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Autore: Willow Whisper    21/02/2012    0 recensioni
-Buon Natale, Billy-.
Sarah teneva tra le mani un solo regalo, i capelli erano grigi all'altezza delle tempie e delle rughe leggere le erano spuntate agli angoli della bocca e intorno agli enormi occhi scuri.
(Ff arrivata seconda al contest "Christmas vamps!" indetto dal CoS.)
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Billy Black, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'Questioni di famiglia♥'
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From now on
Questa ff é arrivata seconda al contest Christmas vamps! indetto dal Collection of Starlight.
Note personali: Questa coppia mi ha messo davvero in crisi, ma ho preferito tentare con la prima scelta che mi é toccata piuttosto che con la seconda (non che mi fosse andata meglio, comunque!). Non ho mai scritto qualcosa dedicato interamente a Billy e a sua moglie Sarah, quindi immagino che come primo tentativo sarà un po' pietoso.
La serie di flashback mi sembravano l'ideale per creare una specie di "atmosfera nostalgica". Non ho niente da dire, davvero, ma spero che questa fanfiction possa andar bene anche così.
Auguro una buona lettura a chiunque avrà voglia di dare un'occhiata alla mia storia.



From now on

"Years went by and nothing changed,
Gli anni sono passati e nulla è cambiato
the love we shared just stayed the same,
 l'amore che provavamo è semplicemente rimasto lo stesso
as hair grew grey on top of our heads,
nonostante i capelli siano diventati grigi sulle nostre teste
Every night I'd quietly say: from now on,
ogni notte io ti dirò dolcemente: d'ora in poi,
from now on we'll be, you and me"
    d'ora in poi saremo solo io e te


A Billy la neve non era mai sembrata abbondante come quell'anno. 
C'erano blocchi del traffico cittadino ovunque, e Sarah si era intestardita a uscire comunque, per trovare quel maledetto trenino telecomandato che Jacob aveva chiesto con tanta insistenza prima che arrivasse la vigilia di Natale.
L'uomo le aveva consigliato di dare un'occhiata in qualche centro commerciale a Port Angeles, dato che nessuno dei piccoli negozi di Forks fosse fornito nel modo più adeguato per simili occasioni.
-A dire il vero-, gli rispose Sarah ridendo, mentre s'infilava per bene cappotto e guanti, - ad ogni Natale questa cittadina si svuota completamente per la corsa ai regali nelle città più vicine-.
E detto questo uscì, dopo aver schioccato un rapido bacio sulle labbra di Billy.

Jacob stava riempendo il piccolo albero spoglio di addobbi natalizi, nell'angolino più spazioso della loro minuscola casa. Billy trascinò lentamente la sedia a rotelle sulle assi di legno scricchiolanti e si avvicinò abbastanza da poter sbirciare oltre le sue spalle.
A dire il vero, nessun Natale era stato più lo stesso da dieci anni a quella parte.
Sarah, coi suoi sorrisi, le decorazioni fai da te sparse per tutta casa, i dolci cucinati all'ultimo minuto ed i cori con le bambine... il Natale se l'era portato via quel giorno in cui era uscita per trovare il giocattolo chiesto da Jake e per colpa del quale non era piùù tornata indietro.
A volte, Billy immaginava di sentirla rientrare, trionfante, agitando tra le mani un enorme scatola già incartata dalla commessa del negozio, accennando la sua buffa "danza della vittoria" e avvicinarsi a lui per dargli un bacio che non sarebbe stato l'ultimo; Sarah avrebbe posato quel regalo sotto un albero che pareva immenso, pieno di vita, luci e calore, poi si sarebbe voltata di nuovo a guardarlo e avrebbe detto qualcosa come "I bambini ora saranno tutti contenti", prima di correre in cucina per tirar fuori dal forno i biscotti già mezzi bruciati.
- Bello, eh?- la voce di Jake costrinse il vecchio a tornare alla realtà.
In un solo attimo era svanita la sua visione di un mondo che s'era andato a sgretolare troppo rapidamente, per tornare alla vita vuota e grigia di sempre.
-Mh?- Billy si tese in avanti e borbottò -Questo albero mi sembra un tantino troppo storto, non trovi, Jake?-.
Il ragazzo rise e disse, alzandosi in piedi - Nah...guardalo bene! E' sicuramente meglio dell'anno passato, Billy- si zittì per ammirare la sua opera, poi disse -Naturalmente era molto più bello quando c'era la mamma-.
L'uomo notò il figlio tendersi un secondo, come se le sue stesse parole gli avessero riportato alla mente qualche ricordo spiacevole, poi con un gesto veloce si infilò una vecchia felpa sbiadita e balbettò -Vado a casa di Charlie, per ringraziarlo e fargli gli auguri-.
Billy sospirò e iniziò a dire -D'ccordo, ma non fermarti troppo a chiacchierare come tuo solito...-, ma il giovane era già corso fuori.

Era stato Charlie a dargli la notizia. Qualunque informazione che riguardasse la riserva passava per la centrale di
polizia in cui lavorava l'amico.
Billy non fu neanche in grado di ascoltare tutto con precisione. La sua mente era stata in grado di incanalare soltanto due o tre parole decisive: "Un terribile incidente...l'altra auto ha slittato sul ghiaccio...mi dispiace, Billy".
Era finito tutto.
Tutto.

Fuori stava nevicando. Doveva aver iniziato da poco.
Billy si sistemò vicino alla piccola stufa con cui era solito scaldarsi i piedi e accese il televisore per guardare chissà quale squallido quiz a premi.
Se Sarah fosse stata in vita non avrebbe fatto nulla di simile; avrebbe, al contrario, passato il tempo a ripeterle che l'amava, come faceva ogni sera quando ancora esisteva qualcosa per cui vivere davvero.
"D'ora in poi saremo solo io e te", gli aveva detto lei un giorno, senza sapere che quella promessa non l'avrebbe mai mantenuta.

- Buon Natale, Sarah-.
L'uomo si lasciò sfuggire una lacrima, lasciandole percorrere una via segnata dalle rughe sul proprio volto stanco, poi si addormentò.

-Buon Natale, Billy-.
Sarah teneva tra le mani un solo regalo, i capelli erano grigi all'altezza delle tempie e delle rughe leggere le erano spuntate agli angoli della bocca e intorno agli enormi occhi scuri.




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"Sarah teneva tra le mani un solo regalo, i capelli erano grigi all'altezza delle tempie e delle rughe leggere le erano spuntate agli angoli della bocca e intorno agli enormi occhi scuri.
"
La fanfiction è scritta con una sintassi non complessa, che si legge con piacere, senza difficoltà, ma che ha la pecca di scadere alcune volte in un tono tipico del parlato. Sono queste forme che rendono lo stile da semplice – e quindi gradevole – a “sempliciotto”. Ci sono un po’ di imperfezioni anche grammaticali, per la maggior parte distrazioni, che si sarebbero potute evitare con una semplice rilettura.
Per quanto riguarda la trama, questa è, come i già citati stile e sintassi, semplice: Billy si ritrova a pensare all’ultimo Natale di Sarah, con un alternarsi di presente e passato; la conclusione è piuttosto angst (con la morte del Signor Black), ma ben si adatta ai toni tristi e malinconici di tutta la storia.
La semplicità, che è sia il punto forte che il tallone di Achille in questa fanfiction, esprime bene il rapporto tenero e quotidiano dei due personaggi: Sarah e i suoi biscotti, Sarah e i regali per i bambini, Sarah e gli addobbi per la casa. Questa dolcezza del passato si scontra con la tristezza che pervade Billy nel presente, mentre osserva gli sforzi di Jake intento a ornare l’albero di Natale.
Gli obblighi sono stati ben rispettati: la citazione che apre la storia sembra anche chiuderla, e ha un richiamo ai capelli grigi di Sarah nella conclusione, inoltre risulta centrale la sensazione che Billy ha di aver perso il futuro con sua moglie.
La coppia, quasi inutile dirlo, è ben sviluppata nel suo insieme: l’autrice ha deciso di rappresentarla attraverso frasi, piccoli momenti capaci di ricostruire il rapporto di Billy e Sarah.
Nell’insieme la fanfiction è una piacevole flash! natalizia; un po’ malinconica, ma comunque gradevole.


1. Lessico; grammatica: a) correttezza verbale - b) punteggiatura 8
2. Trama e originalità 7
3. Rispetto e utilizzo degli obblighi 8
Totale: 23/30 Media: 7.6



















   
 
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