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Autore: Eagles    23/02/2012    2 recensioni
Quando il latino sorprende.
Prima One-shot.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Cicerone nacque nel 106 a.C giusto? O era nel 107? Poi sicura che è ad Arpino no perché non era nato a Roma? E la moglie era Terenzia o quella era la figlia? No la figlia era Tullia!...Aaaaa! Fottiti Latino!” Erano precisamente due settimane cha Rebecca saltava a causa di vari fattori l’interrogazione di Latino ed ormai non ce la faceva più. Le cause di ciò erano varie prima fra tutte la neve. Non era mai scesa giù tanta neve da bloccare Tivoli un piccolo paesino vicino Roma e proprio quando lei doveva svolgere l’interrogazione di Latino doveva succedere. Certo all’inizio era contenta a chi non piacerebbe saltare un’interrogazione? Ma quando questa diventa come la spada di Damocle ciò non può andare bene. Così eccola seduta sulla sua sedia con davanti il libro di letteratura latina chiuso e le mani fra i capelli, dopo precisamente cinque giorni di vacanza. Vicino a lei Arianna la sua amica di sempre la guardava e cercava di calmarla facendole capire che non c’era niente da preoccuparsi dato che ormai Cicerone per lei non aveva più segreti. Ma Rebecca non ne poteva più voleva fare quella dannata interrogazione per poi bruciare quel libro. -Driiiiin!- Il suono della campanella segnava la fine della lezione di matematica e ciò voleva dire che era il momento della sua interrogazione. Rabecca non era mai stata così agitata ma tutto ciò era anche dovuto dalla sua professoressa la quale non in un periodo facile dato che era entrata in meno pausa. A complicare tutto ci si metteva anche il fatto che i suoi scritti di latino non erano eccellenti e per rialzare la media aveva bisogno di un bell'8! -Stai calma fai un bel respiro!- Le disse Arianna con un sorriso. Lei e Arianna erano ormai inseparabili da qundo tre anni prima si erano incontrate al liceo e casualmente erano capitate vicine di banco. Erano molto diverse sia nei modi che nel carattere Ary, così chiamata da tutti i suoi amici, era una ragazza molto timida mentre Rebecca era un tipo espansivo e solare. Andavano d'accordo anche per questo, loro si completavano. Rebecca guardò l'amica e le sorrise e proprio in quel momento un bigliettino cadde sul suo banco. Beck guardò da dove provenisse e le scappò un sorriso quando vide quello scemo di Marco guardarla con il suo solito ghigno. Marco era speciale per lei. Nel primo anno che erano stati in classe insieme tre anni prima non erano andati d’accordo, a causa dei loro caratteri forti. Il loro rapporto negli anni era migliorato fino ad arrivare a riuscire a colloquiare civilmente. Certo i battibecchi non mancavano mai dopotutto erano così diversi ma anche così simili da non riuscire a trovare un punto d’incontro. Ma da qualche mese qualcosa era cambiato Marco la guardava diversamente. Non controbatteva ad ogni parola che diceva, cercava di capirla e le era stato vicino un mese fa dopo la morte di sua nonna. Il loro legame era cambiato e tutti intorno a loro avevano colto questo cambiamento. Cos' Rebecca iniziò a guardare Marco con occhi diversi accorgendosi di quanto i suoi occhi celesti si scurivano quando pioveva e di come si passasse la mano fra i capelli quando era agitato. Pian piano l'affetto che provava per lui era diventato qualcosa di vermante importante. Così un giorno Mrco si era prsentato a casa di Bck con in mano due bombe al cioccolato per aiutarla a ripassare la tino. E da quel giorno i due stavano insieme. Certo non erano una di quelle coppie sdolcinate me entrambi erano felici di questo cambiamento. E quel foglietto ormai era la prova. Beck lesse il bigliettino curiosa di sapere cosa volesse quel broccolo. Appena il suo cervello compresero le parole scritte lì sopra, iniziò a ridere. Non ci poteva credere. “Mihi placeo te” Ps: Per rimanere in tema spaccale il di dietro a quella mucca. Rebecca rise di gusto leggendo quel biglietto. Arianna la guardò di sbieco e Beck le passò il fogliettino. L’amica dopo aver letto il biglietto guardò la compagna e poi Marco scuotendo la testa. Rebecca si alzò per andare a fare la sua interrogazione e passando vicino a Marco gli rispose: -Anche tu mi piaci scemo!-
  
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