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Autore: Erre_Blume    23/02/2012    2 recensioni
"Lasciò i fogli che aveva in mano, e si avvicinò di nuovo al vetro, sfiorandolo con la mano, gli occhi verdi spalancati. All'improvviso tutto gli fu chiaro. [...]
Immerso nelle sue considerazioni, la creatura nella teca ebbe un spasmo, e aprì gli occhi per una frazione di secondo, abbastanza, però, per la cuarta espada di notare il colore dei suoi occhi. Verde giada. Esattamente come i suoi.
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Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio, Schiffer Ulquiorra, Sosuke Aizen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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PRologo

~Everything's gonna drown in green.

 

Il respiro quieto di Sousuke Aizen era l'unico suono che riempiva la sala. Tutto pareva in attesa delle parole del signore di Las Noches,  mentre Szayel lo osservava trepidante.
Sembravano essere passati secoli da quando Aizen era entrato, quando finalmente parlò:
«Quale sarà la sua potenza, una volta viva?»
Lo scienziato squadrò attentamente l'uomo davanti a sè, considerando che sembrava piuttosto soddisfatto del suo "esperimento", se così lo poteva chiamare.
«Io...» , si interruppe per schiarirsi la gola, abbassando lo sguardo a terra. «Io non ne ho idea, Aizen-sama. Il suo reiatsu non è molto alto...»
Si sentì sudare freddo, avvertendo gli occhi del suo signore guardarlo fisso.
«In questo momento, però! Potrebbe aumentare!», si affrettò ad aggiungere.
 «Anzi, sicuramente lo farà.», concluse, cercando più di rassicurare sè stesso che l'altro.
La realtà, però, era ben diversa, e Szayel lo sapeva bene: aveva sbagliato.  I calcoli del patrimonio genetico -se ne era reso conto solo dopo, purtroppo- erano del tutto sbagliati. Non aveva idea di come avesse potuto aver fatto: era convinto di aver eseguito tutto alla perfezione, ma quando aveva ricontrollato, i numeri erano totalmente diversi, quasi qualcuno li avesse cambiati, ed era troppo tardi per tornare indietro.
Adesso che il momento della nascita della creatura era così vicino si sentiva soffocare dall'ansia.
Alzò lo sguardo, e si stupì sinceramente del sorriso affabile che, sul volto di Aizen, sembrava incredibilmente inquietante.
«Ne sono certo.», disse, poco prima di voltarsi, e lasciare Szayel solo con i suoi pensieri.
Il ragazzo dai capelli rosa, allora, gettò una breve occhiata alla ragazza nella teca che gli aveva dato tanti problemi. Già la odiava, con quella sua faccia che sembrava così in pace mentre lui si stava dannando per farla vivere. Sbuffò, raddrizzandosi gli occhiali candidi sul naso. Si allontanò a passo svelto, in direzione delle sue stanze. A quell'enorme problema avrebbe pensato più tardi.




Con movenze felpate, Ulquiorra entrò nel laboratorio. Si guardò intorno, alla ricerca della cosa che ultimamente spingeva Aizen-sama a passare tanto tempo in quel luogo squallido che era la tana di Grantz.
Non c'era curiosità nella sua mente, semplicemente si sentiva in dovere di controllare l'operato del suo compagno.
Percepì un debole reiatsu, e si affrettò a raggiungere la direzione da cui proveniva. In una vetrina cilindrica contenente del liquido amniotico, una figura femminile si muoveva piano. Aveva lunghi capelli ceruleo scuro, e delle forme prosperose, con muscoli ben evidenziati su tutto il corpo. 
La cuarta espada contrasse appena le sopracciglia, perplesso da ciò che aveva davanti. Abbassò gli occhi sulla targhetta che faceva capolino sulla base della teca, e lesse parte dell'incisione: "Prototipo 2197" diceva. Velocemente, si avvicinò dalla scrivania incredibilmente ordinata di Grantz, e sfogliò gli appunti, fino a trovare il plico che portava come titolo la scritta sulla targa. Scorse le prime righe, bloccandosi dopo pochi attimi, e rivolgersi boccheggiante alla ragazza.
"Prototipo 2197. Miscela delle cellule di due espada, la cuarta, Ulquiorra Schiffer, e..."
Lasciò i fogli che aveva in mano, e si avvicinò di nuovo al vetro, sfiorandolo con la mano, gli occhi verdi spalancati. All'improvviso tutto gli fu chiaro. Il perchè Aizen-sama lo avesse costretto a donare un pezzo della sua pelle all'octava espada per degli esperimenti; il perchè Grantz lo fissasse sempre, convinto di non esser visto; il perchè il signore di Las Noches lo guardasse sempre con un sorriso beato sul volto e gli parlasse sempre di una "sorpresa" che gli avrebbe presto mostrato.
Immerso nelle sue considerazioni, la creatura nella teca ebbe un spasmo, e aprì gli occhi per una frazione di secondo, abbastanza, però, per la cuarta espada di notare il colore dei suoi occhi. Verde giada. Esattamente come i suoi.
«Mia... figlia...», sussurrò sotto voce, talmente sconvolto da non riuscire nemmeno a capire a fondo le sue  stesse parole.
Una voce canzonatoria alle sue spalle lo fece girare.
«Bella sorpresa, eh, Ulquiorra Schiffer?»

 






Blume ha voglia di cioccolata.
-anche se non importa a nessuno.-
Bene. Benvenuti nell'angolo autrici di questa pietosa FF :3
Autrici, sì, perchè siamo due, anche se questo capitolo è di Blume, quindi prendetevela con lei se fa schifo. 

Chiusa questa parentesi, questa storia è una What if? piuttosto scema, ma a noi piacciono le cose stupide, e ancor di più adoriamo scriverle. Se vorrete continuare a leggere questa cosa, noi ne saremo incredibilmente felici :3 Ah, la protagonista è una Mary Sue a tutti gli effetti, ma sappiate che è una cosa voluta: abbiamo voluto sfidare noi stesse, nel cercare di scrivere una storia seria e magari decente con una MS. Speriamo vivamente possa piacere. :3

Erre & Blume

  
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