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Autore: gemellina    27/09/2006    11 recensioni
“Ron, non voglio più sentir parlare di cavolini!” “Non li nominare per l’amor del cielo!” Cosa succederebbe se per colpa di una cena troppo pesante Ron non riuscisse a prendere sonno?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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caolini

La serata era stata piuttosto pesante, visto che la signora Weasley aveva avuto la brillante idea di invitare un paio di persone a cena senza che ce ne fosse la necessità.

Naturalmente a sgobbare erano stati Harry e Ron e potevano dire di aver preparato loro i ¾ della squisita cena che gli inviati avevano avuto l’onore di mangiare.

Lava i cavolini, taglia i cavolini, cuoci al vapore i cavolini, sogna i cavolini…

Eh già! Ron era arrivato al punto di sognarli e infatti quando a fine cena stava parlando con Remus ed Harry di Quidditch immaginò che i due interlocutori fossero cavolini giganti.

 

“Ron, non voglio più sentir parlare di cavolini!”

“Non li nominare per l’amor del cielo!”

 

Stavano salendo le scale per arrivare nella loro camera e cercare di prendere sonno, anche se sapevano bene che con una cena pesante ma buona come quella non avrebbero chiuso occhio tanto facilmente.

 

Infatti quando Ron posò il suo capo sul cuscino avvertì semplicemente un senso di pesantezza e quando chiudeva gli occhi milioni di cavolini danzanti apparivano nella sua mente degenerata.

 

Non posso non dormire per degli stupidi cavolini

 

Pensiero corretto e ben formulato, così decise di andare in cucina e prepararsi una qualche tisana per cercare di dormire.

Voleva semplicemente qualcosa che gli alleggerisse quello stato di pesantezza che lo stava facendo impazzire.

 

Scese le scale e quando arrivò in cucina qualcos’altro gli occluse anche le vie respiratorie.

Hermione era sdraiata sul divano che leggeva un libro…

Ma ad occludergli le vie respiratorie non era la visone di Hermione che leggeva un libro, ma era Hermione in sé… bellissima come sempre e forse ancor di più del normale visto che credeva di non essere vista da nessuno e si crogiolava nella sua naturalezza.

 

Ron fu tentato di tornare in camera a dormire, per non disturbare Hermione, ma una trave lo ingannò ed Hermione fu destata dal silenzio.

“C’è qualcuno?”

Non riusciva a parlare, ma cosa ben più importante non riusciva mai a dire qualcosa di intelligente quando era solo con lei.

La amava dal secondo anno, tra settimane sarebbe iniziato il settimo e lui era ancora lì ad amarla da lontano.

Stupido

 

“Scusa, sono io!”

 

Sei bellissima

 

“Come mai ancora sveglio?”

 

Poteva dirle dei cavolini? Poteva dare loro la colpa? Ma pensandoci bene, perché dare la colpa a degli ortaggi?

Era più che felice di essere in quella situazione con la sua Hermione…

 

“Volevo una tisana, la cena è stata così pesante che non riesco a chiudere occhio!”

 

Non riesci proprio a fare a ameno di dire frasi cretine…

 

“Neanch’io riesco a chiudere occhio!”, disse sorridendo, “e se preparassi una tisana per entrambi?”

 

Ron annuì come inebetito e si deliziò nel vedere i gesti aggraziati della sua principessa

Candida nella sua camicia da notte con i boccoli castani che le ondeggiavano sulle spalle, aveva piedini da fata e per Ron non camminava come ogni essere umano… lei era fatta d’etere, era troppo bella per essere come le altre ragazze.

Lei era Hermione Granger ed era fuori dal comune.

 

Tornò a sedersi sul comodo divano e fece segno a Ron di accomodarsi vicino a lei.

Deglutì nervosamente, quando Hermione non doveva andare ad Antiche Rune o fare una ricerca di 75 cm per Piton era sicuramente più rilassata.

 

“Leggevi Storia di Hogwarts?”

 

Sapeva che doveva dosare bene le parole per farle una domanda, ma Ron non badava mai a queste cose, era troppo genuino ed ingenuo per pensarci.

 

Hermione si sarebbe sicuramente infuriata.

 

“No, la mia fiaba babbana preferita!”, rispose lei placidamente accarezzando la copertina dura del libro.

 

“Di cosa parla?”

 

“E’ la storia di una principessa che per colpa di una strega cattiva viene fatta cadere in un sonno profondo e solo il vero amore potrà risvegliarla…”

 

Gli occhi di Hermione si illuminarono.

 

“E come riesce il suo vero amore a risvegliarla da quel sonno?”, chiese Ron incuriosito.

Doveva essere una fiaba veramente bella per piacere ad Hermione in quel modo.

 

Fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

Il fischio della tegliera li distolse ed Hermione andò a versare il liquido caldo in due tazze.

 

 Si accomodarono al tavolo e iniziarono a sorseggiare la tisana alle foglie di timo e valeriana.

 

“Tu non hai mai letto nessuna fiaba babbana?”, chiese Hermione improvvisamente, distogliendo Ron dai suoi impuri pensieri.

 

“No, non sapevo neanche cosa fossero!Ancora devi dirmi come riesce il suo vero amore a svegliarla dal sonno…”

 

Abbassò il capo imbarazzato.

 

“La bacia!”, disse con occhi sognanti “ e poi le dice che la ama!”

Nascose il viso arrossito dietro la tazza e bevve il liquido tutto d’un sorso.

 

“Buonanotte Ronald!”, gli disse scompigliandogli i capelli amorevolmente.

 

C’era una volta...

 

“ ‘notte Herm…”

 

Hermione salì le scale e scomparve nel buio che avvolgeva la casa; Ron rimase lì con la tisana, finchè i suoi occhi si poggiarono sul libro de La Bella Addormentata nel Bosco.

 

...e vissero per sempre felici e contenti…

 

Chiuse il libro e con un bellissimo sorriso sulle labbra tornò a dormire, sognando di draghi, castelli incantati, streghe cattive e principesse e la più bella assomigliava a lei…

 

…Hermione…

 

                                                        *

Nonostante la cena di proporzioni esorbitanti della sera prima, Molly Weasley non aveva nessuna intenzione di dedicarsi alla preparazione di un pranzo leggero e infatti eccoli di nuovo lì, Harry e Ron prontissimi e assonnati per preparare un altro megagalattico pranzo.

 

Il pensiero dei cavolini stava diventando quasi più presente e temuto del pensiero di Voldemort….

 

Harry ne era provato.

 

La preparazione procedeva per il meglio, i cavolini non si erano ancora visti… avevano semplicemente pulito un’ingente quantità di pannocchie.

 

Quando ebbero finito, Harry si rinchiuse in bagno e Ron si buttò sul divano.

 

Pulire le pannocchie, preparare il purè e fare quelle altre mille cose era stato spossante e odiava Fleur e suo fratello, perché se lui ed Harry erano costretti a cucinare era perché sua madre era troppo presa dai preparativi del matrimonio.

 

Dannati Francesi…

 

“RONALD!”, l’urlo disumano di Molly Weasley lo ridestò dai suoi mesti pensieri sui francesi e sporse la testa in avanti affinché la madre lo vedesse e gli impartisse altri ordini.

 

Cavolini in arrivo? Voglio morire…

 

“Il pranzo è pronto, ma non vedo Hermione… vedi se dorme ancora, e se è così svegliala con dolcezza non in maniera rude come tuo solito… e dì ad Harry e Ginny di scendere e stai attento alle scale, Fred e George ti hanno preparato uno scherzetto…”

 

“Ma mamma, così ci hai distrutto il divertimento!”

La voce di uno dei gemelli.

 

Ron annuì e pian piano salì le scale, stando bene attento all’innocente scherzo dei gemelli… avrebbe potuto riempirsi di colla e piume se sua madre non lo avesse avvertito.

 

Un giorno la pagheranno…

 

Quando Ron arrivò davanti la porta della stanza di Hermione, il suo cuore iniziò a tamburellare e temette che il suo petto si squarciasse.

 

C’era una volta…

 

Aprì piano la porta e la vide dormiente tra le lenzuola, il viso disteso e i lunghi capelli boccolosi le accarezzavano le guance e le scendevano morbidi lungo le spalle.

 

Come una principessa…

 

Si avvicinò piano piano al capezzale, mentre temeva che si svegliasse per il troppo rumore dei battiti del suo cuore impazzito.

 

Senza neanche accorgersene posò le sue labbra su quelle morbide e invitanti di lei.

 

Cosa stai facendo?

 

 La sentì mugugnare qualcosa, e poco dopo aprì gli occhi, lui era ancora lì che l guardava come imbambolato.

 

“Mi hai baciata?”

 

“Si!”

 

E il principe baciò la sua principessa…

 

Hermione si aprì in un grande sorriso, e lui divenne rosso come i suoi capelli.

 

“Ce ne hai messo di tempo…”

 

Aspettava solo che io la baciassi? Da non credere….

Ed io che credevo che mi detestasse!!!

 

“Ti amo”

 

Gli disse avvicinando le sua labbra a quelle del ragazzo.

 

“Ti amo anch’io!”

 

E vissero per sempre felici e contenti...

 

 

                                               The End

 

­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­

Ok Ok… è la prima one-shot che dedico alla coppia Hermione/Ron e non so davvero cosa ne sia venuto fuori, chiedo umilmente perdono ai fans di questa coppia.

Ma se ho scritto ciò un motivo c’è, è dedicata interamente alla dolcissima redRon nel giorno del suo compleanno.

Spero sia di tuo gradimento!!!

E adesso, ‘O voi che avete letto… che ne dite di lasciare un commentino? ^______^

Kisses

 

  
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