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Autore: GiuliV    22/02/2012    3 recensioni
“Stai bene?” domandò fintamente interessato Sebastian.
“Si, amico grazie” gli sorrise grato comunque.
“Oh” sussurrò l’altro come se avesse compreso qualcosa.
“Cosa oh?” si difese immediatamente Nick
Niff ad alto tasso di idiozia
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Warblers/Usignoli
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rise di sé. Si, lo fece di cuore perché ripensò alla rovinosa caduta dalle scale di Trent quella mattina.
Lo fece anche perché Thad era davvero più nevrotico del solito da quando gli avevano appioppato Sebastian Smythe come compagno di stanza e in quel momento stava sfogando tutta la frustrazione su un povero primino che aveva fatto lo sgarbo di guardarlo per un minuto più a lungo del dovuto.
Ma lo fece soprattutto perché aveva fatto una cosa di cui non si sarebbe mai creduto capace. Aveva guardato e conseguentemente apprezzato il sedere del suo compagno di stanza. Ebbene lo stoico, quanto eterosessuale (o era quello che credeva fino a qualche settimana fa) Nick Duvall lo aveva fatto davvero.
Una mattina infatti, come del resto accadeva sempre dal quando lo avevano messo nella stessa stanza con il suo migliore amico, Jeff aveva avuto la brillante idea di uscire con un asciugamano, e con solo quello addosso, dal bagno dopo essersi fatto una doccia.
Si chiese se fosse la conseguenza del fatto che era stata la prima cosa che aveva visto appena aveva aperto gli occhi, o perché Sebastian da quando conosceva Blaine non faceva altro che parlare del suo “arrapante sedere”, per citare, ma qualunque essa fosse, era da quella mattina che non riusciva nemmeno a ricordarsi dove la classe di storia si trovasse tanto era perso nelle sue elucubrazioni sul maledettamente “arrapante sedere” di Jeff, sempre per citare.
 
Era seduto alla caffetteria quando Smythe lo trovò.
“Duvall, sono ore che Thad ti cerca, dobbiamo mettere a punto il numero per le regionali” gli riferì, prendendo posto vicino al lui con una tranquillità che fece presupporre la sua totale intenzione di disobbedire agli ordini del suo compagno di stanza. Nick non rispose. Non ce ne era bisogno.
“Stai bene?” domandò fintamente interessato Sebastian.
“Si, amico grazie” gli sorrise grato comunque.
“Oh” sussurrò l’altro come se avesse compreso qualcosa.
“Cosa oh?” si difese immediatamente Nick
“Niente, mi chiedevo solo quando lo avresti capito” sorrise maliziosamente.
“Capito cosa? E non guardarmi con quella faccia da piovra. Sei quanto mai inquietante”
“Che faccia hanno le piovre, Duvall?” chiese sviando l’argomento, che  Nick scommise la sua mano, avrebbe usato contro di lui. Prima o poi.
“La tua, Smythe. Ora dimmi, perché hai sussurrato quel dannato ‘oh’, aggiungendo un non tanto velato ’mi domandavo quando lo avresti capito’?”
“Sono un bastardo, dolcezza ma non un cretino”
“Strano, avrei detto entrambi. E non chiamarmi dolcezza” sbraitò l’altro iniziando a prendere seriamente in considerazione l’opzione di andare da Thad a provare.
“Hai ragione quel nomignolo lo userà solo Jeff non appena gli dirai che enorme sbandata tu ti sia preso per quei suoi virginei capelli biondi”
“Cosa?- a Nick andò di traverso il caffè- Tu vaneggi. Jeff? E’ il mio migliore amico e a me, così come a lui piacciono le ragazze. Perciò sei fuori strada, Holmes” proseguì, continuando a tossire incessantemente.
“Oh, si certo. Siete etero così come io non cerco disperatamente da più di tre mese di infilarmi nelle maledette mutande di Anderson- alzò gli occhi al cielo l’altro- Perciò quando ieri a scienze ti ho visto soffermarti più a lungo del lecito sul suo sedere, era perché stavi controllando che si fosse messo la divisa al dritto?”
“Non ho guardato assolutamente il sedere di Jeff. E’ solo quello che la tua mente malata vuole vedere” lo guardò stizzito Nick.
“Oh, beh allora non c’è problema” constatò l’altro, sorseggiando il caffè ormai freddo che stava davanti a Nick.
“E’ mio, idiota. Giù le mani!- gli gridò riaccaparrandosi il suo bricco- per cosa non c’è problema?”
“Vedi, dolcezza, la scorsa settimana ho portato Jeff allo Scandals per S. Valentino. Era piuttosto giù, così gli ho proposto di accompagnarmi. Non ha disdegnato. Dopo esserci persi di vista, l’ho ritrovato a chiacchierare con un certo Jack. Sembravano affini, beh fatto sta che lui mi ha fermato ieri sera al locale, chiedendomi il numero di Sterling. E prima di andare da lui a chiedere se è d’accordo, volevo accertarmi che per te non fosse un problema” alzò incurante le spalle, riprendendo il bicchiere che Nick durante il racconto aveva riappoggiato sul tavolo.
“Jeff è libero di uscire con tutti i John che vuole” affermò l’altro, sentendo una morsa gelida attanagliargli lo stomaco.
“Jack” lo corresse Sebastian con il volto trasfigurato per il terribile sapore del caffè gelato.
“Fa lo stesso- annuì Nick, prima di alzarsi dal tavolo, raccogliere la sua cartella e congedarsi da Smythe- ora vado. Ci vediamo alle prove, Seb”
 
Come aveva previsto trovò Jeff nella loro stanza, intento a prepararsi.
“Nicky” lo salutò allegro come sempre.
“Jeffie ti devo parlare” gli disse, con il fiatone per la corsa.
“Tutto ok?” domandò preoccupato il biondo.
“Non voglio che tu esca con John” sbottò l’altro.
“John? Cosa…?” chiese confuso Sterling.
“No, aspetta lasciami finire. Non voglio che tu esca con nessun altro. Che sia John, Trisha o chi so io- proseguì, non curandosi dell’espressione confusa del suo migliore amico- non voglio che tu veda altre persone”
“Gli occhi sono fatti per guardare, Nick. E’ impossibile che io non veda altre persone” constatò scioccamente l’altro.
“No, Jeff non hai afferrato- ridacchiò nervoso il moro- non voglio che tu stia con altre persone, perché…- sospirò riprendendo fiato- voglio che tu stia con me” sussurrò quasi senza fiato.
Aveva preparato davvero un discorso che avrebbe fatto invidia a quei filmetti d’amore che davano in replica ogni sabato sera, invece era stato solo in grado di fare una lista di nomi e smozzicare frasi sconnesse.
“Oh” fu l’unico suono che uscì dalle labbra di Jeff
“Ti prego, dì qualcos’altro. Ne ho avuto abbastanza degli ‘oh’ enigmatici per oggi” lo supplicò l’altro in evidente stato d’agitazione.
“Chi è John?” domandò innocentemente Sterling, iniziando ad avvicinarsi a Nick, che sussultò per quello che l’amico gli aveva chiesto.
“Ti sembra la domanda giusta?- poi vedendo gli occhi decisi di Jeff proseguì- il tizio che hai conosciuto allo Scandals a S. Valentino”
“Lo Scandals?” le sopracciglia bionde dell’altro si aggrottarono al nome del locale gay.
“Si, quel luogo di perdizione dove Smythe ti ha portato martedì scorso”
“Non sono mai andato allo Scandals con Sebastian” gli rispose semplicemente l’altro.
Gli occhi di Nick si sgranarono fino all’inverosimile :”Mai?” domandò per sicurezza.
“Mai” sorrise Jeff, prima di avvicinarsi ancora all’amico, il quale però si allontanò immediatamente, fiondandosi fuori dalla porta.
“Smythe, io ti uccido” gridò nel corridoio prima di girarsi, al sentire Jeff gridare il suo nome.
“Neanche io voglio che tu veda altre persone” gli ammiccò prima di chiudere la porta della stanza e tornare a prepararsi.
“Oh” riuscì solamente a dire Nick, mentre l’ira verso Sebastian gli scivolava via dal petto.
 
 
One-shot ad alto tasso di cretinaggine. Mia innanzitutto per aver pensato di poter fare qualcosa di decente, poi di Jeff che risponde a Nick quella boiata sul vedere altre persone.
Niff a lieto fine direi no? Poi non potevo non mettere quell’orgasmo camminante di Sebastian, è stato dolcissimo da parte sua inventare la sortita allo Scandals *W*
Lo amo, ebbene si. E spero vivamente che non li facciano fuori alle regionali, primo perché “Glad you came” è quanto di più epico ci sia, poi perché toglierebbero a quei meravigliosi ragazzi in divisa il già misero spazio che gli danno.
Bah staremo a vedere. Vi lascio a questo scempio D:
Besitos a tutti voi <3
Lasciate un commentino, se vi scappa (anche brutto. Non mi offendo :D)
Giuli.
   
 
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