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Autore: Blityri    23/02/2012    3 recensioni
SPOILER 2x03
I pensieri di Sherlock prima del salto finale.
Lo so, sarete tutti stufi marci di storie sull'ultima puntata di Sherlock, ma ho deciso di pubblicarla lo stesso.
L'ho scritta ( in lacrime ) subito dopo aver visto il famigerato episodio, per elaborare il lutto e ingannare l'attesa della terza stagione.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“I remembered each flash
as time began to blur,
like a starling sign 
that fate had finally found me.
And your voice was
all I heard.”1

 

 



Si?

John.

Sherlock!
Sherlock stai… stai bene?

Girati e torna indietro.

Ma sto venendo…

Fai come ti dico!                                                Per favore.

Lo osservi fare retromarcia obbediente, per poi guardarsi intorno disorientato.
Ti sembra sia così vulnerabilmente piccolo da questa altezza, ma allo stesso tempo non l’hai mai sentito così vicino a te.  Il suo sguardo si fa prepotente presenza dentro al tuo e per un secondo, l’attimo di un respiro, ti sembra quasi che riesca a toccarti l’anima. Un lampo di sorriso ti stira le labbra, si anche tu ne hai una e finalmente te ne rendi conto.
Intanto davanti a te aspetta paziente il vuoto, un passo e non sarai più.
Ma è così che deve essere, devi proteggerlo. Lui che ha sempre cercato, in ogni modo, di proteggerti. Anche ora con il suo sguardo senti che riesce a tenere insieme te, che fra poco andrai in mille pezzi.
Ti accorgi che le parole raschiano la gola, in un disperato tentativo di non essere pronunciate. Ma gli devi qualcosa, qualcosa a cui aggrapparsi, qualcosa per cui odiarti.
Perché sei abbastanza forte per sopportare la sua rabbia, ma non il suo dolore.

Sono un impostore.

Ecco. L’hai detto. Con poche parole hai spazzato via tutta la tua vita e te stesso, ormai non avete più valore di un misero granello di sabbia. Quello che non riesci a cancellare sono i momenti passati con lui, vivi e reali quanto il battito forsennato del tuo cuore, e le sue parole, feroci e crudeli come solo la verità sa essere, ti colpiscono facendoti barcollare.
Non ti crede, lo sai bene, ma non hai la forza per ribattere e senti il tempo prezioso sfuggirti, come acqua dalle mani di un assetato.
Sei stanco ora, vorresti lasciarti accogliere dal materno abbraccio del vuoto e andare giù, sempre più giù. Fin dove il cielo finisce e la morte comincia.
Allunghi una mano verso di lui per obbligarlo a fermarsi, ma lo sai bene che quel gesto non è altro che un infantile tentativo di stargli vicino per un attimo ancora.
Ma il momento è arrivato. La tua illusione finisce.

Questa telefonata è…il mio biglietto.
E’ questo che fanno le persone, no?
Lasciano un biglietto…

Lasciano un biglietto quando?

Addio, John.

No. Non…

Detonante come uno sparo il telefono cade a terra. Ed eccolo lì, il famoso Sherlock Holmes, pronto a lanciarsi da un tetto per i suoi unici amici. Che morte romantica, al bambino di sette anni che voleva fare il pirata probabilmente sarebbe piaciuta.
Apri le braccia e senti il vento famelico aprirti il cappotto.
Tu sei dalla parte degli angeli.
Ti spunta un sorriso mentre la paura fugge via. Non lo sai Moriarty che gli angeli sanno volare?
Un passo in avanti e non sei più. Intanto l’aria si gonfia del tuo nome gridato. 

Ancora un miracolo, Sherlock. Per me.
Non   essere   morto   .


Note:
1 Linkin Park "New Divide"

Ecco qui la mia personale elaborazione del lutto.
Vi è piaciuta? Vi ha fatto schifo ?
Ogni commento è ben accetto!

Blityri








   
 
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