Ogni
regalo è fatto col cuore.
Questo
prababilmente però è tremendo ^^”
E
ricordati una cosa. TU
NON SEI VECCHIO!
=D
Auguri,
indiceindaco
^^
Happy
Birthday
Da
quattro anni Harry Potter e
Draco Malfoy stavano insieme.
Come
ogni coppia ha dei momenti
critici loro non hanno mai fatto eccezione, ma i loro sono puntuali
come
orologi; in poche parole? I compleanni; il giorno in cui
l’uno o l’altro sclera
chiedendosi se il regalo è quello giusto, se tutto
è perfetto o se c’è anche il
minimo rischio di contrattempi.
Be’, quell’anno – o come era solito chiamarlo Harry “ quel fottuto quarto anno ”- lo Sfregiato era a corto di idee, ciò dovuto al fatto che Draco Malfoy non fosse famoso per la sua semplicità, il biondino era al quanto difficile da accontentare per via del fatto che aveva sempre avuto il meglio; motivo per cui di solito Harry si salvava grazie a Zabini.
Quindi
qualche giorno prima Harry
si era giocato tutto (incrociando anche le dita) e aveva puntato su un
regalo
fatto più con il cuore, che con i soldi.
Eppure
il Salvatore del Mondo
Magico, il Bambino Sopravvissutto eccetera eccetera temeva una reazione
terrificante da parte del compagno. Una volta Potter lo aveva sentito
gridare
contro ad un collega, furibondo, a causa di un rapporto fatto male;
alla fine
aveva chiuso a chiave la porta del suo ufficio pregando Merlino,
Morgana e
quant’altri affinchè potesse sopravvivere a quella
giornata.
Ironia
della sorte, mentre
correva da una parte all’altra dell’appartamento
per rendere ogni cosa perfetta
al millimetro come solo un Malfoy pignolo poteva desiderare, si
trovò a
maledire gli stessi maghi e streghe che aveva pregato quel giorno
perché
avevano esaudito il suo desiderio.
Qualcuno
armeggiava con le chiavi davanti alla porta d’ingresso. Oh, cazzo.
La
porta che sbatteva… doppio cazzo!
Draco
Lucius Malfoy era appena
rincasato. – Potter? Hey, Potter, che fine hai fatto? Oggi
non eri a lavoro e…-
il festeggiato arrivò in sala da pranzo, gli occhi di
ghiaccio si sciolsero un
po’ – Harry, sai che non dovresti neanche tentare
di cucinare…- sghignazzò vedendo spuntare il
volto del compagno dalla cucina.
Lo Sfregiato sorrise e disse: - prometto che quest’anno non
brucerò il pollo!-
Malfoy alzò gli occhi al cielo.
1…
2… - oh, merda!- Draco
ghignò – hai per caso bruciato il pollo, Potter?-
Il
biondo si beccò
un’occhiataccia e un grugnito – ti accontenti di
andare al ristorante?- Draco
non si era nemmeno tolto il cappotto – l’importante
è che paghi tu, Potter-
disse con una scrollata di spalle ed un sorriso, mentre si avviavano
verso la
porta.
Harry
non si fece trovare
impreparato e lo portò in un ristorante magico
d’alta classe, il fatto che le
prenotazioni dovessero essere fatte con largo anticipo la diceva
lunga… che
Potter avesse preso in considerazione il ristorante come piano B in
vista del
tentativo di cucinare? Probabile.
La
cena si svolse in modo
stranamente tranquillo: niente maghi o streghe in cerca
dell’autografo del
Salvatore Magico; nessuno li disturbò, il che era al quanto
strano visto che di
solito Malfoy doveva attendere almeno mezz’ora prima che
riuscissero ad
ordinare.
Quando
tornarono a casa fu Harry
ad aprire la porta e… - AUGURI!!!- tutti gli ex Serpeverde
dell’anno di Draco e
quelli con cui aveva stretto amicizia di altri anni erano lì
– ho il vago
sospetto che a questo giro il pollo tu l’abbia fatto bruciare
apposta- mormorò
beffardo Draco. Harry si guardò bene dal dire che non aveva
premeditato niente
e che in realtà faceva davvero schifo
in cucina come sembrava.
Ora
c’è da chiedersi: tutta
questa storia per arrivare dove? Ma
ai regali, naturalmente! Non sto qui a farvi l’elenco delle
cose ricche e
sfarzose tipiche dei Serpeverde e talmente ovvie
che alla fine Harry si chiese come faceva Draco a mantenere
quell’aria
estasiata, stupefatta e perennemente contenta. Dopo un po’ si
chiese
addirittura se ogni anno i cari amichetti non gli facessero
un’Oblivion per
mettersi il cuore in pace per il regalo dell’anno successivo.
Dunque,
sorvolando sui regali
tipici dei Pureblood concentriamoci su un regalo in particolare: una
scatoletta
cubica che se veniva scossa non produceva alcun rumore, come se fosse
vuota,
eppure pesava abbastanza da dover contenere qualcosa di
notevole… e fu allora, quando il biondino aprì il
regalo,
che Potter riconobbe il volto veramente stupito,
l’espressione seriamente
incredula e la sorpresa più totale nel vedere che quel
regalo non era
assolutamente quello classico ed impersonale, tutt’altro.
La
sfera all'interno della scatoletta conteneva del fumo nero
e in lontananza si vedevano le galassie, ma più vicino
c’erano tanti puntini
luminosi che sembravano disposti a casaccio.
Stelle.
- non scherzavo, quel giorno, quando ti dissi che te
le avrei regalate-
mormorò Potter all’orecchio del compagno, che
guardava incantato la sfera
girandola delicatamente e lentamente tra le mani, esaminandola e
ricordando la
conversazione avuta con il moro la settimana prima, mentre
passeggiavano per le
vie di Diagon Alley – non ho mai avuto dubbi sulla tua
serietà, Potter- replicò
il biondo, senza però staccare gli occhi dalla sfera che
aveva tra le mani, il
sorriso che gli rivolse subito dopo fu il “grazie”
più bello che Harry avesse
mai ricevuto in vita sua.
Il
modo in cui poi Malfoy
ringraziò Potter in camera da letto non ci riguarda
ù_ù
;D
FINE
-
Bloody’s corner –
Si,
so che l’avrei dovuta
postare qualcosa tipo secoli fa, ma ti avevo avvertito che forse non
sarei
tornata a casa O.o
Sappiamo
entrambi quanto io sia
analfabeta (basta leggere tutto quello che scrivo .-.), ma questo tipo
di
regalo secondo me è… diciamo passabile e
leggibile, va’ ^^” (spero O.o).
Come
sempre le recensioni sono
gradite da chiunque ^^
Miss
BloodyFangs