~ Gelosia ~
 

Eccola.
Eccola lì, sempre attaccata a lui, ad Ivan.

Ed io, Alfred, sono geloso. Diamine, se lo sono.

Perchè lei riesce a consolarlo, sempre.

Perchè lei riesce a farlo arrossire, sempre.

Perchè lei gli tiene compagnia quando è solo, sempre.

Perchè lei non manca mai a casa sua, sempre.

Sempre.

Perchè non posso prendere io il suo posto?

Io sono meglio di quella sgualdrina! Certo che sì!

In questo momento Ivan è seduto davanti a me, e con lui c'è l'ostacolo.

Sì, l'ostacolo. Un maledetto ostacolo tra me e Ivan.

Oh.

Il mio amato russo si è alzato. Sta andando in cucina, con lei.

Dannazione, la odio!

Io rimango al mio posto, e finalmente lui ritorna, senza la sciacquetta.

Allora decido di fare quello che è giusto.

Mi dirigo in cucina, con la scusa di avere sete, e me la ritrovo davanti.

Troia.

Ecco quello che è.

Poi, la mia rabbia aumenta, fino a scoppiare dentro di me.

Con il viso vermiglio dalla rabbia, l'afferro per il collo e la sbatto con violenza al muro, urlando.

-FOTTUTA VODKA!-

Libero la mia furia e, dopo questa esclamazione, per terra ci sono tanti piccoli cocci di vetro, immersi in quel liquido trasparente che tanto detesto.

Mi giro verso la porta, respirando affannosamente, e vedo Ivan sulla soglia, che mi fissa con uno sguardo indecifrabile.

-Kol kol.-

Dice solamente.

Ah, ma non erano quelle strane parole che pronunciava quando si arrabbiava di brutto?

Si avvicina a me, afferrandomi con la delicatezza di un elefante dal colletto e guardandomi con quel suo sguardo inquietante e con un sorriso pauroso stampato in volto.

 

Okay, sono nella merda.

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