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Autore: Nikki24    20/02/2012    1 recensioni
ma che fine avevano fatto le vecchie Mary-Sue in stile Georgie e Candy Candy? Perchè sembravano tutte uscite da un osteria? Perchè parlavano come scaricatori di porto? Perchè sembravano avere come unico pensiero quello di andare a letto con questo o quel ragazzo? Perchè ogni volta che ciò accadeva il tutto veniva descritto nei limiti del ridicolo sfiorando i confini umani? Santo cielo, le mancavano i tempi delle vecchie, educate, caste Mary-Sue che si potevano trovare nei cartoni del pomeriggio. ....
Pensieri di una Mary-Sue vecchio stile... che nasconde un piccolo scheletro nell'armadio... come tutti d'altronde
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mary aprì gli occhi verdi e agguantò il cellulare con la mano delicata, lo portò al viso e controllò l'orario: le nove e mezza del mattino. Era l'orario perfetto: né troppo presto né troppo tardi, ma d'altronde tutto nella sua vita era sempre perfetto. Scostò la coperta di seta color salmone e scese dal letto infilando i piedi in due eleganti ciabatte salmone. 
Anche appena sveglia Mary aveva sempre un aspetto meraviglioso: i capelli le scendevano sulla schiena in morbide e perfette onde (malgrado si fosse appena alzata dal letto) e non perdevano mai il loro intenso color cioccolato con riflessi ramati (o almeno così recitava la scatola della tinta “cioccolato con riflessi ramati sempre perfetto”); sul suo viso non v'era traccia di occhiaie o sonno impastato, no aveva l'aspetto di una che ha passato ore per creare il giusto mix tra correttore e cipria; infine la sua leggera camicia da notte era quanto di più vicino si potesse trovare ai disegni di un manga e quanto di più lontano potesse esistere ad normale abbigliamento da notte. Era anch'essa di color salmone, leggera, trasparente e di pizzo. 
Per qualunque altra persona sarebbe stato impossibile avere il suo aspetto, non solo la mattina ma anche dopo aver passato un intero pomeriggio impellettandosi... ma lei era una Mary-Sue... e cosa volete che sia per una Mary-Sue la sempice perfezione? Per lei che possedeva pelle perlacea, forme assolutamente proporzionate, le famigerate curve al posto giusto e gli occhi brillanti che cambiavano con tempo e umore... era solo ordinaria amministrazione. Una Mary-Sue non ha nessun difetto (nemmeno il più piccolo), non ha nulla delle persone normali, non è nemmeno lontanamente plausibile, realistica o interessante... e la nostra non è diversa, se non chè almeno un po' cercheremo di renderla degna d'interesse, ma fisicamente è proprio come tutte le appartenti alla sua categoria. 
Mezz'ora più tardi, dopo le normali norme ingeniche come la doccia, Mary era seduta al tavolo della cucina a fare colazione con un toast. 
Perfino il più piccolo dettaglio presente in casa sua denotava perfezione. 

Si alzò e si portò davanti allo specchio per ammirarsi ancora una volta: sui boccoli scuri era posato un cerchietto verde acqua con un fiocchetto laterale; un leggero maglioncino dello stesso verde che, come ogni altro suo capo, le faceva risaltare le forme; un paio di jeans chiari e delle zeppe con i lacci dell'oramai noto verde. In sintesi: una qualunque, perfetta, marysueggiante ragazza. Si rimirò per bene e poi andò a sedersi alla scrivania. Aprì il portatile, con una mano dalle unghie perfettamente smaltate, ed entrò su internet. Digitò “Fastidious notes” sul motore di ricerca e cliccò sul primo risultato: l'accolse una home page verde chiaro con il nome scritto in eleganti caratteri neri. Era un masochistico senso d'ironia che spesso la spingeva a controllare quel sito.
Un sito di ironiche e divertenti recensioni negative a pessime fanfictions. Molte volte trovava una sua pari ridicolizzata su quelle pagine, fatta a pezzi e smontata dalle affilatissime penne dei recensori, difese debolmente dalle creatrici. Era consapevole di far parte di tale categoria, ma rideva comunque poiché anche una Mary-Sue può essere caratterizzata. Continuava a leggere rigo dopo rigo: si rendeva conto di quanto qualunque lettore odiasse il suo personaggio, di come fosse quasi sempre un riflesso della scrittrice di turno. Da tempo aveva deciso di ribellarsi alle normali consuetudini: niente caratterizzazione, psicologia dello spessore di una sottiletta, nessun difetto, inutilità assoluta, paturnie mentali al limite del ridicolo e... in somma tutto ciò che ci si sarebbe aspettato da lei. Per quanto riguardava i difetti: aveva un senso dell'orientamento pari a zero, era la persona meno ginnica e atletica del mondo, era timida e diffidente, non imparava dai propri errori ed era inguaribilmente masochista. Passava molto tempo a leggere e interrogarsi su questioni più o meno filosofiche... finendo sempre per rinchiudersi in un estrema depressione che spesso trascorreva con la sua scorta di Jack Daniel's.
Rigo dopo rigo si stava avvicinando alla fine della recensione e nasceva anche qualche domanda: ma che fine avevano fatto le vecchie Mary-Sue in stile Georgie e Candy Candy? Perchè sembravano tutte uscite da un osteria? Perchè parlavano come scaricatori di porto? Perchè sembravano avere come unico pensiero quello di andare a letto con questo o quel ragazzo? Perchè ogni volta che ciò accadeva il tutto veniva descritto nei limiti del ridicolo sfiorando i confini umani? Santo cielo, le mancavano i tempi delle vecchie, educate, caste Mary-Sue che si potevano trovare nei cartoni del pomeriggio. 
Mary chiuse il computer e si diresse ad un armadietto della cucina. Era un armadietto particolare perchè era difeso da un lucchetto e la chiave la teneva lei appesa al collo. Spalancò gli sportelli: due intere mensole piene di bottiglie di Jack Daniel's disposte in modo ordinato, i successivi due scaffali erano pieni di droghe dei più svariati tipi ed in cassetto vi erano sirighe, lacci emostatici e accendini. Agguantò una bottiglia, una dose di eroina, un laccio e una siringa. Richiuse gli sportelli e tornò in camera per farsi sul letto. Nessuno lo avrebbe mai scoperto, e anche se fosse accaduto... chi avrebbe mai potuto credere che proprio lei, una classica Mary-Sue, potesse essere una drogata dipendente dal Jack Daniel's? Era proprio comoda come copertura, la perfezione.

***
Beeeene.... vi ringrazio per essere arrivati fin qui... se volete lasciare una recensione ance piccina picciò sappiate che è graditissima, ma se non vi va vi ringrazio comunque per aver letto. Un bacione Nico
   
 
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