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Autore: Silvia Roberta    23/02/2012    1 recensioni
Melody Pond. La povera Melody Pond viene trovata dall'organizzazione segreta, nota come 'il Silenzio', all'età di sette anni. Durante la sua infanzia viene adottata da uno dei soldati della setta. Ora, al compimento dei suoi diciotto anni, la ragazza è pronta per essere addestrata e per diventare l'arma con cui potranno eliminare il loro temuto nemico, il Dottore, una volta per tutte.
Questa però è solo la prima parte del capitolo. Il resto lo aggiungerò in seguito.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - 11
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Si libera dalla sua stretta e indietreggia di qualche passo. ‘Ok. Ora basta. Chi diavolo sei? E Perché mi segui?’ Lui scoppia in una risata boriosa, si strofina la nuca e si sistema il farfallino. 
‘ Che colpo che mi hai dato alla testa...Sai, in questo hai preso tutto da tua mamma’  Forse questa avrebbe potuto risparmiarsela. O no.                                                                         
 Infila la mano nella tasca della giacca, prende una specie di bacchetta di ferro e Gliela punta addosso, ritornando incredibilmente serio. 
 Melody retrocede di un altro passo, voltando la testa prima a destra e poi a sinistra, nel tentativo di individuare una via di fuga.  ‘Tu sei pazzo’  strepita, stringendo tra le mani ancora la serpentina  con cui  l’aveva colpito qualche minuto prima.                                                                                                          
 ‘ Si. Verissimo. E ora, mia cara River, stai ferma che ti devo analizzare’                                                                                                             
‘Perché mi chiami River? Io non mi chiamo River. E cosa vuol dire che mi devi analizzare? E chi erano quei mostri di prima? Si può sapere che cosa sta succedendo?’ Non risponde a nessuna delle sue domande . Aggrotta le sopracciglia e continua a indirizzarle addosso quell’arnese lucente, che produce un suono sgradevole , passandoglielo dalla testa hai piedi.  ‘Oh..curioso ’ sussurra senza smettere un attimo di esaminarlo.                                                  
‘Cosa è curioso? E cos’è quell’arma? Mi vuoi rispondere acciden-’  ‘La vuoi smettere di urlare, mi deconcentri!’  brontola dandole le spalle, come se la sua presenza lo infastidisse. Sarebbe facile scappare adesso che non mi guarda. Basterebbe voltarsi e, senza troppo fare rumore,  darsela a gambe... D’ altronde è solo uno stupido senza cervello, sarebbe un gioco da ragazzi. Piano piano. Avanti.                                                                                                         
Passo dopo passo, si allontana sempre di più da lui, senza voltarsi per non perderlo d’occhio. 
                                                                                                          
 ‘ Io non lo farei se fossi in te ’  esclama tranquillo, di schiena.  ‘Cos’è? Una minaccia?’  risponde lei, con  aria arrogante, reggendo quell’ inutile tubo come se impugnasse una spada.                     
 ‘ No, è solo un consiglio. È inutile che scappi, non riusciresti, nemmeno volendo’   Continua lui, con quel tono sprezzante. Poi, finalmente si volta, le si avvicina e le punta di nuovo quel bizzarro congegno, all’altezza della faccia.                                                                                   
‘Ora stai zitta e chiudi gli occhi’ conclude come se niente fosse.                                                               
 ‘ Come?  Secondo te, di notte, con uno sconosciuto fuori di testa a 20 centimetri dal naso, che ha tra le mani una strana.. ‘cosa’ che brilla e dopo che mi hanno assalito una banda di psicopatici con dei costumi di carnevale, io dovrei chiudere gli occhi?’  grida dimenando la serpentina di qua e di la per tenerlo distante.                                                                                                         
 ‘Beh, Si.’ Obietta sereno, corrugando la fronte. ‘ E quello che ho in  mano non è una strana cosa, ma un cacciavite sonico, mi pare di avertelo già detto; ma ci senti o no?’  continua, agitando le braccia in aria, con un non so che di comico. ‘ E poi quelli con cui hai potuto fare conoscenza circa’  si interrompe e controlla l’orologio al polso ‘..4 minuti e mezzo fa, non erano psicopatici con dei costumi di carnevale, anche se la cosa sarebbe stata assai buffa, ma era il Silenzio!’                                                                                                                     
 La ragazza lo guarda sbigottita, con un’insolita smorfia sul volto, mentre se lo vede gesticolare di fronte, e non capisce se sia furente o divertito dalla cosa. ‘ ..costumi di carnevale ’ borbotta di nuovo tra se e se.                                                                
Che eccentrico abbigliato che indossa, per la sua età. Non avrà più di 30 anni e porta le bretelle, per non parlare poi di quell’ insulso farfallino. E il modo in cui parla è cosi... stravagante.   
                                                                                                               
 
‘Ora sbrigati e chiudi gli occhi, se vuoi uscire da qui’ conclude dopo una pausa di riflessione.                                                                                                          
 ‘Io..’ sussurra, scuotendo lentamente la testa ‘ ..non capisco. Mi spiace.’                                          
‘Ma che c’è di complicato da capire?’ risponde lui, portando le mani hai fianchi.                                                
‘Che cosa vuoi dire con la frase: uscire da qui? Siamo già fuori. Siamo su un marciapiede, per strada! Stai dicen - ’                                                                                                                 
 ‘Non dirmi che non te ne sei ancora accorta? Eppure sei una donna, in questo caso ragazza, intelligente’  la guarda fisso negli occhi, con la bocca semi aperta e un sopracciglio alzato. Sembra quasi deluso.                                                                                                          
 Melody rimane immobile e in silenzio. Nella testa cerca di trovare le parole adatte per ribattere: ‘sei solo un matto’ oppure‘vattene via e lasciami in pace’ o ‘non so di cosa parli’, eppure non riesce a fare a meno di pensare a quanto sia strana la situazione. Lui rimane in attesa di una risposta, senza smettere un secondo di scrutarla, come se la cercasse nei suoi occhi. Fa un passo in avanti, verso di lei. La luce giallastra del lampione gli illumina il viso, eliminando quel colore bluastro. È ancora più giovane di quanto pensasse.                                                       
‘Accorta? ...Accorta di cosa?’  Alla fine la curiosità la pervadere.                                                    
Sbuffa,lui, e fa un mezzo sorrisetto mostrandole i denti.
                                                                           
‘Tutto questo  non è reale, tesoro. Stai rivivendo gli stessi 5 minuti in continuazione. Questa via per te è come se fosse infinita, hai visto passare sei volte la stessa macchina marrognola e la stessa vecchietta che attraversava la strada. Per non parlare di quante volte hai sentito lo stesso cane abbaiare. È come un incubo nella tua testa. Sei bloccata in un mondo parallelo, se si può dire così’  Inizia a saltellare e a ruotare su se stesso, divertito, come un bambino che gioca, mentre a ogni sua parola tutto inizia a caderle addosso.                                                                                                                                   
‘ A quanto pare il Silenzio si è accorto che tu hai capito qualcosa. Come ho già detto, non sei una stupida e hai cominciato a fare caso alle tue strane perdite di memoria. O al fatto che in certi momenti ti senti seguita. O al fatto che sogni di notte i loro volti. E sai perché? Perché la tua mente cerca di ricostruire ciò che loro cancellano. E il Silenzio ha paura di questo. Cosi ha iniziato non solo a seguirti, ma ad attaccarti, per renderti invulnerabile come un tempo. Invulnerabile...per loro...’
‘Ma tu come fai a sapere queste cose?’                                                                            
 La serpentina le scivola dalle mani. Ogni muscolo del suo corpo è teso e statico. Apre la bocca, senza fare uscire una parola. Spalanca gli occhi e una marea di pensieri le invade la mente. Uno più insensato dell’altro. A-l-i-e-n-i...                                                                                               
Lui non le da importanza, bisbiglia parole senza senso camminando avanti e indietro sul ciglio della strada, scomparendo e ricomparendo nell’oscurità della notte. Ridacchia e si passa la dita tra i capelli.                                                                                                                                       
La giovane studentessa si porta le mani alle guance, fredde come il ghiaccio e alza gli occhi al cielo.  Non ci sono nuvole stasera. Non ha mai visto cosi tante stelle in tutta la sua vita. Come brillano lassù. Ed ecco la luna che regna su tutte loro, con il suo bianco bagliore di sempre.                                                                                         
Che sia tutto un’ incubo? Eppure sembra cosi reale.                                                                            
Riabbassa lo sguardo e sobbalza quando vede quel ragazzo a pochi centimetri di distanza da lei. Le afferra le spalle con risolutezza e avvicina le labbra al suo orecchio destro.                                                                                                                                       
 ‘Ora rimani immobile e chiudi gli occhi. Ti fidi di me?’ mormora dolcemente.                                    
 ‘Io..’ fa un respiro profondo ‘non ho altra scelta..’ conclude, sentendo il suo caldo respiro tra i riccioli biondi.                                 
                                                                                                 
  
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