No, non so come mi sia venuta in mente. Erano le undici e leggevo, ad un certo punto mi sono fermata e all'improvviso era lì. Poi l'ho scritta e Hailstorm e Sophie_85 sono state così gentili da aiutarmi a sistemarla ^^
500 parole tonde tonde per una riflessione che meriterebbe probabilmente un trattato, ma che spero vi diverta e faccia pensare anche se così corta. Buona lettura!
 

Titolo: Disquisizione eroicomica
Autore: Unbreakable_Vow
Personaggi: Ah, nessuno fisico.
Ambientazione: ...eterna?
Frase-chiave: Vediamo di mettere in chiaro alcuni punti, io e voi
Genere: Riflessivo sui tratti del comico, Sovrannaturale
Rating: Verde
Avvertimenti: Flash-fic
 
 
Io c'ero fin dall'inizio.
So che molti di voi se lo sono chiesto, come altri prima di voi, e altri ancora prima di loro. La risposta è la stessa per tutti quanti, ovviamente.
Sono venuta fuori com'è venuto fuori tutto il resto. E proprio come tutto il resto, a farmi scoprire è stato il caso: è bastato che qualcuno facesse un tentativo e, puff!, eccomi qui. Io ero già lì ad attenderlo quel qualcuno, e anche da un pezzo, se mi permettete l'aggiunta.
Com'ero sono rimasta, non è cambiato nulla in me. Agisco come agivo allora, vivo come vivevo allora. Siete voi che mi vedete in modo diverso ogni volta, ma io sono sempre la stessa. E allo stesso modo vi ho accompagnati, condotti, a volte addirittura guidati. Tutto in silenzio, senza dare mai alcuna spiegazione - francamente, non pensavo servisse.
Ma adesso basta, ho smesso di tacere.
Sono stanca, stanca nel senso pieno del termine. Vi sopporto e tollero da secoli, ma tutto ciò ora ha superato i limiti del grottesco, ed è più di quanto possa sopportare.
Perciò vediamo di mettere in chiaro alcuni punti, io e voi.
Per prima cosa, no, non sono buona o cattiva: al massimo quello lo siete voi - e lasciatemelo dire, dato che ormai vi conosco, neanche voi possedete una differenza così netta. Io sono io, fine del discorso. Se poi voi, per giustificare ciò che fate, incolpate me, quello è solo un vostro problema. Io sono, io esisto, è solo un dato di fatto.
Poi, no, io non scelgo/eleggo/proclamo/metto su un livello superiore/preferisco NESSUNO. Se a voi piace sottomettervi a vicenda o definire alcuni migliori di altri fatelo pure, ma non mettetemi in mezzo. Se ad alcuni tocca la fortuna (che poi, fortuna, siamo sicuri? Avere a che fare con me a volte sembra essere solo un problema) di incrociarmi nel loro cammino, ciò non significa che quelli siano per me più meritevoli in qualche modo. E' solo che ad alcuni capita di essere "scelti" in altre cose, semplicemente.
E poi no, questo proprio NO. Vi prego, vi scongiuro, smettetela, perché è francamente imbarazzante. Siete davvero seri quando dite che alcuni di voi non mi meritano? Davvero arrivate ad ucciderli, quelli, perché ci sono anch'io e secondo voi e i vostri criteri assurdi non dovrei esserci?
Continuare a comportarvi come fate dà man forte alla teoria secondo la quale forse sarebbe meglio non conoscermi affatto, non credete?
Per me avete ucciso, odiato, perseguitato, creato piùproblemi di quanti possa risolvere. E nonostante questo vi ostinate ancora a dire che io sia un diritto. Ma non vi rendere conto di essere ridicoli?
E' una cosa che va avanti da troppo tempo, e che mi fa sinceramente pena. Se tocco in sorte, lasciate che sia così e basta. Che senso ha azzannarvi di continuo?
Lo fate da secoli. Non è forse vostra usanza dire che bisogna imparare dai propri errori?
 
Sinceramente ormai mi sono convinta che i Babbani vivano meglio, senza di me.