Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |       
Autore: youknowmycoffeeorder    21/02/2012    15 recensioni
Kurt Hummel è un ragazzo studioso che ama follemente leggere. I libri per lui sono i suoi migliori amici. Ogni pomeriggio si reca alla biblioteca del paese per potersi rilassare immergendosi tra le pagine di qualche romanzo, ma, un giorno, un incontro con qualcuno di speciale cambierà ogni cosa.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

 

I libri servono a capire e a capirsi,
e a creare un universo comune anche in persone lontanissime.

~Susanna Tamaro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amava rifugiarsi nelle pagine dei libri: li considerava i suoi migliori amici. Ogni pomeriggio, dopo la scuola, si recava alla biblioteca del paese e ne divorava uno dopo l'altro. Immergendosi in essi riusciva a scacciare tutte le preoccupazioni. Tutta la sua concentrazione era limitata a quei caratteri in stampatello, impressi sulla ruvida carta.

 

 

-Kurt! Che fai oggi?-

Quella era l'unica domanda che la sua amica Delia gli poneva da settimane ormai e la risposta era sempre la stessa. -Oggi torno in biblioteca. Sai, devo finire quel libro di cui ti parlavo stamattina.-

-Possibile che tu preferisca stare tutto il giorno incollato ai libri, piuttosto che passare del tempo con me o Amy? Non ricordo nemmeno l'ultima volta che siamo usciti insieme.- protestò Delia.

-Mi dispiace. Ci possiamo vedere questo fine settimana?-

Delia scrollò le spalle. -Vedrai: troverai comunque una scusa per non venire.-

-Prometto che questa volta non vi darò buca. Magari vado prima in biblioteca e poi ci troviamo...-

-Vedi come sei? Hai solo quello in mente! Cosa ci trovi di così esilarante? Sentiamo! Io mi stanco dopo cinque secondi! Mi limito a sfogliarli a casaccio! Invece tu sembri così... preso!Tanto da preferirlo a noi!-

Kurt si morse il labbro, scuotendo la testa. -La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliargli a caso, come fai tu, è sognare.-

Delia corrugò la fronte. -Eh?!-

-Schopenauer.- rispose Kurt quasi scandalizzato dal fatto che l'amica non sapesse essere una sua citazione.

-Non so di che stai parlando.-

-Lo abbiamo studiato un mese fa.- replicò il ragazzo.

-Come non detto. Lascia perdere Kurt. Tu vai a scervellarti su quei cosi, come se non fosse già abbastanza sorbirsi letture a scuola! Io me ne vado con Amy al cinema. Ci si vede...- sbatté forte l'armadietto, issandosi la tracolla in spalla. -Oh! Se cambi idea fammi un fischio. Anche se non mi aspetto di vederti.- aggiunse secca.

-Delia.- tentò di chiamarla Kurt, ma lei non si voltò di nuovo.

 

 

 

Kurt raggiunse la biblioteca al solito orario. Oltrepassò il portone di legno intagliato che le conferiva un aspetto antico e consumato: dall'atrio si intravedevano uno scalone di marmo che conduceva al piano superiore e un ampio salone circolare, sovrastato da un'imponente cupola. Era un enorme alveare, una sorta di labirinto di scaffali. Non c'era molta gente quel giorno, solo i soliti due-tre studenti che si ritrovavano per studiare.

Kurt dovette fare alcuni tentativi prima di trovare il corridoio e lo scaffale esatto dove aveva riposto il libro. Si sedette sul freddo pavimento, appoggiando la schiena al mobile e inforcando gli occhiali da vista.

Non riusciva proprio a capire come Delia e le altre sue amiche non cogliessero la bellezza della lettura. Era il modo più gradevole e rilassante per svagarsi.

 

Gli bastò aprire il libro per scordarsi del posto in cui si trovava. Si sentiva come dentro una bolla, isolato dal resto del mondo. C'erano solo lui e i personaggi del suo libro.

Il tempo scivolò via come un sogno. Pagina dopo pagina veniva catturato sempre più dalla lettura.

Per ore si abbandonò a quello che lui definiva un incantesimo, finché, all'improvviso, qualcosa di pesante non lo colpì sulla nuca, riportandolo alla realtà.

-Scusami!-

Kurt si girò di scatto allungando il collo e massaggiandosi la testa. Un ragazzo lo fissava dall'altra parte dello scaffale: aveva spinto troppo forte un libro, da far caderne altri dalla parte opposta.

Pochi secondi dopo lo vide emergere nella sua fila, ma non gli diede importanza, occupato com'era a cercare di rimettersi in piedi.

-Mi dispiace tanto. Li stavo solo sistemando e... Non ti avevo visto.- si scusò il ragazzo raccogliendo i libri che aveva fatto cadere.

-Ovviamente.- ribatté acido Kurt aiutandolo a recuperare i volumi. -Insomma, non si può nemmen...- non riuscì a completare la frase.

-Mi dispiace.- ripeté l'altro.

-Ehm... non preoccuparti. È tutto ok, tranquillo.- aggiunse cambiando immediatamente tono, quasi balbettando.

Il ragazzo di fronte a sé aveva dei folti capelli ricci, grandi occhi color caramello lievemente celati dalle lenti degli occhiali e una barba appena accennata. Era davvero bellissimo.

-Da' pure a me.- disse indicandogli i volumi che Kurt teneva ancora stretti al petto.

Kurt tese il braccio porgendoglieli, imbambolato.

-Lavori qui?- chiese poi istintivamente indicandogli il cartellino che aveva al petto, per interrompere il silenzio imbarazzante che si era venuto a creare.

L'altro annuì. -Mio padre è il proprietario. Lavoro qui da qualche mese. Non dirmi che non mi hai mai visto!- esclamò ridendo.

-A dire il vero no. Sai, non ho mai preso in prestito un libro. Mi sono fermato sempre qui per leggerli...- spiegò Kurt. -Lo so, lo so! Dovrei farmi una di quelle tessere e poi leggere a casa ma... qui sto più tranquillo e quindi...-

-Non giustificarti con me. E comunque lo so, ti vedo ogni pomeriggio. Solitamente preferisci rintanarti nella zona ovest. Ti addentri tra gli scaffali e ti siedi a terra a leggere. Rimani concentrato, nulla può minimamente distrarti.-

Kurt sgranò gli occhi. -Lo faccio davvero?-

-Oh si. Nemmeno quando qualcuno tenta di prendere una lettura dallo scaffale di cui ti sei appropriato, ti scosti.- proseguì sogghignando.

Kurt arrossì appena, abbassando la testa. -Wow. Non me ne rendo nemmeno conto.-

-A meno che qualcuno non ti faccia accidentalmente cadere dei libri sulla testa.- aggiunse ironico.

Kurt sorrise. -Vero.-

-Vuol dire che quello che leggi ti prende. Succede anche a me. 'I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro.'-

-E' una frase bellissima...- sussurrò Kurt, continuando a passare l'indice sulla ruvida copertina del libro.

-Carlos Ruiz Zafon. È il mio scrittore preferito. Ho notato che piace anche a te, ma evidentemente non hai ancora letto quello che, a mio parere, è il migliore di tutti: 'L'ombra del vento'. Te lo consiglio.-

-Si, lo adoro. È anche il mio scrittore preferito. Credo che sarà il prossimo libro che leggerò allora: con quella frase. mi hai conquistato. D'altronde qualsiasi cosa lui scriva mi sembra poesia.-

-Sai noi interpretiamo i libri a seconda di come siamo, a seconda della nostra storia e sensibilità. Magari siamo attratti da certi libri invece che da altri perché ci identifichiamo e troviamo qualcosa di noi. Per scoprire qualcosa di più di noi stessi attraverso i protagonisti, che per vari aspetti ci somigliano, con problemi simili ai nostri e compiono un percorso in cui ci possiamo riconoscere. Leggendo un libro spesso scopriamo lati di noi che non conosciamo, ed emozioni che non sapevamo di provare. I libri, attraverso le parole, l'immaginazione, sono capaci di portarci oltre i confini della nostra mente.-

Kurt lo fissava a bocca semi dischiusa, concentrato. -Già.- fu tutto quello che riuscì a dire.

Il ragazzo gli sorrise. -Beh, ti lascio alle tue letture. Altrimenti quando incomincio a parlare non mi fermo più e i miei discorsi diventano alquanto irritanti e noiosi.-

-Io li trovo interessanti invece.-

Il riccioluto scosse la testa. -Se hai bisogno di alcuni consigli su qualche buon libro da leggere non esitare a chiamarmi. Ehm...?-

-Kurt.-

Il ragazzo gli fece un cenno col capo, dirigendosi verso il bancone. Prima di svoltare l'angolo si girò di nuovo verso di lui. -Io sono Blaine comunque.-

 

 

 

 

N/A

 

Eccomi qui con l'ennesima Klaine. Stanotte ho sognato che Kurt e Blaine si incontravano in una biblioteca e da qui... beh ne è venuta fuori una FF!

Ho già la storia più o meno in mente. Spero di riuscire a portarla avanti.

Questo è solo un breve prologo.

Kurt potrà sembrare noioso, lo so, ma forse non avrà questa 'fissa' per i libri ancora per molto... immaginate il perché u_u ahah

 

Kurt e Blaine sono gli unici personaggi di Glee che utilizzerò nella mia storia. Gli altri sono frutto della mia fantasia xD

 

Beh, Kurt e Blaine sapete come sono (LOL) anche se dovete un attimo pensarli con 'uno stile diverso'. Della serie:

 

 

 

Kurt:

 

Blaine:

 

mentre Delia nella mia mente è così:

Si, come Malese Jow (che io venero *w*)

 

In ogni caso mi farebbe piacere sapere che ne pensate :)

Un abbraccio, Giulia.

  
Leggi le 15 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: youknowmycoffeeorder