Storie originali > Storico
Ricorda la storia  |      
Autore: Drypoison95    22/02/2012    2 recensioni
questa è una mia versione della storia di Erzsebeth Bathory, meglio conosciuta come contessa Dracula o la sanguinaria.Ossessionata dalla bellezza ed impaurita dall'idea di invecchiare.Questi due fatti la spinsero a credere di aver trovato l'elisir di giovinezza! ho scritto il racconto impersonandomi nella crudele donna (Esistita davvero).All'interno della torre dove viene condannata, le vengono in mente dei pensieri,che la portano a ricordare l'inizio di tutto.
Genere: Drammatico, Malinconico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il Sangue, Dona la gioventù


Dall'unica finestrella, quella che sporge sulla porta usata unicamente per portarmi il cibo,posso notare con i miei occhi, ormai avvizziti e mancanti di colore,che al di fuori di questa prigione di mattoni e calce, che mi ha ospitata per ben 16 stagioni, non vi è vita oltre a me.O meglio, sento che ormai la mia storia è giunta alla fine...Per molti anni ho aspirato alla perfezione...Vedevo il mio corpo,colui che credevo di conoscere,cambiare. "Tu mi hai tradito..." pensai il fatidico giorno in cui apparvero i primi segni di vecchiaia. Quest'ultima, ormai mi stava raggiungendo,era naturale, tocca a tutti un giorno o l'altro, ma io non volevo che succedesse.assorta da pensieri,per me angoscianti, l'ira prese su di me il sopravvento.Accecata dalla rabbia chiamai una delle mie serve "Ehi tu ! Sguattera, corri e vienimi a pettinare i capelli !" La ragazza sopraffatta dalla mia richiesta, si avvicino',con passo indeciso,sguardo basso e tremulo,la fronte che le grondava di sudore. In me cresceva l'odio, l'odio per il ciclo della vita.I miei pensieri in quel momento si bloccarono di soprassalto e tornai alla realtà.Osservai dallo specchio il viso dell'ancella. In volto aveva un espressione impaurita ed intimidita,girai di poco lo sguardo e vidi la spazzola incastrata nei capelli,la serva velocemente fece gesto di toglierla,colta dal terrore.Tirandomi la mia folta chioma castano rossastra cadde a terra, contemporaneamente alle mie grida.I miei occhi erano intrisi di rabbia,collera,odio ed invidia, si, invidia...Per quella sua pelle candida come la neve e le sue gote rosse...Alzandomi di scatto la schiaffeggiai.Tutti i miei sentimenti furono trasmessi in un'unica azione.Bagnandomi le labbra con la lingua,potei sentire le gocce di sangue schizzate da quel mio gesto.Le mani,ed anche il viso mi si erano macchiati della sua linfa vitale, andando alla luce della finestra strofinai forte con uno straccio.Ma quel che vidi, ogni giorno più ci penso, più diventa un mistero.Guardai la mia mano.Sembrava bianca,non aveva più le venature che avevo sempre avuto, al tatto era morbida...Era ringiovanita! Correndo allo specchio,accarezzai dolcemente le guance, sporche anch'esse del suo rosso scarlatto .Anche queste..! "E' questo !" Pensai. "quello di cui  ho bisogno! l'elisir della giovinezza risiede nel sangue delle vergini !" Fu nei giorni a venire da quell'accaduto in poi, che mi creai la colpa, la colpa di aver trovato il segreto della gioventù eterna! Incominciai a torturare quelle ragazze più di quanto non avessi già fatto,per poi ucciderle nei modi più tremendi,farle appendere a testa in giù e lasciar cadere il loro sangue cremisi nelle mie vasche,dove poi mi sarei immersa.Passarono anni da quando scoprii quei metodi...e più andavo avanti,più le vergini finivano,tanto che arrivai a rapire donne di nobile rango, proprio come me.Ero vicina, vicinissima alla perfezione...ma purtroppo si sa, le cose "belle" finiscono sempre.Un giorno i soldati del Re vennero a perquisire il mio castello,avvisati dai contadini,dicendo che le ragazze del paese sparivano e che praticavo la magia nera.Scendendo nei sotteranei del palazzo,scorsero i cadaveri delle giovincelle e le vasche di sangue.Fui giustiziata, e venni rinchiusa viva nella torre del mio stesso castello per il resto dei miei giorni.In questo momento le lacrime stanno scendendo dalle mi gote,quelle che avevano provato per la prima volta il sapore del sangue, e che adesso sono solcate da rughe."Non vi è motivo di vivere...se non si può avere la bellezza" questi furono i soli ed unici pensieri che mi accompagnarono alla morte.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Drypoison95