CAPITOLO
1: L’inizio di tutto…
Era sabato mattina presto ed Harry Potter, un mago modesto e umile, stava facendo il suo ingresso nella Sala Comune di Grifondoro dopo essersi svegliato.
- Harry, ti prego… posa giù quell’arma…- disse Neville, tremando.
- Tu fai quello che ti ho detto…- disse calmo Harry, puntando contro il ragazzo un mitra carico.
Neville scese gli scalini tremando, e aprendo il foglio di pergamena che Harry gli aveva consegnato.
- Ehm ehm… “Udite e Udite! Ecco al vostro cospetto, umile plebaglia: il grande, mitico, super, mega fantastico Harry Potter! Il bambino sopravvissuto! Il prescelto!”- disse Neville, intimorito.
Dopodiché Harry lo spinse da parte e scese gli scalini sculettando come se stesse facendo una sfilata.
- Harry, che stai facendo?- chiese Ron, che era già nella Sala Comune.
- Mi dispiace ma non firmo autografi…- disse Harry.
- Harry, ti stai ridicolizzando davanti a tutti…- disse Hermione, mentre arrivarono i fratelli Canon che iniziarono a fargli un servizio fotografico.
- Chiamami the
- -___- Harry! Non capisci che così la gente inizia ad odiarti?- disse Hermione.
- Vedrai che la gente mi amerà…- disse Harry, prendendo a botte due primine per ottenere i loro specchietti.
- Lo vedi? A causa del tuo comportamento ora puoi aggiungere altri due nomi alla tua lista nera…- disse Hermione.
- Herm, sono cazzi suoi. Ora andiamo a fare colazione?- chiese Ron.
- Ok… - disse Hermione alzandosi.
- Vieni con noi?- chiese Ron ad Harry.
- No…-
- Noi dopo andiamo a vedere la partita di Quidditch Tassorosso contro Corvonero… vieni?-
- Non posso, ho un intervista e un servizio fotografico da fare…- disse Harry, sorridendo allo specchietto.
Hermione giurò di aver visto una stellina quando Harry sorrise e di aver sentito “blin”.
La Sala Comune piano piano si svuotò, ed Harry rimase solo con Colin Canon.
- Harry, ma cosa stiamo aspettando?- chiese Colin.
- Stiamo aspettando Luna, razza di nanetto da giardino…- disse Harry.
- Harry! Ma guarda che Luna non può entrare nella Sala Comune! Lei è una Corvonero!- disse Colin.
- CRUCIO!!!- disse Harry.
- Ahhhh!!!- urlò Colin.
- Così impari a dire che sono stupido…- disse Harry.
Dopo due minuti Harry si fermò non perché il Grifondoro stava per avere le convulsioni, ma perché aveva visto il suo riflesso alla finestra.
- Ma tu guarda quella traditrice! Sta andando alla partita! Ah! Non mi farò mai intervistare per il Cavillo…- disse Harry.
- LUNA!!!- urlò Harry dalla finestra, ma lei non sentì.
- LUN… AHHHH!!!!!-
Harry cadde giù dalla torre di Grifondoro.
- Ehm… Che succede amico?- chiese Bugs Bunny che si stava lanciando con il paracadute.
- Si! Ti serve un paracadute?- chiese Duffy Duck.
- Si!- urlò Harry.
- Allora tieni questo!- disse Bugs Bunny, dandogli uno zaino da viaggiatore.
- Questo è l’ultimo modello di paracadute, ultra confort, ultra accessoriato con pentole incorporato…- iniziò ad elencare il coniglio.
- Ehi! Lo voglio io!- disse Duffy Duck, facendo scambio con Harry.
Harry e Bugs tirarono la cordicella, e si aprì il paracadute, mentre Duffy Duck precipitò giù.
- Sei un essere spregevole!!!- urlò il papero prima di sfracellarsi al suolo.
Harry atterrò per terra e venne coperto dal paracadute, anche se non si accorse che era finito sopra due persone.
- Ehi! Ma che cazzo è?!- urlò uno dei due.
- Ron! È un paracadute…- disse l’altra.
- Ma chi può essere così scemo da buttarsi col paracadute?!- sbottò Ron.
- Stavate parlando di meee??- chiese Harry.
- Evidentemente…- disse Hermione.
Ci fu un botto. Harry uscì da sotto il paracadute.
- Ma che…???- chiese, vedendo il cielo diventare rosa, le nuvole a forma di cuore e un atmosfera assolutamente romantica.
- Harry! Tira via questo tendone del c***o!- urlò Hermione, che si era impigliata.
Ron fece esplodere il paracadute.
- Ma che diavolo è tutto questo rosa??- chiese Ron orripilato.
- E tutta questa atmosfera strana…- disse Hermione.
Harry era impietrito e indicava lo stadio di Quidditch.
- E tutta quella gente…?- chiese Harry, vedendo una massa di persone che usciva e correva verso di loro.
- mi sa che è meglio se ce ne andiamo…- disse Hermione.
- No, non vedi che sono qui per me? Vorranno il mio autografo…- disse Harry.
- Come minimo lo vorranno uccidere…- sussurrò Ron ad Hermione che sorrise.
- non so cosa abbiate da borbottare, ma… francamente, me ne infischio!- disse Harry.
Ormai la folla di persone era vicina. Ron ed Hermione salirono sulla finestra e si posizionarono lì.
Harry era ancora impalato.
La folla lo raggiunse.
- Oh! Non voglio guardare…- disse Hermione coprendosi dietro di Ron, che stava mangiando pop corn in attesa dello spettacolo.
- mmm! Pop corn…- disse Hermione, spostandosi e mangiandoli con Ron.
- Questa è la parte più bella, in cui il protagonista viene ucciso…- disse Ron.
- shhh!!!!- lo ammonì Hermione.
Comunque avevano catturato Harry ma… non lo stavano uccidendo! Lo stavano… adorando???
Ad Hermione andò di traverso un pop-corn quando tutti si inchinarono al cospetto di Harry.
- Hermione! Sputa!!- disse ron, dandole pacche sulla schiena, che però la fecero cadere dal davanzale della finestra su cui erano seduti.
- Ron, io ti ammazzo…- disse con un filo di voce Hermione. Poi si rialzò e si risedette sul davanzale. Ormai era automatico.
- Herm, non noti qualcosa di strano in tutta questa gente?- chiese Ron.
- Oltre ai cuoricini che si alzano in cielo con la faccia di Harry no…- disse Hermione.
- Vieni, andiamocene dentro, questa produzione cinematografica fa proprio schifo…- disse Ron, saltando giù.
- Ron, guarda che non è un film!- disse Hermione.
Ron inciampò e cadde sul prato.
Hermione scese giù leggiadra come una farfalla.
- AH! Hermione, ti puoi spostare? Mi stai schiacciando…- disse Ron.
- E scusa, sono caduta…-
- In piedi ragazzi, ora tutti a fare… quello che fate sempre…- disse Harry, liquidando la folla.
- Harry, ma cosa gli hai fatto?- chiese Ron.
- Boh! Però avevo ragione io! Tutti mi amano!- disse Harry.
- e questo è strano…- disse Hermione.