il muro con tutta la forza che avevo.
Rimbalzò e atterrò ai miei piedi con un rumore secco.
Iniziai a singhiozzare.
Avevo la sensazione di nuotare in mare aperto.
Non potevo vedere il fondo, non potevo nuotare e mettermi in salvo, non potevo fare niente.
Avevo il terrore di muovermi, avevo paura che qualcosa mi avrebbe preso dal fondo e mi avrebbe portato nel nulla più di quanto non lo fossi già.
Chiusi gli occhi e mi appoggiai sul bordo della vasca.
Era freddo come il ghiaccio ma bruciava come le ferite.



Il tuo sorriso dolce è così trasparente che dopo non c’è niente,
è così semplice così profondo che azzera tutto il resto e fa finire il mondo.

E mi ricorda che il coraggio non è come questa neve.
Ho incontrato il tuo sorriso dolce con questa neve bianca, adesso mi sconvolge.
La neve cade e cade pure il mondo, anche se non è freddo, adesso quello che sento e ricordati,
ricordami tutto questo coraggio non è neve.

Con la poca forza che mi restava aprii gli occhi lentamente e vidi le nuvole cadere sulla terra.
Tutto il paesaggio che intravedevo da un piccolo spazio tra la tenda della finestra stava andando a fuoco.
Il mondo stava bruciando per mezzo di qualcuno, proprio come me.
Non gli davo la colpa di nulla, ma mi domandavo il motivo della sua assenza.
Perchè scappare così?
Non volevo tormentarmi più, così decisi di addormentarmi definitivamente.

 

'A che pensi?', chiese Niall sedendosi vicino a me.
'Alla nostra storia', risposi ancora un po' tra le nuvole.
'Non pensare al passato, pensa ad adesso'.
'Ci proverò', dissi spostando lo sguardo verso quello che restava delle mie cicatrici.
'Andiamo a giocare con la neve?', chiese alzandosi di scatto.
'Non ti mette tristezza la neve?', chiesi.
'Da quando ci sei tu non più', rispose sollevandomi da terra.
'Bene, allora possiamo andare'.
Mi baciò come la prima volta, ma adesso era un patto che non sarebbe stato infranto da niente e nessuno.







Grazie mille per aver letto, spero vi sia piaciuta (:
Un abbraccio a tutti, Martine.

  
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